Parte 31

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Le qualifiche sono andate molto bene per le due Ferrari! Partiranno entrambe in prima fila, pole per Vettel.
Dal viso di Charles quando si è tolto il casco ho intuito che aspirava alla pole e non al secondo posto, però questo sport è così.
Dopo poco entriamo nel motorhome Ferrari e prendiamo il pranzo preparato per noi.
"Sei stato bravissimo" gli dico mentre iniziamo a mangiare
"Non è vero, ma grazie" risponde accennando un sorriso
"Charles su col morale!" Dice Andrea sedendosi accanto a lui
"Hai fatto quello che potevi" continua
Capiamo entrambi che non è dell'umore e finiamo velocemente il pranzo parlando di altro.

Mancano 10 minuti al giro di formazione e Charles si allontana dalla sua monoposto, che sta succedendo?
"Charles dove stai andando?" Domanda Andrea
"Charles!" Continua non ricevendo risposta.
Il ragazzo sta per seguirlo quando lo blocco per un braccio:
"Aspetta, ci penso io" gli dico.
Lo seguo velocemente entrare nel suo box sotto lo sguardo interrogativo del team e soprattutto quello del team principal, che passa rapidamente lo sguardo dal pilota a me.
"Ha solo bisogno di un minuto" dico per poi andare da Charles, che si è messo in un angolo del box dove le telecamere non arrivano.
Si è seduto per terra con le ginocchia poggiate al petto, la testa è poggiata al muro e gli occhi sono chiusi.
"Ehi" dico accucciandomi davanti a lui, mettendo le mie mani sulle sue ginocchia
"Tranquillo respira, rilassati e fai respiri profondi" aggiungo.
Fa quello che gli dico e dopo poco apre gli occhi
"Va meglio?" Domando
Annuisce
"Dai, ora alzati che altrimenti Mattia andrà su tutte le furie" dico sorridendo
Gli porgo la mano, che lui afferra, e lo aiuto ad alzarsi.
Vedendolo con gli occhi che fissano il pavimento lo invito a guardarmi:
"Ora vai in pista, stai concentrato e dai il tuo massimo come sempre. In qualsiasi posizione tu finisca ci renderai comunque fieri" dico, sa benissimo che mi riferisco a Jules
"Grazie" dice abbracciandomi per poi tornare in pista.
Va accanto ai piloti già schierati sul tracciato per ricordare le vittime dell'uragano Hagibis.
Scatta poi il giro di formazione e viene ricomposta la griglia di partenza.
Alle ore 14:10 inizia il gran premio del Giappone!
Appena partiti Verstappen nel tentativo di superare Charles va fuori pista.
Iniziamo malissimo e capisco che l'ego dell'olandese è infinito anche in pista.
L'ala della monoposto di Charles sembrerebbe essere danneggiata, così viene richiamato per un pit stop che però il pilota non ha intenzione di fare.
Poco dopo tuttavia è costretto a farlo: infatti perdendo la bandella ha colpito la W10 di Hamilton che inseguiva, danneggiandogli lo specchietto sinistro.
Sento gli ingegneri discutere tra loro e capisco che stanno parlando di un team radio di Verstappen, il quale si è lamentato del fatto che non ci sia stata investigazione nei confronti di Charles per il contatto al via.
Non sono un'esperta di questo sport, però ormai qualcosa ho iniziato a capire e penso che lo investigheranno, soprattutto per il fatto che ha girato con l'ala rotta, potenzialmente un pericolo per tutti gli altri in pista.
Bottas è al comando della gara, Vettel secondo e Charles diciottesimo.
I commissari annunciano poco dopo che Charles sarà investigato dopo la gara, proprio come immaginavo.
Riesce però a fare quello in cui l'olandese ha fallito: Charles a curva 1 è riuscito a passare Verstappen guadagnando una posizione.
Mentirei se non dicessi che sto godendo in questo momento, e non poco.
Viene annunciata anche l'investigazione nei confronti di Vettel per il jump-start: non sapendo minimamente cosa sia alcuni meccanici mi spiegano che altro non è che una partenza anticipata.
Non proprio la migliore giornata per la Ferrari.
Charles nel mentre guadagna posizioni e viene confermato che Vettel non riceverà nessuna penalità.
Bottas vince il gran premio del Giappone, facendo aggiudicare alla Mercedes il titolo costruttori con quattro gare di anticipo.
Charles conclude sesto, che con la penalità di 15'' data dai commissari scala in settima posizione.
Dopo essersi concesso ai giornalisti Charles entra nel motorhome e dal suo sguardo capisco quanto sia furioso.
"È proprio un coglione! Ma cosa pensava di fare?" Domanda ad Andrea infuriato
"Non mi ha lasciato spazio, è giusto che sia andato fuori pista!" continua
"Voleva dimostrare che lui è migliore di me, avrei dovuto capirlo già da come si atteggiava ieri a pranzo. E sappiamo bene il perché proprio qui a Suzuka" dice con gli occhi pieni di rabbia
"Ora vatti a fare una doccia, ne parleremo con calma a mente lucida" risponde Andrea
"Credo sia meglio. Anticipa l'aereo a questa sera per favore, non voglio passare un giorno in più in questo posto" lo informa per poi andare nel suo spogliatoio.

"Scusami per prima, non volevo mi vedessi così infuriato" dice mentre stiamo andando in aeroporto
"Non c'è problema Charles, capisco" rispondo
"È dai tempi del kart che vuole dimostrare al mondo la sua superiorità su tutti" mi spiega
"Lasciaglielo fare, ecco cosa succede poi, finisce sulla ghiaia" dico alzando le sopracciglia.
Si mette a ridere e durante il resto del viaggio parliamo de più e del meno.

"Questo è tuo?" Domando incredula guardando il jet in pista
"No magari, ce lo mette a disposizione la scuderia per fare gli spostamenti" mi spiega.
Ha insistito affinché tornassi in aereo con lui e non con quello di linea e visti i costi dei biglietti non me lo sono fatta ripetere due volte.
"È la tua prima volta su un aereo privato?" Chiede una volta salito
"La seconda in realtà, ci sono stata con Kate per venire in Belgio" spiego
Il resto del viaggio lo passiamo dormendo, eravamo veramente molto stanchi. Viaggiare in un lusso del genere è qualcosa di inspiegabile tanto che ho dormito per tutto il viaggio e mi sono svegliata solo pochi minuti prima di atterrare.
Finalmente siamo a Monaco.

Montecarlo: city of dreamsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora