Capitolo 18. Rapporto proibito

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Mi guardava, amichevole e nera e misteriosa.

William Faulkner

ALEX

"Athena? Athena, sei qui? Per favore, non saltarmi addosso che ho ancora qualche arteria incrinata".

Atterra davanti a me questa volta.

"Wow! Credevo che Spiderman fosse un maschio".

"Ciao, Alèx".

Alzo gli occhi al cielo e sorrido. "Ciao, Mowgli".

Arriccia il naso. "Ti ho detto che non vengo dalla giungla".

Scrollo le spalle. "Non importa, a me piace".

Questa volta la piccola Mowgli si è rifugiata nella camera di Stella e Simon, se viene a saperlo la sorellina sarà la fine per tutti noi. Si è anche cambiata i vestiti.

Oh. Mio. Dio.

"Athena, dove hai preso quella maglietta celeste con le stelle?"

Si guarda intorno. "Nel cassetto".

Ecco qui, saremo tutti morti al più presto.

"Uhm, no. Non mi sembra il caso. Quello è di una mia amica, se scoprirà che lo hai preso salteremo tutti in aria".

"Alèx, a me non importa".

Sgrano gli occhi. "Beh, se hai bisogno di vestiti posso..."

"Io non ho bisogno dell'aiuto di nessuno, tantomeno degli uomini".

Accipicchia. "Ehi, non sto dicendo che tu sia dipendente dagli uomini".

"Però eri piuttosto sorpreso quando ti ho detto che appartengo all'esercito. Perché, Alèx? Secondo te una donna non può combattere? Non sono abbastanza forte per essere un soldato?"

"Oddio, civetta. Non ho insinuato niente di tutto questo!"

Sbatte più volte le palpebre. "Civetta?"

Sono paonazzo. "È un nomignolo... carino".

Esita. "Tu sei un po' strano".

"Anche tu non scherzi, sai?"

"Davvero?" Si avvicina. "Io non mangio fagioli in scatola".

Che figura. "Sì, beh... mi hai preso alla sprovvista la prima volta che ci siamo visti e i tuoi colleghi hanno mangiato tutto".

Con un tempismo perfetto sento il suo stomaco brontolare. "Aw, la piccola Mowgli ha fame?"

Ora il suo sguardo è intimidatorio. "Non giocare con me quando ho fame".

Alzo le mani. "Assolutamente divorami. Oh, cazzo... volevo dire... non mangiarmi! Risparmiami!"

Le sfugge una risata. Molto breve perché si ricompone subito ma decisamente melodica per le mie orecchie.

È composta, seria, agile. Anche quando ha cercato di uccidermi i suoi movimenti erano flessibili ed eleganti allo stesso tempo. Il mio opposto.

La disciplina da soldato.

"Ehi, perché di sei coperta la bocca? A me piace tanto ridere, anzi, sono il pagliaccio del gruppo".

Inclina il viso. "A me non è permesso ridere, non lo faccio mai. Che vuol dire quando ridi?"

"Oh, accipicchia. Questa è una bella domanda". Mi siedo sul bordo del letto di Stella e Simon. Dopo qualche secondo di esitazione si siede a fianco a me, a debita distanza con le gambe incrociate e postura dritta. Uhm mm....

Sidereus 2Where stories live. Discover now