Venticinque

2.9K 157 11
                                    

Saranno passati due minuti, due minuti di sguardi confusi, preoccupati, tristi, arrabbiati.
Mentre scendiamo le scale vediamo il signor Baker con le manette mentre viene portato fuori dalla casa dalla polizia. Jenna insegue il padre in lacrime e una signora magrolina con gli occhiali, probabilmente un agente sociale le fa cenno di salire nella sua auto.

Quindi è stato arrestato? È finita? Sembrava tutto apposto, i genitori di Cole stavano bene, quella famiglia aveva ufficialmente chiuso con loro. Quell'uomo è stato arrestato, da ciò che ho capito qualcuno ha riferito alla polizia dei suoi giri di droga e la famiglia Sprouse non è stata coinvolta in tutto questo fortunatamente.
Sembra finito tutto per il meglio, allora perché mi sento così?

Così... cosi vuota, cosi rotta, delusa.
"Questa volta non me ne andrò"
Mi rimbombano in testa le parole di Cole.
"Resterò qui, con te".
La me del passato sarebbe già andata via in lacrime ma quella Lili non esiste più. Sono questa del presente e la nuova Lili è stanca di piangere, è stanca di essere delusa, ferita.
Mentre la polizia porta via Baker Cole cerca più volte di avvicinarsi per controllare che io stia bene ma io mi allontano. Non voglio parlare con lui adesso, non dopo aver visto quel bacio.

La volante della polizia si allontana e decido di tornare in casa. Non sapendo bene cosa fare ne dove andare decido di chinarmi e cercare di raccogliere i vetri per terra, di nuovo. Melanie viene in mio aiuto mentre Cole prova ad avvicinarsi ancora ma gli lancio un'occhiataccia che lo fa indietreggiare. Capisce che per il momento è meglio se mi sta lontano.
Naturalmente lo capisce. È cole.
Mi ricorda il mio sub conscio.

«mi dispiace che tu sia stata coinvolta in tutto questo...» mi dice Melanie appoggiando una mano sulla mia spalla.
«non devi scusarti» dico mettendo la mia mano sulla sua.
«e poi posso dire di non essermi annoiata» dico per sdrammatizzare.
Melanie sorride.
«diciamo che questi non sono i tipici drammi della famiglia Sprouse...»
Aggiunge poi lei e iniziamo a ridere entrambe.

Ripenso a Cole, a quel bacio che in quel momento sembrava la cosa più terribile di tutte, come se non ci fosse stato un tipo armato al piano di sotto.
Caccio dalla mente quei pensieri appena sento le lacrime che premono per uscire. Ho detto che non voglio piangere, non devo farlo, non...oh no Sto piangendo.

Mi alzo di scatto per non farmi vedere da Melanie ma così facendo colpisco il vetro rotto della credenza e mi graffio nella guancia. Faccio un piccolo urletto attirando l'attenzione di Cole infondo alla stanza, non so nemmeno come abbia fatto a sentirmi.

Corre da me
«va tutto bene?» dice prendendomi il viso tra le mani.
«si. è solo un piccolo graffio»
Voglio allontanarmi da lui prima di scoppiare in un mare di lacrime.
«non è vero stai sanguinando molto, ti servono dei punti.»
«ho detto che sto bene» dico dura.
Lui si rabbuia e le prime lacrime iniziano a scendere.
Abbasso lo sguardo anche se ormai Cole se ne è accorto.
«no invece, non stai bene Lili» dice a bassa voce.
Non posso scappare, non posso stare in silenzio e continuare a piangere senza motivo e l'istinto mi suggerisce l'unica alternativa possibile.

«No Cole! Non sto bene! Non sto affatto bene!»
Mi guarda come un cucciolo ferito quasi come se stesse per iniziare a piangere.
«mi dispiace. Non avrei mai voluto che tu avessi assistito a tutto questo»
Dice indicando intorno a noi.
«perché non lo capisci?! Non c'entra un cazzo quello che è appena successo! Il problema sei tu! Tu e Jenna!»

Sto praticamente creando un fiume con le mie lacrime ma non mi importa. Ho bisogno di qualcuno, qualcuno che non sia Cole. Ho bisogno di Allison.

«mamma!»

Alzo lo sguardo e vedo entrare Dylan che corre verso Melanie e l'abbraccia. Deve essersi preoccupato talmente tanto di questa storia da essere venuto subito. Un secondo dopo però sento un'altra voce, una a me molto familiare.

«Lili...»
Il mio sguardo ricade sulla porta d'ingresso.
«Allison!?»
Che diavolo ci fa lei qui? Appena mi vede in lacrime e con un taglio sul viso corre da me.
«o mio Dio, o mio Dio, cos'è successo?!»
Dice controllando che abbia tutte le ossa intatte.
«sto bene Ali, sto bene. Mi sono tagliata con un vetro niente di più»

«dovresti farti disinfettare quel graffio»
Dice guardando Cole, poi riguarda me e capisce che in questo momento non è proprio il caso.
«oppure, potrei farlo io...»
Tiro un sospiro di sollievo. Ho bisogno di passare del tempo sola con lei.
«piano di sopra, ultima stanza in fondo al corridoio»
Dice Cole come se lo avessi appena tradito e se ne va verso il fratello. Qui quella tradita sono io, non lui.

Arriviamo in bagno e chiudiamo la porta. Mi siedo sopra il water mentre Allison apre qualche mobiletto a caso e inizia a frugare tra i vari disinfettanti.
«allora... vuoi dirmi che ci fai tu qui?»
Chiedo asciugandomi le lacrime.
«non lo so, sono ancora un po' arrabbiata.»
«arrabbiata? Con me?»
«si, ti ho telefonato cento volte e scritto mille messaggi poi quando ho saputo cos'è successo mi ha preso un colpo. Ero preoccupata per te e tu non rispondevi al telefono!»

Sembra proprio mia madre. Tasto le tasche dei pantaloni e mi accorgo di non avere il telefono con me, probabilmente l'ho lasciato di sotto in camera dei genitori di Cole.
«scusa se non ti ho risposto ma ti prego Ali, non avercela con me in questo momento»
Si gira a guardarmi e vede che sono ridotta uno straccio, sembra si penta di aver detto che ce l'ha con me.
So che non è vero, è solo un po' infastidita perché l'ho trascurata un po' nell'ultimo periodo.

Versa del disinfettante nel cotone e si avvicina.
«brucerà un po'» dice mettendomelo sulla ferita.
Ali sta studiando per diventare infermiera quindi posso fidarmi al cento per cento di lei. Mi mordo il labbro dal bruciore ma subito dopo lei ci soffia per farmi passare il dolore.
«non ce l'ho con te. Come potrei avercela mai con te.»
Dice sorridendo. Sul mio viso appare un sorriso di sollievo.

«comunque, questa mattina stavo per dirti chi era il ragazzo con cui sono "impegnata". Ebbene si, è Dylan»
«aspetta... cosa?!»
«è cosi, siamo usciti insieme qualche volta, abbiamo iniziato a scriverci da quel giorno in cui sei tornata da Vancouver e oggi sono andata a pranzo con lui, poi abbiamo saputo quello è successo e siamo corsi qui.»
Conclude mettendomi un cerotto.
«e tu non me lo hai mai detto?»
Dico più stupita che offesa.
«ci ho provato, ma siamo sempre state interrotte...»

Mi rassegno e mi guardo allo specchio, il mascara è colato e cerco invano di togliermelo.
«ora parliamo di te... vuoi dirmi cos'è successo tra te e Cole?»
«ho visto lui e Jenna che si baciavano»
Allison non ha bisogno che io gli ricordi di Jenna, gliene ho parlato così tanto che ormai è come se la conoscesse e già la odia più di me.

«non ci credo.»
«è cosi»
«no, mi rifiuto di crederci. Non mi aspetto questo comportamento da Cole. Spiegami esattamente come è andata.»
«sono entrata in bagno e li ho trovati attaccati, non c'è nient'altro da spiegare»
Più che Allison cerco di convincere me stessa anche se il mio sub conscio insiste nel trovare un altro motivo.
«ti ha detto qualcosa dopo?»
«ha detto: non è come sembra»

Allison si alza dal bordo della vasca e si siede vicino a me appoggiando la testa sulla mia spalla.
«dovresti dargli un'altra possibilità. Lili non ti ho mai vista così felice, lui ha tirato fuori una parte di te che non vedevo da tanto tempo. Ora sembri più libera, sembri... te stessa.
E so che nel profondo provi qualcosa per lui, qualcosa di molto grande.
Non so se si tratti di amore quello puoi saperlo soltanto tu, ma è comunque qualcosa che non si può dimenticare da un giorno all'altro.
Parla con lui, senti cos'ha da dire.»

Forse Allison ha ragione, devo sentire la sua versione della storia. Mi alzo in piedi e vado verso la finestra. Lo vedo in piscina con i piedi a mollo nell'acqua con un'aria tutt'altro che felice. Devo parlare con lui.

Continua...


GO AHEAD~ Cole & LiliWhere stories live. Discover now