Cinquantuno

1.9K 113 8
                                    

«mi ami ancora?»

Aspetto la risposta anche se ne ho paura. In silenzio con gli occhi ormai lucidi non riesco neanche a guardarlo negli occhi.

«Si. Certo.»
Tiro un sospiro di sollievo ma i miei dubbi non sono ancora finiti.
«come ti viene in mente...»
Lo interrompo:
«non lo so, tu... i tuoi atteggiamenti, mi hai ricordato Fabian quando mi tradiva...»
Questa volta è lui a fare un passo indietro.
«mi stai davvero paragonando a quello stronzo? Pensi davvero che io ti stia tradendo?»
Sta alzando la voce e quando qualcuno alza la voce con me, specialmente se è Cole, non riesco a trattenermi dal versare le prime lacrime.

«cosa dovrei pensare!? Non mi calcoli più ormai! È da un mese che provo ad attirare la tua attenzione, che provo a scherzare con te, a giocare o almeno fare conversazione senza che tu ti chiuda in camera!»
Prendo fiato, le lacrime aumentano.
«l'unico momento in cui stiamo insieme più spesso è quando dormiamo! E io ti amo Cole ma non posso continuare ad amarti con questo dubbio costante»

«vuoi che risponda al tuo dubbio Lili? Beh se tu davvero mi amassi allora non me lo chiederesti nemmeno se ti sto tradendo. La fiducia è la base di un rapporto lo hai detto tu stessa!»

«e allora cos'è?! Io non posso più andare avanti così, cercando di attirare la tua attenzione. Se non mi ami, dimmelo e basta.»
«sembra che tu voglia che te lo dica per forza, come una scusa o qualcosa che non ti faccia sentire in colpa per lasciarmi.»

Le cose stanno andando male. Molto male.
«non voglio lasciarti, non ce la faccio. non posso. Ma puoi farlo tu, quindi ti prego. Se non mi ami o se la nostra relazione deve continuare così allora lasciami tu. Se davvero mi ami. Lasciami andare.»

Dette quelle parole nessuno dei due dice più niente. Parole che non mi sarei mai aspettata di dire e in quel momento, anche se per pochi secondi, mi pento amaramente di averle dette.

A rompere il silenzio è il mio telefono, più precisamente un messaggio di Allison. Una volta letto l'indirizzo della festa prendo la mio borsa e senza neanche cambiarmi esco dalla stanza. L'ultimo posto dove vorrei andare ora è una festa, ma dovevo uscire da quella stanza, prima che qualcuno dei due dicesse qualcosa di cui mi sarei pentita fortemente.

Non reggevo più la pressione. Una volta uscita di casa inizio a camminare veloce passando tra la gente come se non vedesse che sto piangendo. Vorrei fermare le lacrime ma io stessa so che è praticamente impossibile. Il cuore mi batte all'impazzata e vorrei solo crollare a terra in mezzo a tutti, qui sul marciapiede.

Dopo circa dieci minuti arrivo alla villa dell'indirizzo, la musica che rimbomba per tutto il vicinato mi ha aiutato a trovarla prima.
La casa è piena di collegiali, confraternite e ragazzine ubriache.
Non posso credere di essere qui, non sono più al liceo ormai. Non posso credere che sia successo tutto questo.
Mi sembra ancora impossibile.

«hey eccoti qua!»
Mi giro riconoscendo la sua voce.
Allison sta per abbracciarmi ma appena vede la mia faccia si ferma.
«o mio dio che cos'hai?!»
«c..credo che io e Cole a..abbiamo a...appena rotto...»
Dico tra un singhiozzo e l'altro e poi crollo tra le sue braccia.

Allison mi stringe forte.
«vieni con me»
Mi porta nel retro della villa da cui mi fa entrare e mi porta al bagno al piano di sopra, li la musica si sente molto di meno e soprattutto non c'è nessuno.
Mi lascio definitivamente andare.
Allison prova a cercare dei fazzoletti saltellando di qua e di la sul suo tacco 12. Mi sento così fuori luogo.
Dopo circa venti minuti riesco a calmarmi ma non del tutto.
Vorrei alzarmi e correre da Cole per dirgli che ho fatto una cazzata.
Vorrei che lui mi chiamasse, vorrei che mi avesse seguito.

Allison dopo avermi caricato di fazzoletti scende per andare a prendere da bere.
Io mi accuccio per terra vicino al water, come le quindicenni la mattina dopo una sbronza. Il non ricevere nessuna sua notizia mi fa stare ancora peggio e vorrei semplicemente tornare indietro.

«Io non l'ho lasciato, ma è come se l'avessi fatto. E ora lui starà facendo le valigie e io me ne sto qui come una stronza codarda stupida e...»
Dico a Allison una volta tornata su.
«hey, smettila di insultarti»
Dice porgendomi il bicchiere.
Non chiedo neanche cosa sia, e butto giù. L'alcool è davvero il mio unico amico al momento.
E dopotutto, dovevo distrarmi no?
Ma distrarmi da cosa? Ora che Cole non è probabilmente più nella mia vita mi sento più persa di prima.

*Cole's pov*

Piego tutti i miei vestiti e li metto nella valigia, sono le 00:23 e di Lili nessuna traccia. Avrei aspettato qui per parlarle ma poi ho capito che non è una buona idea. Non avrei mai voluto essere così stronzo con lei, non avrei mai voluto dirle quelle cose. Ma ho dovuto farlo, per il suo bene e forse anche per il mio.
Quando metto l'ultima maglietta nella valigia squilla il telefono.
È Lili...
Non avete idea di quanto io voglia risponderle, di quanto io voglia dirle che mi dispiace, che la amo.
Ma non posso. Come ha detto lei, se davvero la amo devo lasciarla andare e se lei mi odia allora sarà meno doloroso per lei. Sarà più facile lasciarla. Metto giù mentre i miei occhi diventano lucidi.

Poco dopo risquilla il telefono questa volta però, il numero è sconosciuto.
Rispondo.
«ah ha! Ti ho beccato!»
«Lili?»
«si... non mi rispondevo così ti ho chiamato con il telefono di Allison, senti... sigh! Volevo solo dirti che sono stata stupida, io ti amo e nn vorrei mai lasciarti e e ...sigh»
«sei ubriaca?»
Questa ragazza è incredibile, non riesce proprio a stare lontana dell'alcool.
«Lili ascoltami, avevi ragione, sono io il problema, è colpa mia... per questo è meglio finirla qui»
Mi mordo il labbro inferiore come per punirmi di averlo detto.

«Ahahah, Allison aspetta! Sto parlando con Cole! Forse torniamo insieme shh non dirgli che te l'ho detto Ahahah»
«Lili?»
«no, Allison...»
«Allison ascolta io...»
«nonono, ascoltami tu. Hai fatto soffrire la mia amica, aveva solo bisogno di distrarsi un po' quindi ora la vieni a prendere e le dici che la ami e tornate insieme chiaro?!»
Non mi va proprio di fare questa conversazione.

«Allison, mi dispiace ma non posso. Sto andando via, di a Lili che mi dispiace»
«Lili vuole tornare a casa e io ho bevuto tanto, quindi prenderà la mia macchina, a te la scelta ciaoo»
«non puoi farla guidare è ubria...»
Ma prima che possa finire la frase la linea è gia chiusa.
Mi siedo sul letto e sprofondo le mani tra i capelli pensando.
Non posso lasciare che prenda la macchina e anche se dovesse venire a piedi, è ubriaca e sola e conoscendo i suoi precedenti con l'alcol e sopratutto sapendo che non sa stare lontana dai problemi....

Calcio la valigia e afferro le chiavi della mia auto. Quella ragazza finirà per farmi impazzire.

Continua...

GO AHEAD~ Cole & LiliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora