Capitolo 11. Ci rincontriamo

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Mi hanno sempre giudicata come strana o diversa,

ma la sai una cosa? Mi è sempre piaciuto da morire.

Alda Merini

MADISON

Faccio ciò che devo, seguo il percorso nei condotti di aereazione che ho studiato nella mappa.

Sono una pantera pronta a colpire, fiuto l'odio e il disprezzo nei confronti di chi voglio uccidere.

Devo fare in modo che mi seguano per distrarli e intrappolarli così che io possa parlare ai soldati senza problemi, allo stesso tempo devo trovare informazioni o qualsiasi cosa che mi permetta di ricattarlo. Io so che William è qui, ha solo tentato di farmi credere che insieme a Clara fosse nella base della SCR. So che mi stanno cercando, che vogliono me.

Non solo mi immischiai nei loro piani di una vita, ma sono a capo di quella che è una rivoluzione che potrebbe far barcollare i loro progetti di dominio. Ed è proprio quello che sto facendo. Magari sono nata per questa vita e non ne ero consapevole.

Ebbene, mi piace da morire.

Sono talmente concentrata in tutta questa faccenda che non riesco a pensare alla mia famiglia, per me è al sicuro. Chi non è al sicuro è la mia squadra, perché se il dottor Lee non è riuscito nel suo intento di proteggere la base allora non ho idea di dove andremo.

Dunque, ho bisogno di un esercito.

In ogni caso non ho paura di morire, so che c'è lui ad aspettarmi.

So che lui mi sta vedendo.

Spero solo sia fiero di me.

Sotto di me c'è un ufficio, l'ennesimo. Ma io ricordo la mappa, questo deve il suo covo principale. Da cosa lo noto?

Dalla struttura, il materiale, il legno scuro, le pareti alternate al nero, l'illuminazione scarsa data solo dalle vetrate che iniziano a mostrare New York la notte.

Esattamente come la reggia Torres.

Non ho paura di fare rumore e far cadere la grata, con un salto arrivo nella stanza. Gli stivali della divisa sono abbastanza spessi e morbidi da non fare rumore e attutire la caduta.

Evidentemente non sanno che la dolce e sensibile Madison non c'è più, si aspettano di trovarmi triste e rammaricata a causa della mia perdita.

Oh, non sanno in cosa ho trasformato tutto questo dolore lancinante.

La stanza è vuota, ma so che arriveranno. Inizio a camminare e si sente il leggero scricchiolio delle pistole legate alla cintura attorno alla divisa sui miei fianchi. Procedo.

Quella cripta, quel cimitero all'entrata della villa, quella lapide con il suo nome... io so che non è stato un caso.

L'hanno costruita apposta in questo periodo, volevano far apparire il mio dolore, volevano ricordarmi che mi hanno strappato via il corpo su cui potevo piangere, mi hanno ricordato che non ho potuto salutarlo come si deve.

Questo odio, dolore, rancore. Io sto trasformando tutto in vendetta.

Dei documenti sono posati sulla scrivania, posti come se volessero che io li leggessi. O forse no.

Leggo gli articoli sulla scrivania.

Esigua dose di cianuro, ordine effettuato.

Cremazione avvenuta il 29.12.2023, Jacob William Torres.

Sidereus 2Where stories live. Discover now