SEI

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Scusate, È tanto che non scrivo ma ho avuto dei problemi in famiglia e mi è passata la voglia. Però ora mi è tornata e proverò a trovare del tempo libero e continuare la storia.

Sono le 10:00. Madelaine è fuori dalla porta del bagno che mi implora di farla entrare.

«Lili sto scoppiando! Devo andare in bagno quanto ci metti??»
«ho quasi fatto...»
Dico per poi tornare a vomitare nella tazza del water.

Giuro. Non lo farò mai più. Quando credo che la nausea mi sia finalmente passata esco dal bagno. Grave errore.
Mads si precipita dentro ed ecco che sento che tutti gli shottini della sera prima stanno tornando su.

Inizio a bussare sulla porta del bagno inutilmente dato che Mads è intenta a svuotare la sua vescica ignorandomi del tutto. Cosi faccio in tempo ad affacciarmi dal balcone e... Non serve specificare.

Alzo lo sguardo. Davanti a me c'è la vicina che stava annaffiando i fiori e gia... mi guarda con aria poco amichevole. Torno dentro e mi lascio cadere sul divano. Quando finisci di vomitare dovresti sentirti meglio. Oh almeno credo. Ecco io mi sento peggio, la testa mi scoppia e non ricordo nulla della sera prima.

«allora, hai imparato la lezione?»
Dice Mads uscendo dal bagno.
«quale lezione?»
Dico tendendo la faccia sul cuscino. C'è troppa luce per i miei occhi.
«la prossima volta che ti sfidano lascia perdere... anche se la sfida di ieri sera l'hai vinta e devo ammetterlo, mi ha dato davvero gusto vedere quell'impertinente ragazzina perdere»

Ora ricordo tutto, quella biondina. Ricordo di aver accettato la sfida, ricordo di aver vinto e poi di essere uscita. Poi non ricordo più niente.

«perché quella ce l'aveva proprio con me?»
Balbetto senza alzare la faccia dal cuscino.
«beh, io lo so. Era un'amica di Klaus, avrai notato che era molto simile a te no? Ecco, anche lei aveva fatto i provini per il ruolo di Betty ma a quanto pare alla fine hanno scelto te e non lei.»
«davvero?»
«eh già... ma ora cambiamo argomento. È stato gentile con te Cole?»
Che centra Cole?
Alzo finalmente la faccia e guardo Mads con aria interrogativa.

«ma come non ti ricordi? Ti ha riportata a casa lui»
«cosa?»
«dopo la sfida sei uscita perché non ti sentivi bene e Cole si è offerto di riaccompagnarti a casa.»

Mi alzo (cado) dal divano di scatto e corro in camera.

«dove vai?» mi chiede Mads senza ottenere risposta.

Afferro il mio telefono e chiamo subito Cole.
Tempo due secondi e:
«Lili, tutto ok?»
«devo parlarti»
«...» esita prima di rispondere, come qualsiasi persona dopo che gli viene detto "devo parlarti".
«d'accordo...ci incontriamo alle 11:00?»
«certo»

Attacco il telefono. Corro in bagno e mi sciacquo la faccia. Dietro di me c'è Mads che mi fissa appoggiata allo stipide della porta.

«si può sapere che ti ha preso?»
«niente. Ho solo paura di ripetere per la seconda volta lo stesso errore»
«per caso centra Cole?»
«forse»
«Lili, sai che puoi parlarmene»
«certo, io... ho solo bisogno di parlare prima con lui»

Metto i primi vestiti che trovo sottomano e decido di uscire. So che è ancora presto ma non ho voglia di rispondere ad altre domande che potrebbe farmi Mads. Mentre cammino ricevo una chiamata. È Allison. Metto giù. Non posso dirle niente o darebbe di matto.

Arrivo al bar in cui era previsto l'appuntamento. E mi siedo. Un ragazzo si avvicina a me.

«vuole ordinare?»
«no, grazie aspetto una persona.»

Nel frattempo penso a cosa dire a Cole. Cerco anche di ricordare ma niente. Comincio ad andare un po' in panico. Ho paura che possa rifare qull'errore. Non posso fidarmi di nessuno e se questo vuol dire rimanere da sola allora ok.

Sono le 11:00.
Cole entra nel bar e mi vede. In quel momento, mentre cole si avvicina vorrei solo alzarmi e andarmene ma non riesco a muovermi.

«va tutto bene?»
«...io, si. Volevo solo chiederti cos'è successo ieri sera»
«beh, niente. Ti sei sentita poco bene e cosi ti ho accompagnata a casa e...»
«Cole» lo interrompo.
«grazie, davvero. Ma non c'è bisogno che tu sia cosi gentile con me. Apprezzo che tu mi abbia riaccompagnata davvero, ma se te l'ho permesso è stato solo perché ero ubriaca.»
«aspetta...che?»
«dimmi solo che non è successo niente»
«ma che stai dicendo? È ovvio che non è successo niente. Cosa pensi? Ascolta so che hai avuto un passato difficile con certi tipi di ragazzi ma non vuol dire che io sia come loro. Ti ho solo fatto un favore e...»
«aspetta cosa? Come sai del mio passato?»
«non so nulla del tuo passato, ma me lo hai accennato tu ieri»
«ecco. È proprio questo il punto, ero ubriaca e forse ho fatto e detto cose che non dovevo dire. Ascolta, non voglio commettere lo stesso errore quindi ti prego di capirmi, la prossima volta non aiutarmi.»
«quindi, fammi capire. Se ti trovo svenuta in mezzo alla strada devo lasciarti li?»
«esatto.»
«mi hai detto tu stessa che volevi lasciare da parte il passato. Ricominciare. Io voglio darti una mano...»
«Cole. Non voglio il tuo aiuto. E dimentica tutto ciò che ti ho detto. Non ero in me quando te ne ho parlato quindi rispetta la mia privacy. Ho commesso uno sbaglio. Scusa»

Non aspetto una sua risposta. Anche se credo che non abbia niente da dirmi.  Mi alzo semplicemente e me ne vado. Dovrei sentirmi meglio? Non lo so, so solo che mi viene da piangere e di solito non piango mai. Odio questa senzazione. Odio piangere. In realtà non sono neanche triste ma arrabbiata. Non con Cole, ma con me stessa, perché mi ero illusa. Credevo davvero che questa opportunità mi avrebbe aiutata ad andare avanti e invece non ci riesco.

Appena entrata a casa corro in bagno. Vado sotto la doccia e apro l'acqua in modo che io possa finalmente lasciare andare le lacrime che tanto volevano uscire. In modo che possano confondersi con l'acqua della doccia. Come se non mi accorgessi che stia piangendo.
Come se volessi dimostrare a me stessa che sono forte quando in realtà non lo sono per niente.
Volevo avvicinare altre persone. Sostituire i nuovi amici con quelli vecchi invece ho solo allontanato un valido amico. Non capisco più se sia più incasinata io o il personaggio che interpreto. A volte provo a immedesimarsi nel mio alter ego, Betty, cercando di convincermi che sono fortunata a dover recitare quella vita piuttosto che viverla. Altre volte vorrei solo che Lili fosse un personaggio e che sia tutto finto.
Altre volte vorrei essere il regista e scrivere il copione, sapere gia la fine.
Sorridere mentre gli altri piangono perché so già il finale del film e so che è un bel finale.

GO AHEAD~ Cole & LiliWhere stories live. Discover now