Uno

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«blu o nero?»

Dico davanti allo specchio della mia stanza. Allison è sdraiata sul letto e prova ad aiutarmi a scegliere i vestiti che porterò a Vancouver.
Il mio aereo partirà domani mattina e ancora non riesco a credere che sta accadendo.

«portali entrambi»

Dice Allison mentre si prova una mia sciarpa invernale. Fisso la mia valigia ancora mezza vuota e poi i vestiti che tengo in mano pensando che potrei portarli entrambi.

«sicura?»
«si, quello blu è semplice e carino mettilo domani. Mentre quello nero è davvero elegante e sexy ti consiglio di metterlo a qualche festa organizzata dal cast»
«credi ci saranno feste?»
«è ovvio! Stai per entrare nel mondo dello spettacolo Lili, quando sarai famosa ricorda di citare il mio nome in tv»
«non credi di star esagerando?» dico ridacchiando.
«oddiooo!»
Mi giro di scatto. Ali ha il mio telefono in mano e sembra aver visto o letto un messaggio divino.
«che hai visto ora?»
Dico provando in vano a chiudere la mia valigia.
«ci sarà Cole Sprouse!»
Non le rispondo sono troppo impegnata a saltare sulla valigia per far sì che si chiuda.
«non mi hai detto niente? Io amavo Zack e Cody!»
«vuoi che ti faccia fare un autografo?»
Dico cercando di afferrare la zip fallendo miseramente.
«andiamo non sei emozionata? Se lui interpreterà Jughead e tu Betty...»
Mi guarda maliziosamente mentre io mi accascio a terra sconfitta dalla valigia.
«non so quali pensieri pervertiti ti stiano passando in testa in questo momento ma se non ti dispiace potresti aiutarmi a chiudere la valigia?»
Finalmente si alza e, io da una parte e lei dall'altra, riusciamo finalmente a chiuderla. 
«Ah! Ti ho sconfitta!»
Dico tirandogli un calcio.
«Lili...»
«si?»
«hai dimenticato quelle»
Dice indicandomi in paio di scarpe.
Tiro un profondo respiro.
«non importa... non le porto»
È incredibile quanto io sia stata brava nel mantenere la calma.
Dopo cena Ali va a casa ed io mi sdraio sul letto. Anche non avendo fatto niente tutto il giorno sono più stanca che mai, e il solo pensiero di svegliarmi alle cinque mi fa stancare ancora di più. Cosi decido di chiudere gli occhi e provare a dormire.

***

Suona la sveglia. Come è possibile?
Quanto è passato? Un'ora?
Mi alzo e afferro il telefono.
Sono le 5:00.
Ed io non ho dormito. Non ho chiuso occhio.
Mi alzo, senza sentire addosso la minima stanchezza.
Non ho neanche fame, mi sento uno zombie.
Fatto sta che decido di prendere una brioche all'aeroporto.
Dopo essermi truccata leggermente lascio i capelli sciolti mossi cadermi sulla spalle. Metto il vestito blu, la gonna svolazzante mi arriva poco più giù delle ginocchia ma non sembra eccessivamente corto. Le maniche in pizzo mi arrivano fino ai gomiti.
Metto gli stivaletti neri e sono pronta per partire.
In macchina mi faccio una lista mentale per essere certa di aver preso tutto. Fuori è ancora notte e le strade sono deserte.
Arrivo in aeroporto e sono circondata da bar e ristoranti. Subito un bambino mi corre davanti con un waffle fumante al cioccolato.
E subito mi viene fame.
Mi precipito a fare colazione e poi mi dirigo verso il volo che mi porterà all'inizio della mia nuova vita.
Già, ho intenzione di ricominciare da capo. Fin ora non posso dire di aver vissuto a pieno la mia vita. Anzi non ho vissuto. I miei amici non sono neanche veri amici se non persone che ti sfruttano per uscire o per altro.
Solo Allison c'è sempre stata per me.
Ultimamente o litigato anche con i miei genitori, ho mandato un messaggio a mia madre per dirle che mi avevano preso per Riverdale e lei neanche si è complimentata.

***

Scendo dall'aereo, il viaggio sembra esser durato poco.
Durante il viaggio ho pensato molto.
Al cast, a come sarà recitare, ecc...
L'appuntamento era previsto per le dieci e mezza. Il produttore, Roberto Sacasa ci ha chiesto di incontrarci un giorno prima che inizino le riprese cosi per conoscerci meglio.
Così sono andata all'hotel dove alloggieremo questa notte a lasciare le valigie e sono partita per andare all'incontro con il cast.
E cosi mi  ritrovo a camminare seguendo le indicazioni di questa stupida mappa in una strada piena di gente affollata.
Potrei benissimo prendere un taxi che mi porti direttamente a destinazione ma al momento preferisco seguire la mappa, tanto c'è ancora tempo.
Raggiungo una strada poco affollata e devo andare tutto dritto. Ad un certo punto il mio telefono squilla, è Ali.
Cosi metto la mappa in borsa e  continuino a camminare tranquillizzando la mia amica spiegandole che il motivo per cui non le avevo risposto dieci minuti fa era perché ero appena scesa dall'aereo.
In quel momento sento qualcuno strattonarmi il braccio e afferrare la mia borsa. Ci misi un po' per capire che quel bastardo stava scappando via con tutte le mie cose.
Il mio primo istinto fu quello di chiedere aiuto ma la gente si spostò lasciandolo passare.
Ma grazie eh, molto gentili ad aiutarmi.
Inizio a correre inseguendo il borseggiatore ma questo sparisce dietro un angolo ed io mi ritrovo in mezzo al nulla. Non ho più la mappa ne i soldi per pagare un taxi, perfetto.
Gli altri mi guardano confusi, forse perché do l'idea di una ragazza disperata e disorientata in una città che non conosce.
«ok...Lili calma. Ora chiami Camila e le chiedi se ti viene a prendere»
Dico tra me e me. Inizio a cercare il numero di telefono della ragazza che reciterà con me con la quale ho gia fatto amicizia su Skype ma appena lo trovo il telefono si spegne.

«stiamo scherzando? Cazzo!»

Lo dico un po' ad alta voce ma non mi importa di cosa pensa la gente.

«serve aiuto?»

Mi giro e mi ritrovo davanti un ragazzo biondo con gli occhi verdi. Nel mio viso compare un sorriso non appena lo riconosco.

«Lili?»

GO AHEAD~ Cole & LiliWhere stories live. Discover now