Capitolo 55. Proposte

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MADISON

"Sei bellissima".

È poggiato sullo stipite della porta, camicia e jeans, le mani nelle tasche, mentre mi guardo allo specchio provando un vestito carino per la peggiore cena di famiglia che sto per affrontare.

Mia madre ha trovato un ristorante elegante in centro città, ovviamente ci sarà una persona in più stasera. Mi sono chiusa in camera mia e di Jack dopo quello che ho scoperto, ho riportato mio fratello a casa dei miei genitori e Clara non c'era; quindi, ne ho approfittato per piazzare le telecamere nascoste fornite dal Dottor Lee.

Lui non sa della cena, non sa di quello che ho scoperto, non sa di come io stia. So che lo sospetta, ma sto cercando di evitarlo. Se dovesse scoprire qualcosa non mi lascerebbe mai, ma non posso mettere a rischio persino lui. Non posso.

Ma è così dannatamente difficile nascondergli quello che provo e sono terribilmente dispiaciuta per quello che pensa, ovvero che lo sto nascondendo dalla mia famiglia.

Perché adesso cosa dovrei dirgli?

Non posso nascondermi da lui, questo mi costerà caro.

Eppure, non fa domande, rimane lì a contemplarmi mentre lo guardo dallo specchio. Rispetta i miei spazi, il mio silenzio, si è reso disponibile fin da subito nell'aiutarmi perché ha percepito immediatamente che qualcosa non andasse in me.

Per quanto lo nasconda, so che sta soffrendo, perché pensa che io non voglia che incontri i miei genitori.

E invece io non volevo l'ora che accadesse, vorrei mostrare alla mia famiglia che tutta la mia sofferenza in fatto d'amore abbia avuto finalmente i suoi frutti, avrei voluto raccontare loro i nostri piani e parlare con mia mamma fino a tardi di quanto lo amassi, di come si comporta in maniera splendida con me.

Mi piacerebbe raccontare che effetto mi provoca la sua voce, il suo corpo, le sue parole, ogni cosa di lui.

E invece devo mentire, far finta che non esiste, allontanarmi da colui che mi ha salvata dai miei incubi. Questa cosa mi distrugge troppo per essere passate solo un paio di settimane, e so che non è neanche l'inizio di quello che Clara mi farà scontare.

Ho lasciato le dolci parole di Jack al vento, vagando fra i miei pensieri non staccando i miei occhi dai suoi.

"Vieni".

Esita, guardandomi serio. Inizia ad avvicinarsi guardando il vestito abbastanza corto, aderente e nero. I tacchi sono argento, i capelli leggermente mossi, ho messo giusto un po' di rossetto, fingendo che questa cena sarà normale.

È dietro di me, guarda il mio petto, le mie gambe, poi si ferma sul mio viso.

Io gli dico ogni cosa, ogni mio movimento, perché amo condividere tutto con lui, che sia un piccolo traguardo o impegno, amo la nostra unione e complicità.

Invece ora è così vicino a me ma terribilmente lontano.

Perché non posso viverlo in pace?

Immagino aspetti che io parli, perché sta cercando di leggere i miei occhi, eppure rimane cordiale mantenendo i miei spazi, capendo che sta succedendo qualcosa. Magari starà anche indagando.

"Mia mamma mi ha invitata a cena" confesso. "Non è niente di particolare".

Non so cosa dirgli, non so mentire.

Si inumidisce le labbra. "Lascia che ti accompagni, non voglio che tu vada da sola. Rimango in macchina, non mi vedranno".

Scuoto la testa, il mio respiro accelera, mi giro di scatto.

Sidereus 2Where stories live. Discover now