Quaranta

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*Cole's pov*

*flashback*
«mi porto anche l'asciugacapelli?»
Sono al telefono con Lili da circa mezz'ora, adoro parlare con lei ma il mio cervello non reggerà più altre domande su cosa portare per il viaggio alle hawaii.
Partiamo domani e sto finendo di preparare la mia valigia.
Poi, da un secondo all'altro, sento un ronzio nelle orecchie. Sempre più forte. La voce di Lili mi rimbomba nelle orecchie come se fosse alla fine di un tunnel. Lascio cadere il telefono a terra. Il tintinnio alla testa non smette e intorno a me inizia tutto a girare.

Come quando si è ubriachi, ma non ho fatto uso di alcool recentemente.
La vista è sempre più appannata e vedo sempre più chiazze nere. Non riesco a reggermi in piedi e sento crescere un senso di nausea.
La testa fa sempre più male.
Le gambe iniziano a tremare e poi non reggono più il mio peso costringendomi a cadere all'indietro.
Mi appoggio ad un mobile con entrambe le braccia urtando qualcosa e inizio a sentire numerose e intense fitte al cuore.

Chiudo gli occhi e stringo la testa tra le mani finche tutto non smette di girare, finché non si placano le fitte al petto e finché tutto diventa buio.

Qualcosa interrompe il silenzio che si era creato. La suoneria del mio cellulare. Non so quanto sia passato. Quanto tempo sono rimasto accasciato lì per terra. Forse solo pochi secondi o due minuti circa.

Allungo la mano verso il telefono.
Sullo schermo appare la scritta: Lils♡
Porto il telefono all'orecchio molto lentamente premendo sulla cornetta verde del telefono.
«L..Lili...»
«hey, deve essere caduta la linea ad un tratto non ti ho più sentito. Comunque, sono circa venti minuti che cerco di richiamarti, cos'è successo?»
Passo una mano sugli occhi e provo ad alzarmi in piedi.
«niente, sto bene.»
Vado in bagno.
«sicuro?»
«si, solo un lieve giramento di testa.
Ti richiamo»
Chiudo la chiamata e mi sciacquo il viso con l'acqua fresca.

È così. Era solo un giramento di testa.
Ho solo bisogno di riposare un po', poi sarò pronto per partire.

***

Sento di nuovo quel ronzio nelle orecchie che mi costringe a svegliarmi. Apro leggermente gli occhi per abituarmi alla luce del sole. Mi gira la testa e ho ancora un forte senso di nausea. Mi alzo a sedere e fisso la parete della stanza sperando che smetta il prima possibile.
Inizio a preoccuparmi.
«no. non di nuovo» sussurro prendendo la testa tra le mani e chiudendo gli occhi. Il ronzio sembra placarsi e la vista torna a fuoco.
Faccio dei respiri profondi e fisso l'orologio.

Sono le 9:00.
Lili sta ancora dormendo beatamente. Non voglio svegliarla, il viaggio deve averla stancata e in più, dopo quella scappatella in piscina ieri sera ora deve essere distrutta.
Le sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio e le stampo un bacio in fronte.

Mi alzo e vado in bagno a sciacquarmi la faccia. Se dovesse risuccedere conosco Lili, si preoccuperebbe troppo e le rovinerei la vacanza. Quindi decido di uscire e recarmi in una farmacia il più vicino possibile.
Passando per la hole ordino la colazione in stanza per Lili sperando non si svegli prima del mio ritorno.

Fatico un po' a capire il farmacista e lui fatica a capire me ma alla fine mi porge una scatola con delle pillole e da ciò che ho capito dovrei prenderne una al giorno.
"pillole...no più mal di testa"
È l'unica cosa che è riuscito a dire il farmacista in inglese.

Torno in hotel passando per il lungo corridoio e vedo un ragazzo della reception proprio davanti alla mia stanza parlare con Lili. Nascondo la scatolina delle pillole nella tasca dietro i pantaloni.

«hai ordinato la colazione?»
«a dire il vero n...»
«si sono stato io»
li interrompo.
Per ora voglio solo che questa vacanza finisca per il meglio e non con la mia faccia sul giornale sotto la scritta:
"Cole Sprouse morto alle Hawaii»
Non preoccupatevi, il sarcasmo è il mio modo di sdrammatizzare le cose.

GO AHEAD~ Cole & LiliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora