Capitolo 62. Nulla come prima

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Sbirciare l'inferno, l'ho fatto quando

sei andata via, quando ho scoperto in me i cocci 

sparsi della tua assenza.

Stefano Curreli

TORRES

"Signore?"

Mi chiama timoroso il soldato in procinto di aprire la porta del mio ufficio.

"Non vedi che sono occupato?"

Davanti a me, legati e imbavagliati su delle sedie, ci sono tre uomini che potrebbero essere i sospettati di ciò che mi è accaduto recentemente e sono vittime di sevizie per mio ordine.

"Sono desolato, signore. Ma..."

"No!"

Geme di dolore l'uomo in mezzo, mentre un soldato, dopo aver incontrato il mio sguardo, gli torce il polso.

Mi volto verso la guardia sulla soglia della porta. "E dunque?"

Ha gli occhi sgranati. "Abbiamo trovato chi ci ha chiesto di catturare, continuano a gridare di non sapere su cosa sono accusati. Si dichiarano puliti da ogni crimine, signore".

Emetto una leggera risata gutturale. "Immagino, puliti quanto la mia fedina penale negli ultimi giorni" mi volto verso le mie vittime. "Confessate".

Un soldato abbassa ad uno di loro la benda. "Signor Torres, la prego. Davvero non abbiamo fatto nulla. Non sappiamo cosa sia successo alla signorina Bianchi, sul serio. Ah!"

Sento il lieve scricchiolio delle ossa.

"Fermo" intimo il soldato, che si ritrae. "Ammettete che l'avete contattata, minacciata e manipolata psicologicamente fino a farla allontanare e metterla contro di me".

Tutti e tre gli uomini si agitano sulle sedie, con gli occhi lucidi e sguardi terrorizzati da me. Hanno il viso sporco di sangue, il terrore nell'anima.

Scuotono la nuca smentendo ogni mia singola accusa.

"Non vi credo" sibilo. "Soldato".

"Signore" scatta l'uomo vicino alla porta, che aspetta un mio comando. 

"Fai accomodare i nuovi arrivati in sala d'attesa. Mi occuperò anche di loro tra poco, ci sono degli affari da consolidare".

"Ricevuto, signore". La guardia si dilegua celermente. Chiude la porta.

Sorrido. "Mentre voi..."

Prendo la pistola dalla mia cinta, la punto contro l'uomo in mezzo. 

"Avete commesso un pessimo errore, il mondo saprà che è tornato in carreggiata Jacob Torres".

"No.... no! Per favore". Si agitano.

Sparo un colpo.

Due.

Tre.

Immediatamente dopo questo mio gesto non sofferto, semmai bisognoso, una guardia mi fa notare una presenza intrusa.

E una voce fin troppo conosciuta, mi riporta in balia di un delicatissimo, precario equilibrio.

"Jack... che stai facendo?"

MADISON

Non sono riuscita a credere alle parole del mio migliore amico Alex.

Insomma, è impossibile, vero? Non può neanche pensare che il mio ragazzo... ex sia tornato ad essere davvero colui che era prima. Anzi, a giudicare dallo sguardo perso di Alex, è diventato anche peggio. 

Sidereus 2Where stories live. Discover now