Sessantatre

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*Cole's pov*

Guardo fuori dal finestrino cercando di ricordare la strada, ma niente.
Sono passati solo cinque minuti e già in auto si è creato un silenzio imbarazzante.

«quindi...»
Cerco di rompere il ghiaccio.
«Lili mi aveva parlato di te...»
Dylan tamburella il volante con le dita. Ogni tanto mi rivolge un'occhiata  veloce per poi tornare a fissare la strada nervoso.

«si...»
Non sa cosa dire. Non lo biasimo, sapere che tuo fratello gemello ha perso la memoria da un giorno all'altro potrebbe creare un po' di confusione.
Risposto il mio sguardo sul finestrino.

«non ti ricordi niente? Proprio niente?»
Faccio di no con la testa.
«è strano anche per me...»
Dylan si agita come se dovesse vomitarmi addosso tutto il suo disagio. Ma alla fine le parole che escono dalla sua bocca sono solo frammenti di frasi intrecciate tra loro.

«quando, come ...perché non me lo ha detto nessuno!»
Finisce in fine per sbraitare.
Aspetto qualche secondo prima di rispondere.
«l'unica cosa che so è che sono stato fortunato»

Cerco invano di farlo sentire meglio.
«fortunato?! La tua ragazza mi chiama per dirmi che cinque, e dico CINQUE giorni fa hai fatto un incidente, sei quasi morto per colpa di un qualcosa di strano nel tuo cervello e hai perso la memoria! In quale parte di tutto ciò rientra la parola fortunato?!»
Rimango in silenzio mentre lo guardo riprendere fiato.

«non sono morto» sussurro.
«cosa?»
«non sono morto. Potrei anche non ricordarmi nulla ed essere un estraneo per te ma sono ancora qui. Per questo sono stato fortunato»
Finalmente si decide a guardarmi.
Si porta una mano alla fronte e respira con calma.

«cosa dovrei dire ai nostri genitori?»
«niente.»
Mi guarda ancora più perplesso.
«non voglio che si preoccupino. Se lo verranno a sapere vorranno probabilmente vedermi e io non voglio vedere nessuno finché non mi sarà tornata la memoria»
«già e se non tornerà? Hai idea di tutto quello che abbiamo passato Cole? Come pensi di poter tornare a recitare? Sei già fortunato di non essere finito sui giornali...»

«posso interromperti un attimo?»
Dico evitando di farlo andare avanti.
«non ho la minima idea di quello di cui stai parlando...»
«aspetta, tu sai chi sei almeno?»
«credo che stavo per scoprirlo un secondo prima del tuo arrivo»
Dylan frena bruscamente.
«cioè Lili non ti ha detto che sei famoso?!»

Nella macchina torna di nuovo il silenzio che qualche secondo dopo viene interrotto dalla mia risata isterica.
«non...non stai dicendo davvero»
Smetto di ridere condizionato dalla faccia di mio fratello il quale sembra tutt'altro che divertito.
«posso fare una telefonata?»

Chiedo in fine cercando di elaborare la cosa. Dylan mi guarda ancora con la stessa espressione che sei dovessi descrivere a parole verrebbe fuori una cosa come: "tutto questo è terribilmente cringe vorrei sotterrarmi ok ciao."

«si, anche io devo chiedere un po' di cose a Lili...»
Dice poi come se mi avesse letto nella mente.

*Lili's pov*

«na na na nanana...»
Canticchio la stessa canzone da quasi un ora mentre pulisco la mia stanza.
Ritrovo cose perdute da tempo e altre che non sapevo nemmeno di avere.
Nell'ultimo periodo sono stata così immersa nei miei pensieri che non ho dedicato neanche un po' di tempo a me stessa, né alla mia "casa".

«wow, da dove viene questa felicità?»
Tolgo le cuffiette facendo sparire finalmente quel motivetto dalla mia testa che iniziava a darmi i nervi.
«che stai facendo?»
«pulisco»
Allison mi guarda in modo strano.
«tu? Che pulisci?»
«so che può sembrare strano ma posso essere una persona davvero ordinata se mi impegno»
«ahahah, è divertente che tu ci creda davvero»
Dice avvicinandosi ad un mucchio di cose appoggiate sul letto.

«a volte mi ricordi Cole»
Dico attirando la sua attenzione.

«Lili...»
Dice notando il mio cambio di umore.
«non pensarci ora ok? Pensa solo a tutte queste cose e a che cosa ci farai.»
Dice cercando di attirare la mia attenzione sul mucchio di roba sul letto.

«a proposito, di chi è tutta questa roba?»
«di...Cole»
«ah» dice per poi mordersi il labbro inferiore e abbassare lo sguardo.
«stavo pensando di dargliele e parlarne insieme, forse lo aiuterò a ricordarsi di me o dei momen...»
«Lili...»
Mi interrompe prendendo la mia mano.

«forse dovresti lasciar perdere e concentrarti più su te stessa, come stavi facendo ora. Era da tanto che non ti vedevo così spensierata.»
Mi siedo sul letto a fianco a lei.
«sai che non posso farlo vero?»
«e che puoi fare allora? Continuare a mandare foto a Cole cercando di fargli ricordare chi sei? E in che modo? Stando dietro ad una porta perché lui non vuole vederti? Gesù Lili, non ti accorgi che forse lui ha già lasciato perdere?»

Tolgo la mia mano di scatto e mi alzo dal letto allontanandomi da Allison come se mi avesse appena insultato.
«sei stata tu a dirmi di non andarmene e lasciarlo solo e ora vuoi che lo lasci? Di nuovo?»
«Lili, tra di voi è già finita. E ora lui non ha più bisogno di te»
«no, non lo è»
«è finita da quando ha perso la memoria»
«la recupererà»
«e se non lo farà? Passerai il resto della tua vita a raccontargli aneddoti della vostra relazione al telefono sperando che si innamori di nuovo di te?»

«è il mio ragazzo» dico con le lacrime agli occhi.
«no, non lo è.»
Alzo le sopracciglia rimanendo a bocca aperta. Non posso credere a quello che sto sentendo.
«voglio solo farti stare meglio.»
«meglio?! Mi stai praticamente dicendo di dimenticarmi di Cole perché lui si è dimenticato di me.»
«ed è così!»
«si perché ha avuto un cazzo di incidente!»
«già e indovina di chi è la colpa!»

Rimango spiazzata. Il cuore inizia a battere forte, forse perché non riconosco più la persona seduta su quel letto o forse perché ho paura che ciò che abbia appena detto sia la verità.
«mi dispiace, non avrei dovuto dirlo...»
Dice cercando di avvicinarsi ma io indietreggio.
«non è stata colpa mia.»
Sussurro cercando di convincere più me stessa che lei.
«no, non lo è stata. Ma se finirai nello studio di uno psicologo sdraiata su un lettino per depressione allora si. Rivoglio la mia migliore amica. La ragazza felice di una volta»

«lui non mi ama più» continuo a sussurrare fissando un punto nel vuoto.
«la ragazza che se ne fregava dei ragazzi»
«non sono più la sua ragazza per lui. Non sono più niente per lui»
«esatto. Ora sei single. La mia amica single con la quale voglio divertirmi.»
Alzo finalmente gli occhi pieni di lacrime che premono per uscire e fisso Allison negli occhi intenta ad ignorare il mio dolore.

Allison mi prende la mano e mi fa girare verso lo specchio appoggiato alla parete.
«guarda come ti sei ridotta. E tutto per un ragazzo»
«tu non capisci. Io lo amo»
«e io amo te, per questo voglio che tu lasci andare il passato, che lasci andare lui come lui ha già fatto con te»

Fisso la mia immagine riflessa allo specchio, io miei occhi rossi e le mie occhiaie. Saranno giorni che non dormo. Saranno giorni che piango. Osservo le mie braccia piene di graffi che provo invano a nascondere.
In fondo "lasciare andare il passato" è ciò che mi diceva lui. Forse dovrei dargli retta di nuovo.
Cole si è dimenticato di me, in tutti i sensi.
Forse mi odia, perché gli ho rovinato la vita, o forse non vuole semplicemente ricordarmi.
Annuisco verso Allison.

«forza, andiamo a divertirci. Conosco un posto»
Allison afferra la sua borsa e si dirige verso la porta. Io la seguo ma vengo interrotta dalla suoneria del mio telefono appoggiato sul letto.
Sullo schermo appare la scritta "Cole".
Mi soffermo tra i due.

«ignoralo. Lili.»
Guardo Allison e poi riguardo il telefono.
«ignora quella chiamata»

Continua...


GO AHEAD~ Cole & LiliWhere stories live. Discover now