Parte 15

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"Dobbiamo assolutamente rivederci prima che riparti" mi dice Vale mentre siamo davanti alle rispettive auto. O meglio, l'auto di mio padre perché la mia sta a Montecarlo.
"Certo" rispondo abbracciandola
"Buonanotte Char" dice entrando in macchina
"Buonanotte Vale" rispondo
Mentre sto per mettere in moto la macchina mi arriva una notifica su whatsapp.
Sarà mio padre che si assicurerà che la sua bimba stia bene: non parlo di me ovviamente, ma della sua Mercedes.
Afferro il telefono e con mio stupore noto che non è lui, bensì Charles.

Da Charles🏎️
Ehi milanese a te e la tua amica andrebbe di passare la serata con un povero pilota e col suo team che ci stiamo annoiando?

Cavolo Vale se ne è appena andata!
La chiamo velocemente e le spiego tutto, mi dice che le avrebbe fatto molto piacere ma domani dovrà alzarsi presto per andare all'università e quindi preferisce andare a riposarsi. Mi ha obbligata a finire la serata con loro, pensa che mi farà bene integrarmi col team in vista della gara di domenica.

A Charles🏎️
Ehi monegasco, Valentina sta tornando a casa, dovrete accontentarvi solo di me

Da Charles🏎️
Ce lo facciamo andare bene ahaha. Ultimo piano, penthouse suite

A Charles🏎️
Arrivo🙃

Non ero mai stata nei piani superiori dell'hotel. Sono sempre venuta qua a mangiare con le mie amiche o con la mia famiglia, ma non ho mai oltrepassato il piano del ristorante.
All'ultimo piano ci sono solo suite, tutte con nomi diversi: percorro il corridoio cercando così la penthouse.
Eccola!
Pochi secondi dopo aver bussato ecco che la porta si apre
"Eccoti" dice Charles facendomi entrare
"Charlotte, non sai quanto mi fa piacere che sei qui. Non ce la faccio più ad essere circondata da uomini" mi spiega Mia ridendo
"Mia siamo noi che sopportiamo te, dovrebbero farci una statua" risponde Andrea provocandomi una risata.
Poso la borsa sul tavolinetto e mi siedo sul divano accanto a Mia
"Stavamo giocando a Call of Duty, vuoi unirti?" Domanda Andrea
"Certamente, ma vi avverto sono bravissima" rispondo afferrando il joystick
"Attenzione attenzione, la ragazza pensa di essere più forte di noi" risponde il ragazzo guardando in modo compiaciuto Charles
"Facciamoli fuori immediatamente Charlotte" dice Mia guardandomi
"Girls power" rispondo
"Beh le squadre mi sembrano formate" dice Charles ridendo.

"4-1 fratello, ci hanno stracciato" afferma Andrea
"Boom bitch" risponde Mia alzandosi dal divino e  facendo il cosiddetto mic drop suscitando la mia risata
"Ringrazia Charlotte perchè lo sai benissimo che hai vinto grazie a lei" dice Andrea rivolgendosi alla ragazza
"Tutto merito di essere cresciuta con due fratelli maschi" spiego io
"Non finisce qua, la prossima volta voglio la rivincita" risponde Andrea indicandosi gli occhi con le dita, come per dirmi di stare attenta
"Quando vuoi, tanto vi battiamo lo stesso " rispondo facendo spallucce, provocando i due ragazzi
"Meglio che vada a dormire che si è fatto tardi" dice Andrea guardandosi l'orologio
Imito istintivamente il suo gesto: sono le 11:40
"Vado anche io" dice Mia
"Grazie per averci fatto compagnia, aveva ragione Charles, sei davvero una ragazza speciale" continua Andrea venendomi a salutare
"Ha ragione, mi ha fatto piacere conoscerti meglio. Ci vediamo domenica" aggiunge Mia
"Anche a me ha fatto veramente piacere ragazzi, a domenica" rispondo sorridendogli
I ragazzi salutano Charles ed escono dalla stanza
"E così sono una ragazza speciale?" Domando ridendo e alzando un sopracciglio
"Andrea non si sta mai zitto" risponde il ragazzo ridendo portandosi le mani sul volto
"Però si, lo pensò davvero" aggiunge subito dopo averle tolte
"Guarda ti faccio vedere una cosa" dice alzandosi dal divano e invitandomi a fare lo stesso
"Chiudi gli occhi" dice mettendomi una mano davanti agli occhi, per assicurarsi che non possa sbirciare
"Tranquilla non inciampi, ti guido io" dice posando l'altra mano sulla mia spalla destra.
Camminiamo per qualche secondo finché non mi mi toglie la mano da davanti agli occhi e mi dice di aprirli.
Wow! Wow! Wow!
Siamo su un terrazzo dal quale si vede tutto il centro di Milano, i palazzi sono illuminati dalle luce dei lampioni e dalla luna: un panorama mozzafiato.
"Sono senza parole Charles, è bellissimo qui" dico incredula
Milano è la città in cui sono cresciuta, non dovrei stupirmi; eppure vederla di notte, tutta illuminata mi fa sempre un certo effetto.
Tiro fuori il telefono dalla tasca e scatto una foto, devo assolutamente immortalare questo panorama

"Si è assolutamente mozzafiato" risponde lui"Questa terrazza è meravigliosa, è così rilassante" spiego guardandomi intorno "Per quanto rimarrei qua per tutta la notte a osservare il Duomo, si è fatto tardi

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"Si è assolutamente mozzafiato" risponde lui
"Questa terrazza è meravigliosa, è così rilassante" spiego guardandomi intorno
"Per quanto rimarrei qua per tutta la notte a osservare il Duomo, si è fatto tardi. Dovrei tornare a casa" dico guardandolo
"A mezzanotte ti libero, ora voglio scoprire qualcosa in più su di te" risponde sedendosi sul divanetto in terrazza
"Va bene, ma stavolta senza domande, ti racconto io" dico sedendomi accanto a lui
"Valentina, la ragazza che era con me prima è la sorella che non ho mai avuto. Ci siamo conosciute al liceo, eravamo in classe insieme ed è scattata subito l'amicizia. Mi è sempre stata accanto nei momenti più belli ma anche in quelli più brutti. I miei genitori l'adorano perché c'è stato un periodo in cui non riuscivo a vedere un futuro. Mia madre si è ammalata qualche anno fa e abbiamo passato dei momenti terribili, poi fortunatamente è guarita ed ora sta bene. Senza Valentina non so come avrei fatto, mi ha aiutata in tutto e per tutto. I miei le saranno sempre riconoscenti per questo e anche io; non riesco a immaginare la mia vita senza di lei" spiego con gli occhi lucidi
"Parlando di cose belle, tra un mesetto diventerò zia perché mio fratello Leon e la sua compagna aspettano un figlio. Non vedo l'ora di conoscere il piccolo o la piccola. Finalmente sabato scopriremo il sesso, sono così emozionata. Per questo non posso venire alle qualifiche, perché c'è il baby shower" continuo
"Ahh congratulazioni, sono contento" dice con gli occhi lucidi
"Ehi è tutto ok? Non mi sembri molto contento" chiedo preoccupata vedendolo quasi trattenersi le lacrime.
"Il tuo racconto mi ha ricordato il mio passato...anche mio padre è stato male, per anni ha affrontando una lunga battaglia, ma purtroppo non ce l'ha fatta. Ormai sono due anni che non c'è più e mi manca ogni giorno della mia vita. Quello che per te è stata Valentina, per me sono stati Pierre, Riccardo e Joris. Mi hanno aiutato davvero tanto. Te li farò conoscere appena possibile.
Due anni prima di perdere mio padre ho perso il mio mentore, un grande amico, anche lui pilota: Jules. Nonostante Pierre fosse a pezzi, perché era anche suo amico, mi ha aiutato ad uscire dal baratro. Ci siamo rialzati insieme" dice lasciandosi scappare una lacrima, che bagna il suo viso
"Charles mi dispiace tanto, non ne avevo idea. Non avrei mai aperto questo argomento se lo avessi saputo, scusami" gli dico tristemente
"Tranquilla Char, non è colpa tua" risponde il ragazzo
"Sarà sicuramente orgoglioso della persona che sei e dei risultati che stai ottenendo. Ricordatelo sempre questo. Anche se non è qui con te, sarà sempre in ogni cosa che farai, nei momenti più belli e in quelli più brutti. Ma lui ci sarà, accanto a te" dico
Improvvisamente mi ritrovo tra le sue braccia: è così dolce questo ragazzo, ne ha passate tante. Ha una forza assurda.
Quando sciogliamo l'abbraccio si accorge che alcune lacrime hanno solcato il mio viso e dolcemente me le asciuga con i suoi pollici, racchiudendo il mio viso tra le sue mani. Ci guardiamo negli occhi per qualche secondo finché non appoggia la sua fronte sulla mia.
No Charles, non possiamo ricaderci di nuovo, non possiamo ripetere ciò che è accaduto domenica scorsa. Quella volta la colpa era dell'alcol, questa volta di cosa sarebbe? Delle emozioni? Non possiamo
"Non possiamo Charles" dico allontanando il mio viso dal suo
"Perché no Char? Chi ce lo impedisce?" Chiede il ragazzo guardandomi negli occhi
"Ce ne pentiremo Charles" rispondo io
Il ragazzo non risponde, rimane in silenzio a guardarmi
"Si è fatto tardi ora...meglio che vada" dico alzandomi dal divanetto
"Si hai ragione, meglio che anche io vada a dormire" risponde

Siamo al parcheggio del ristorante, sto posando le mie cose in macchina
"Grazie per avermi accompagnata fino a giù" dico sorridendogli
"Grazie a te per essere rimasta" risponde sorridendomi
"Ci vediamo domenica, Buonanotte Charles" dico aprendo lo sportello
"Buonanotte Char e vai piano" dice mentre sto salendo in auto
"Tranquillo, sei tu quello che va a 300 km/h, non io" rispondo provocandogli una risata.
Metto in moto la macchina e mi avvio verso casa, con mille pensieri in testa sulla serata.

Montecarlo: city of dreamsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora