Capitolo 2. Secondo round

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Era questo la vita: un sorso amaro.

Umberto Saba

ALEX

Dunque, partiamo dal principio.

Anche io ho bisogno di focalizzare la mente, perché non credo di essere pienamente cosciente di come siano cambiate forse irrimediabilmente le nostre vite. Anzi, senza forse.

Jack non c'è più.

Nostro fratello, la nostra spalla, un pezzo della squadra, il nostro leader. Anzi, mi correggo di nuovo, il nostro ex leader perché ci sono diverse novità. Non so se il tutto mi angoscia o mi da un minimo di speranza.

Da quando Madison si è svegliata in ospedale dopo le fratture, lesioni, stanchezza e ciò che le hanno iniettato è un'altra persona. Sul serio, io non so chi sia la ragazza che ha preso il comando. Ho detto bene...

Madison è la nostra nuova leader.

Diciamo che io, Stella, Simon e Liam eravamo consapevoli che appena si sarebbe svegliata avrebbe agito di conseguenza alla morte della sua metà. Ha fatto tutto tranne che piangere, le sue lacrime le ha trasformate in gocce di veleno e trasuda vendetta.

La dolce, timida, sensibile ed insicura Madison non c'è più. Forse per sempre.

E a me manca da morire, come mi manca Jack.

Penso che Madison sia diventata una sorta di Jack 2.0. Trenta volte peggio. Perché lei sta agendo in base ad un dolore atroce suppongo grande quanto il nostro. Non sorride, non ci parla, non dorme o mangia. Si allena giorno e notte, studia tecniche di sabotaggio e infiltrazione nelle abitazioni degli Harrison. Piani di vendetta.

Ormai maneggia una pistola come se fosse una penna, mi batte la maggior parte delle volte

-sempre- sul ring per addestrarci e non ci chiama più per nome. Questa è una delle cose che mi addolora più di tutte perché la mia sorellina è diventata un robot.

Detesto ammetterlo, ma se la presentassero ai nostri genitori per loro sarebbe una macchina da guerra per eccellenza.

A proposito di loro non abbiamo molte notizie in merito. Non siamo più tornati a casa dall'ultima lotta con gli Harrison, ci siamo rifugiati in una nostra proprietà nascosta mai rivelata alle nostre famiglie che non abbiamo mai usato ma che magari sarebbe servita per emergenze. E menomale che siamo stati così furbi.

Alcune delle guardie più fedeli di Jack ci hanno seguiti, ma siamo davvero in pochi. Troppo pochi. William Torres ha a disposizioni immense risorse, ora anche quelle degli Harrison. Nonostante la morte di Jack hanno deciso di allearsi e cercare di costruire qualcosa.

In realtà non sappiamo molto, abbiamo timore ad utilizzare alcune linee telefoniche o semplicemente accendere la televisione per paura di essere rintracciarci.

Perché sappiamo che ci cercano.

Magari per scagliarci il colpo di grazia o rendere schiavi, in ogni caso non abbiamo il coraggio di tornare. Stella, Simon e Liam stanno bene per modo di dire. Le giornate si alternano tra allenamenti, rimpatriate in cui si mangia cibo abbastanza pessimo e piani.

Per le nostre famiglie siamo la resistenza, un peso che potrebbe crescere. Dunque, per loro sarebbe meglio in qualche modo farci fuori o averci sotto controllo nelle loro mani. Ma noi non ci siamo mai arresi, non senza aver vendicato Jack e le nostre stesse vite.

La leader ha un piano, dunque ci siamo incontrati tutti nella sala riunioni.

"Dunque, il punto è questo". Madison poggia delle mappe sulla grande scrivania d'acciaio illuminata da una lampadina che cade dal soffitto. "Se dobbiamo distruggerli, dobbiamo farlo dall'interno. Le loro guardie costellano la loro fortezza che è diventata la villa Harrison, anche la Torres House ha raddoppiato le guardie. Dovremmo trovare dei mezzi per ricattarli, qualcosa senza il quale loro non potrebbero proseguire. A quel punto ce la giocheremo a nostro vantaggio".

"Quindi dobbiamo cercare di colpire un nervo scoperto" dico. "Ma cosa potrebbe essere?"

"Una persona, un oggetto, dei file. Qualsiasi cosa". Interviene Liam.

"La loro casa è senza dubbio una fortezza, piena di telecamere e guardie. Sarà un'impresa entrare". Commenta la sorellina bionda.

Simon si sistema gli occhiali. "È anche vero che ci sono diversi passaggi segreti e mi sono adoperato per scovarli tutti, anche questi li utilizzeremo a nostro vantaggio".

"Idea!" Aggiungo. "Una spia potrebbe infiltrarsi e scoprire qualche informazione interessante, muoverci in base a dove sono le guardie. Sarebbe di ottimo aiuto".

"E non solo" Madison si attrezza una coda. "Ruberemo loro l'esercito".

"Che?" Diciamo in coro.

"È necessario, non possiamo fare altrimenti. Non ce la faremo mai da soli, siamo decimati e dovremo combattere. Appena entreremo qualcuno creerà un diversivo, o comunque un modo affinché io possa parlare alle truppe. La maggior parte di loro si trova proprio nella villa, ormai è l'unione più pericolosa e potente al paese".

L'unione fra Torres e Harrison.

Tutta la faccenda è senza dubbio diventato un caso mediatico: la faccia di Jack è su tutti i notiziari essendo scomparso e non partecipante a nessun affare o non si è presentato a nessun evento. Tanto più la famiglia Torres, Madison e la sua fama da 'fidanzata dello scapolo del secolo sparita anche lei', anche noi tutti siamo scomparsi da qualsiasi luogo o attività. Senza dubbio i telegiornali americani non parlano d'altro se non noi e questa è una cosa che Madison sa benissimo.

"I telegiornali saranno un ottimo mezzo di propaganda, solidarietà, aiuto" parla la leader. "Se William ha creato delle alleanze oltre agli Harrison per rendersi invincibile significa che anche noi faremo lo stesso. Solo più in grande, perché ho intenzione di coinvolgere tutta l'America".

La guardiamo basiti.

"Porremo l'attenzione sulla verità, su ciò che è successo a...." si blocca, non riesce a dire quel nome. "A lui. Ci impegneremo affinché ogni autorità americana o singolo cittadino sia dalla nostra parte per sconfiggere ogni atto di criminalità presente. In particolare, il tumore del paese chiamato HTA".

Harrison and Torres Alliance.

"D'accordo, mettiamo caso qualcuno sia avvero disposto ad ascoltarci, qual è un modo per farci ascoltare da tutto il paese e chi tra di noi parlerebbe?"

"Lo farò io" dice Madison. "Prenderò l'esercito e ispirerò alla libertà il popolo americano a Time Square dove tutti vedranno il mio volto sugli schermi. E non sarà solo il paese ad ascoltarmi, ma tutto il mondo".

Attimi di silenzio, momenti di ammirazione, voglia di lottare.

"Ebbene io sarò con te". Stella prende la mano di Madison sulla scrivania. Un mese fa mi sarei aspettato che Madison sorridesse e l'abbracciasse, ora con un cenno del capo la dilegua. Fingo di non aver visto la finta espressione noncurante di Stella dopo la freddezza di Madison.

"Anche io sono con te". Dice Simon.

"Per lui questo e altro". Conclude Liam.

A queste parole, Madison trattiene il respiro. Fissa il vuoto, non le stelle. Intervengo.

"Cazzo, ribaltiamo il paese e riprendiamoci la libertà. William ha fin troppi segreti e li smaschereremo tutti".

Mi guardo intorno, con i miei fratelli che mi guardano forti e volenterosi. Tutti tranne una ragazzina che un tempo aveva gli occhi con le stelle, adesso invece solo fiamme e ghiaccio.

Quasi ha preso i suoi occhi.

"Madison" bisbiglia Stella. "Va tutto bene?"

Per quanto cerchi di mostrarsi forte, per quanto desideri poter andare avanti è come se la sua vita si fosse fermata. Eppure, ha solo vent'anni. Sprigiona forza e coraggio inauditi, eppure è umana, come tutti noi. Lontana dalla sua famiglia e ora senza il ragazzo che amava più al mondo. Un trauma che le rimarrà a vita, forse il più sentito di tutti noi.

Ecco perché senza aggiungere altro corre nella sua stanza. Chiude la porta.

Un urlo infinito squarcia il silenzio.  

Sidereus 2Where stories live. Discover now