Parte 73

682 46 1
                                    

Imola 2021
Correre per la Ferrari in Italia è qualcosa di magico, lo intuisco dagli occhi di Charles e di Carlos che brillano alla sola vista delle numerose bandiere che sventolano nelle tribune di fronte ai box.
I tifosi sono sempre pronti a supportare i piloti, anche oggi quando si sono visti togliere la pole position dal pilota RedBull, accontentandosi di una seconda e quarta posizione.
Li hanno incoraggiati, incitati e aspettati fuori al circuito anche solo per mostrare loro un sorriso.
All'uscita dall'autodromo mentre venivamo via, siamo stati invasi dalla marea rossa: ci siamo fermati per circa una mezz'oretta: hanno chiesto foto anche con me e questo mi ha stupita molto, ma il mio compito principale è stato quello di correre da una parte all'altra delle transenne a prendere più oggetti possibili da far firmare al pilota numero 16; un gesto che a me non è costato nulla ma che ha reso felici decine e decine di tifosi.
"Quasi quasi ti assumo come manager" dice Charles al volante della sua auto mentre percorriamo la strada che ci riporterà in hotel.
"A Nicolas non piace questa affermazione" dico ridendo, riferendomi al suo manager: Nicolas Todt.
Arrivati in albergo mentre Charles fa la doccia ordino il servizio in camera che arriva poco dopo.
"Programma di domani?" Chiedo mentre gusto la mia tagliata di manzo, rigorosamente poco cotta.
"Sveglia alle 7:00 così per le 8:00 arriviamo in autodromo, alle 9:00 ho delle interviste e poi riunione col team" spiega
"La tua famiglia a che ora arriva?" Domanda subito dopo.
Questo weekend Charles ci teneva ad invitare la mia famiglia e loro hanno chiaramente accettato
"Dovrebbero arrivare verso le 10:00" rispondo
"Perfetto, farò preparare il miglior tavolo dell'hospitality per pranzo" dice facendomi ridere
"Sofia mi ha detto che Lavinia non vede l'ora di vedere zio Cha" dico sorridendo
"Anche lo zio Cha non vede l'ora di giocare un po' con lei" replica sorridendo.
Nonostante non veda la mia famiglia spesso quanto me Charles rimane in contatto con loro, chiamandoli di tanto in tanto e posso affermare con assoluta certezza che mia nipote lo ama.
Quando lo vede in tv o in videochiamata saltella gioiosa, con tutta l'energia di una bambina prossima ai 2 anni.
D'altronde Charles è uno zio meraviglioso, ogni volta che la vede gioca con lei per ore.
Le premesse per essere un ottimo padre in futuro ci sono tutte.
"Sei preoccupato per domani?" Chiedo riportando l'attenzione sulla gara
"Un po', oggi le RedBull erano entrambe fortissime. Pensavamo di dover combattere solo con Max, invece anche Checo ci ha dato filo da torcere" risponde
"Comunque andrà io sarò fiera di te" dico baciandolo
"E lo saranno anche tutti loro" aggiungo indicando la finestra sorridendo, dove si possono chiaramente udire cori di tifosi stanziati fuori all'hotel.
"Lo spero" risponde ridendo

••••••••••••

Giornata nera per la Ferrari: Carlos ritirato al primo giro e Charles ha commesso un errore, piazzandosi solo sesto.
Lascio la mia famiglia a vedersi il podio dall'hospitality mentre io raggiungo Joris camminando lungo la pit lane.
"Sarà incazzato nero" dice mentre entriamo nel motorhome, dove aspetteremo Charles una volta finite tutte le interviste.
"Già...non si darà pace" rispondo sospirando.
Incontriamo Carlos con Isa, dispiacendoci per il suo ritiro: finito in ghiaia dopo un contatto con Ricciardo.
Dopo un po' arriva anche Andrea, seguito da Charles a dir poco distrutto; mi accarezza un braccio velocemente e senza neanche fermarsi si chiude nel suo spogliatoio come una furia.
"Vado a parlargli" dico ad Andrea e Jo avvicinandomi allo spogliatoio.
Apro leggermente la porta e lo trovo seduto per terra con le ginocchia al petto: si starà sicuramente facendo mille domande su come abbia potuto prendere quel cordolo così male.
"Charlotte per favore non ho voglia di parlare" dice voltandosi a guardarmi
"Non parliamo allora" rispondo sedendomi accanto a lui, afferrandogli la mano per intrecciarla alla mia.
Appoggia la testa sulla mia spalla ed è lì che crolla definitivamente, mettendosi a piangere
"Se perderò il mondiale sarà solo colpa mia" dice con la voce rotta.
E io, per la prima volta forse, mi trovo a non saper cosa dire per tirarlo su; perché so perfettamente quanto lui che questo errore influirà sul campionato.
"Amore...non serve a niente colpevolizzarti in questo modo" dico lasciandogli un piccolo bacio sulla testa
"Hai fatto un errore, è vero è grave, Max si è avvicinato ma è ancora a debita distanza ed è questo quello che conta. Tu non sei uno che molla e non puoi farlo proprio adesso" continuo
"Perché sono così sfortunato? Perché non mi va mai bene niente?" Mi chiede con uno sguardo che mi trafigge l'anima.
"Vieni qui" rispondo abbracciandolo.
Rimaniamo così per svariati minuti fino a quando decide di alzarsi.
"Basta, ho pianto abbastanza. Vado a farmi una doccia che sono impresentabile" dice
"Se questa sera vuoi rimanere in autodromo per analizzarti i dati la mia famiglia capirà, non c'è problema Charles" lo informo alzandomi anche io da terra
"Scherzi? Sogno di giocare con Lavinia da stamattina. I dati li analizzerò domani per bene in GES" risponde baciandomi.

"Lavinia è proprio innamorata di Charles" dice Sofia guardando la figlia giocare con lo zio
"Sarà un ottimo padre Charlotte" aggiunge poco dopo
"È vero...lo sarà" rispondo sorridendole.
Tra i miei piani e quelli di Charles non c'è assolutamente in programma diventare genitori nell'immediato futuro, tuttavia non nego di pensare qualche volta a come sarebbe una famiglia tutta nostra. Abbiamo tutto il tempo per crearne una meravigliosa, ma quel momento non è adesso per nessuno dei due: la sua priorità è il titolo mondiale, mentre la mia è laureami possibilmente a marzo del prossimo anno.
"Gli serviva proprio distrarsi dopo questa giornata" dico a mia cognata
"Ci credo...una serata in famiglia in fondo serviva a tutti no?" Dice lei sorridendo
"Assolutamente sì" le rispondo io per poi riportare lo sguardo su Lavinia e Charles.

Montecarlo: city of dreamsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora