Capitolo 49. Scomparsi

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Scappa dai luoghi che non ti somigliano, 

dalle persone che non ti comprendono,

dalle cose che non sono in grado di posarsi leggere sulla tua anima.

Scappa senza indugio né afflizione. 

Stefano Curreli

SIMON

"Cucciolone, io credo che dovremmo andare in vacanza".

"Piccola, quando avrò un attimo di tempo. Non hai idea di cosa ho dovuto recuperare per gli ultimi esami dopo ciò che è successo".

Inizia a saltellare, come quella bambina con le codine bionde di qualche anno fa. "Per favore, per favore, per favore. Voglio sfruttare questa libertà al meglio!"

Sospiro, come faccio a dirle di no?

"Mi farai uscire fuori di testa, ma mi piace. Sbrigati a prenotare questo viaggio".

Mi salta addosso. Mi ruba gli occhiali e se li mette.

"Il ragazzo più secchione ce l'ho io, ma è anche il più buono e carino di tutti".

"Non esagerare, su..." mi imbarazzo, come al solito.

Stella cambia immediatamente espressione. "Oh, no, come ho fatto a dimenticarmi?" Inizia a camminare per la stanza. "C'è una cosa che è successa a Madison, ora verrà qui con Jack per discuterne".

"Su cosa?"

"Madi ha ricevuto una chiamata da un numero sconosciuto, dice che ha appiccato un incendio a casa dei suoi genitori. Non capiamo chi possa essere. Madison vuole andare lì in Italia, ma penso che sia una trappola. A causa delle sue gesta molti giri criminali sono falliti, non mi stupirebbe che qualcuno voglia farla fuori".

Mi pulisco gli occhiali. "Dunque, credo che la vacanza sia finita".

Sbuffa. "No! Sarà solo un piccolo disguido e vedrai che passerà subito. Magari ha sentito male al telefono" riflette. "D'accordo, non posso illudere me stessa, anche se è proprio fastidioso ricominciare tutta questa scenata di mistero e assurdità".

Vado verso di lei, cercando di tranquillizzarla. "Potrebbe essere una sciocchezza, uno scherzo di pessimo gusto. Non saltiamo a conclusioni affrettate".

Sospira, sorride, annuisce. "Hai ragione, cervellone".

Qualcuno suona al campanello di casa mia, dove ultimamente vivo con Stella, siccome ogni proprietà dei nostri genitori è stata ereditata da ognuno di noi.

"Vado ad aprire".

Vedo lo chignon biondo di Stella muoversi a ritmo di passi, apre la porta.

Una Madison piuttosto tesa affianca un Jack in vena di uccidere chiunque la faccia soffrire ancora.

Stella abbraccia Madison. "Tranquilla" sussurra.

"Vediamo di risolvere la questione in poco tempo" dice serio Jack. "Se arriverò a scoprire che è stato uno scherzo sventato a farla soffrire ritengo che non mi tratterrò dal compiere qualche gesto estremo. Se la mia reputazione cambierà improvvisamente, siete avvisati".

"Non ne ho idea" dice Madison. "Chi ultimamente non vuole uccidermi?"

"Chiunque abbia fatto questo, deve essere davvero sicuro delle sue capacità, perché è un suicidio mettersi contro di te, di conseguenza contro me".

"Ragazzi..." la situazione si riscalda, intervengo. "Sedetevi. Liam e Alex sono al college stamattina. Alex mi ha accennato che Athena sia andata allo... zoo".

Sidereus 2Where stories live. Discover now