Parte 13

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Giovedì 5 settembre 2019

"Mamma mia Leon quanto mi sei mancato" dico mollando la valigia per andare ad abbracciare mio fratello
"Anche tu sorellina" mi risponde mentre sono stretta tra le sue braccia
"Come è andato il volo?" Mi domanda sciogliendo l'abbraccio e andando a recuperare il mio trolley.
"Tutto bene, tranne per una bambina che non la smetteva di piangere" rispondo ridendo.
Ho preso il volo questa mattina da Nizza e ora mi trovo all'aeroporto di Milano Linate con mio fratello che si è gentilmente offerto di venirmi a prendere per farmi evitare il taxi.
"Milano è un delirio oggi" dice mentre saliamo in macchina
"Quando mai non è un delirio?" Chiedo ironicamente
"Hai ragione, ma oggi maggiormente" risponde ridendo
"Perché? C'è qualche evento?" Domando
"C'è un evento in piazza Duomo per i 90 anni della Ferrari. L'evento è alle 5 da quel che ho capito e ci sta gente davanti al palco da stamattina presto" mi racconta
"Ah capisco. Si la gente è un po' pazza, ma in fondo tutti siamo un po' tifosi della rossa" dico.
Mio fratello distoglie lo sguardo dalla strada e si volta verso di me:
"Ehi ma che ne hai fatto tu della mia sorellina?" Chiede provocandomi una risata
"Guarda avanti piuttosto" rispondo, invitandolo a tornare con gli occhi sulla strada
"Non vorresti guidare una Ferrari in questo momento invece che questa?" Domando indicando gli interni della sua macchina
"Beh ovvio, chi non vorrebbe?" risponde lui
"Vedi allora, siamo tutti un po' tifosi della rossa" esclamo

"Siamo a casa!" Urla Leon chiudendosi la porta d'ingresso alle spalle.
Ecco che compare la mia famiglia: mia mamma, mio papà e Daniel. Inoltre c'è anche Sofia.
L'unica single sono in famiglia sono io, perfetto!
Sono così felice di vederli, la famiglia per me è un punto di riferimento fondamentale. Non mi è mai pesato stare in famiglia, ho sempre amato le festività anche per questo: tutta la famiglia allargata si riunisce sotto lo stesso tetto, e non importa da quanto non ci si vede, il rapporto rimarrà sempre lo stesso, legati come il primo giorno.
Dopo avermi adeguatamente salutato e abbracciato ci mettiamo a tavola dove già so che mi bombarderanno di domande
"Hai fame tesoro?" Domanda mia madre
"Non tanto a dir la verità, ma per la tua lasagna c'è sempre posto mamma" le dico sorridendo
"Mangio io la porzione anche per te, non c'è problema" afferma Daniel
Inizia così un "litigio" tra lui e mia madre, la quale gli dice di essere sempre il solito insaziabile.
Mi erano mancati questi stupidi litigi...mi erano mancati eccome!
"Dai smettetela ora" afferma sicuro mio padre, facendo smettere di bisticciare quei due.
Dopo averci servito ecco che iniziano le prime domande:
"Allora tesoro, come sono andate queste prime settimane?" Chiede mia madre
"Tutto benissimo, mi trovo veramente bene. La casa è piccola ma super accogliente. I primi giorni mi faceva un po' strano non avere nessuno in casa; poi Montecarlo è veramente tranquilla in ogni momento, tutta la frenesia di Milano non c'è. Fanno tutto con calma, senza fretta" spiego provocando in loro una risata. Milano ogni giorno è piena di gente che va di fretta, che corre per andare a lavoro. Questa è la normalità qui, ma su a Montecarlo è l'opposto.
"Siamo contenti tesoro, è quello che hai sempre voluto" dice mia mamma sorridendomi
"Hai già le date degli esami?" Chiede mio padre
"Iniziano a metà ottobre circa, ma le date precise devono ancora comunicarcele" rispondo
"Voi che mi raccontate di nuovo?" Chiedo incuriosita
"Noi oggi abbiamo montato la culla nella nuova cameretta" dice entusiasta Leon stringendo la mano di Sofia. Non riesco ancora a credere che diventerò zia!
Sono così contenta per loro.
Stanno insieme da parecchi anni ormai: sono entrambi il loro primo amore. È così poetico tutto questo..
Ricordo come fosse ieri quando ci comunicarono di aspettare un figlio, è stato un momento così bello ed emozionante che penso non me lo dimenticherò mai.
Dopo mesi di ricerche hanno trovato un appartamento che esaudiva le loro richieste; tra queste quella che mi lascia più stupefatta sono le 3 camere da letto: già prevedo un secondo baby Siné a cui fare da zia. Calma Charlotte, tempo al tempo.
"Volevamo comunicarvi che abbiamo scelto i nomi: nel caso fosse femmina si chiamerà Lavinia, nel caso fosse un maschietto si chiamerà Noah" ci annuncia Sofia
"Io sono team girl ragazzi" dico
"Io anche" replica Leon in contemporanea a mia madre
"Io faccio il tifo per un baby Leon" risponde mio padre
"Io lo stesso"  dice sofia
"Anche io" conclude Daniel
"Guarda un servizio sulla Ferrari" dice Leon ponendo fine al discorso e indicandomi la televisione.
Mi volto e vedo il servizio del tg che racconta l'evento di oggi in piazza del Duomo:
"Milano si tinge di rosso per celebrare i 90 anni della Ferrari assieme ai suoi campioni, a cominciare dai piloti di oggi: Sebastian Vettel e Charles Leclerc. A pochi giorni dal Gran Premio d'Italia, che festeggia anch'esso i suoi 90 anni e che si svolgerà a Monza nel prossimo fine settimana, la Scuderia Ferrari propone una manifestazione a tutto tondo coinvolgendo nel cuore di Milano il mondo degli appassionati e l'intera cittadinanza. Sul palco in piazza Duomo sono state posizionate alcune vetture iconiche della Casa di Maranello, come la 312 F1 del 1967, guidata da Chris Amon, la 312 B3/74 di Clay Regazzoni, la 126 CK di Gilles Villeneuve, prima Ferrari turbo a vincere un GP, il prototipo IndyCar, la F2002, monoposto che vinse un numero record di gare aggiudicandosi il Campionato Piloti con Michael Schumacher e quello Costruttori con il contributo di Rubens Barrichello. In programma anche una parata di vetture storiche, dall'Alfa Romeo 6C guidata negli anni Trenta da Tazio Nuvolari alla Ferrari 750 Monza del 1955" conclude la giornalista.
Non avevo idea di questo evento, né tantomeno che Charles fosse a Milano. Pensavo andasse direttamente a Monza.
A proposito di Monza, devo dire alla mia famiglia della gara
"Alla fine domenica andrò a vedere la gara" spiego alla mia famiglia
"Vai con la tua amica?" Chiede mia madre, riferendosi a Kate
"Si" rispondo
Ometto di dire che sarò ospite di Charles, perché so che mi tormenterebbero di domande.
"Va bene tesoro, divertiti" conclude mio padre.

Montecarlo: city of dreamsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora