Capitolo 53. Thomas

186 20 30
                                    

Ventidue anni dopo precipitate, ancora con lo stesso coraggio,

delicati ed eleganti. Non so chi eravate né quali nomi avevate,

ma il vostro abbandonarvi al vento lo seguo ancora con la speranza

che quei corpi non arrivino mai al suolo. Quei corpi umani

che sfidano il vento hanno originato in me un urlo che non sa zittirsi.

Stefano Curreli

JACK

Non avrei mai pensato che Madison avesse una sua personificazione in miniatura.

Perché il ragazzino che mi fissa dal basso, qualche trentina di centimetri più basso di me, azzarderei a dire che ha gli stessi occhi della donna di cui mi sono follemente innamorato.

Ma lui non credo lo sappia, suppongo non conosca cosa la sua dolce sorella ha portato avanti insieme a me.

Dal momento che non ho voglia di causare traumi infantili o blocchi della crescita a, spero, il mio futuro cognato, mi limito a sorridere lievemente.

"Sei così alto".

"Tu sembri esserlo di più".

Esita. "No! È impossibile".

"Posso assicurartelo" mi abbasso quasi raggiungendo il suo viso. "Sei talmente alto che ti autoconvinci di essere più basso".

Aggrotta la fronte. "Mi confondi".

Sorrido. "Anche tua sorella me lo diceva spesso quando..."

"Allora, Tommy..." interviene la sorella che è già arrossata. "Lui è Jack. Jack, lui è Tommaso".

Gli porgo la mano. "Tommaso... come Tommaso Akers, Thomas in americano".

"Chi è?"

Ha proprio i suoi occhi grandi.

"Era un astronauta".

Sgrana gli occhioni. "Ah, sì?" Si gira verso la sorella. "Visto, continuo ad essere più famoso di te, nonostante tu sia andata in televisione".

Torna a guardarmi, la sua piccola mano stringe ancora la mia. "Lo sai che mia sorella è famosa? Aveva le pistole ed era fighissimo, ha girato un film".

"Sul serio?" Inclino il volto. "E di cosa parlava questo film?"

"Erano supereroi con le divise nere ed erano pieni di armi, dovevano sconfiggere un tizio con la sua squadra. Spero lo proietteranno al cinema, c'erano un sacco di sparatorie, elicotteri, soldati! Mia sorella ha fatto un soldato" noto che saltella lievemente. "Voglio fare anche io il soldato".

"Credo di aver visto questo film proprio ieri sera, ottima regia e attori" Madison mi sorride. "Potresti essere un ottimo soldato".

Non risponde, noto che mi fissa con più attenzione.

"Ma io ti ho già visto..."

Mi fingo sorpreso. "Non dirmi che ci conosciamo, soldatino".

Emette un sospiro di sgomento. Si gira verso Madison, ancora verso di me. Ancora Madison, di nuovo me.

"Ma tu sei il ragazzo di Madison!"

Guardo l'Amore. "Abbiamo già un fan?"

È stranita, si avvicina verso di noi. "Tommy, chi te l'ha detto?"

"La mamma lo pensava, poi l'ho visto in televisione. Eravate vicini e con le mani unite, quindi pensavo fosse il tuo sposo".

"Uhm, io..."

Sidereus 2On viuen les histories. Descobreix ara