Capitolo 20. Mettimi alla prova

223 22 32
                                    

L'illusione più pericolosa è quella che esistano soltanto un'unica realtà.

Paul Watzlawick

LIAM

Se quella davanti a me non è un'indiana allora è un gatto versione umana.

Perché la ragazza che io, Simon e Stella abbiamo davanti a noi è qualcosa di sovrumano, una specie di leone. Ha degli occhi verdi a felino che ci stanno puntando e credo voglia attaccarci. Non parla, sembra pronta a saltare. Siamo sul tetto della base, di notte, quindi sono piuttosto suscettibile. Perché da come ci fissa in maniera omicida secondo me è capace di gettarci dal duecentesimo piano.

"A-Alex, chi è questa qui?" Chiede Simon.

"Uhm, posso spiegare". Dice lui che si avvicina lentamente al leone qui davanti a noi.

"Sarà meglio per te, Alex. Spiegaci anche come mai parli con una ragazza che ha la divisa della HTA e.... no! La mia maglietta". Stella sembra più indignata per la sua maglietta rubata piuttosto sul fatto che ci sia forse una spia tra noi.

E Alex non sembra molto spaventato o contrario a ciò.

"Vi farò diventare degli spiedini". Sibila la leonessa.

"Che?" Dico. "Ho sentito bene? Senti, sei uno schianto ma gentilmente potresti non minacciarci?" Punta a me il suo sguardo, che brividi.

"Ehi, tu! Selvaggia! Ridammi la mia maglietta, come osi entrare nella mia stanza?"

"Silenzio, Stella. Non stimolarla ad ucciderci". Sussurra Simon teso.

Incredibile come susciti terrore questa piccoletta piuttosto che i nostri genitori che vogliono acchiapparci. Mah, la vita è proprio strana.

"Alex, ma che diamine stai facendo?" Simon ora è impaziente e si sente in pericolo, perché la tizia si avvicina a noi con le gambe piegate come se stesse per saltare.

"Ragazzi, non preoccupatevi, non vi farà del male".

"Davvero, Alex? A me sembra che stia per divorarci le interiora". Interviene Stella.

La tipa mentre guarda Stella sorride e si lecca le labbra.

Oh, cazzo.

"Mio Dio, Alex. È una cannibale esotica!" Urlo.

"No, amico" dice Alex deluso. "È brasiliana, viene dalla giungla".

La ragazza riccia come un leone si gira verso Alex. "Non vengo dalla giungla".

"Percepisco un accento strano" inclino il viso. "Che ci fai qui, cara? Da dove vieni?"

Non ho il tempo di realizzare cosa succede che cado all'indietro.

"Aiuto!"

"Oh santo piri pillo!" Urla Alex. "Athena! Lascialo stare! Siamo amici!"

"No! I miei capelli!" Urlo.

"Alex! Fai qualcosa!" Grida Stella.

La tizia mi è saltata addosso e cerca di picchiarmi, io so difendermi perché sono allenato quanto lei ma, accidenti, ho avuto a che fare con delle ragazze ma questa qui deve andare allo zoo.

"Liam!" Quel santo di Simon viene in mio soccorso. "Uhm, si tu... Athena, non ti faremo del male! Lasciagli i capelli!"

"Sporchi sudamericani, eu vou te matar e te alimentar com as feras!"

"Ma che cazzo ha detto?" Urlo. "Oddio, mi sta maledicendo".

Alex prende in braccio la ragazza leone che mi ha rivolto sul pavimento che si dimena sopra di lui. Non so come ma Alex perde l'equilibrio e la sclerata riesce a liberarsi. Oh, che donna. Voglio dire... mostro!

Sidereus 2Where stories live. Discover now