Capitolo 56. Non lasciarmi

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Non bisogna mai prendere decisioni dopo il tramonto.

È menzognera la notte, e ogni ombra allunga le cose

fino a snaturarne le forme.

Stefano Curreli

ALEX

Possibile che fra tante, fra tutte, su otto miliardi di persone, io sia completamente fottuto per una piccoletta riccioluta e felina?

Non per qualcosa in particolare, ma è una fatica! Contando che è un soldato! E si sa quanto sono seri e disciplinati i soldati? Beh, io lo so più di tutti!

Una rottura di palle che non lo avrei mai detto, contando che mi spia e raggira la situazione a suo vantaggio. Ma pensa te che storia.

Non so dove sia finita la mia migliore amica, avrei proprio bisogno di lei al momento ma non mi va di disturbare il suo ritrovo familiare. Almeno lei ha ancora una famiglia di sangue, non sarò certo io a disturbarla.

Non so se d'ora in poi andrò più a studiare nella Sidereus Company, almeno il Dottor Lee mi aiutava a capire alcuni argomenti di biologia, anche se ho voglia di far tutto fuorché studiare. Questa situazione mi stressa, sono mesi che andiamo avanti così! Francamente, sono stufo.

Fin quando non capisce lei stessa cosa vuole davvero, io non posso aiutarla più di quanto abbia già provato a fare.

Onestamente, fa anche male. E che si sbrigasse a farsi viva, Madison.

Mi arriva un messaggio.

Mid: Dove sei?

Io: Fatti i fatti tuoi.

Mid: Mi farò perdonare per la mia assenza, sono successe delle cose. Ho bisogno della tua compagnia.

Io: Anche io ultimamente non me la spasso. Muovi il tuo culetto da fatina e vieni alla Sidereus Company.

Mid: No, vieni tu a casa mia e di Stella.

Io: No, vieni tu.

Mid: Sasso, carta, forbici?

Io: Ok, ma non barare. Appena scattano le 13.15 mandiamo il messaggio.

Mid: Andata.

Io: Forbici.

Mid: Sasso.

Io: Fanculo.

Mid: A tra poco ;)

Non me ne va proprio una giusta ultimamente. Ho le palle piene.

Mi dirigo verso la Fifth Avenue, appartamento numero 333. Provo ad aprire la porta ma Stella ultimamente si ricorda sempre di chiuderla a chiave, volevo fare la mia entrata a sorpresa.

Apre la sorellina bionda con delle schifezze nere sotto agli occhi e l'accappatoio.

"Ma che cazzo hai in faccia? Le blatte?"

"Che ignoranza! Sono delle maschere per le occhiaie".

"Ogni volta che mi apri la porta hai una skin diversa".

"Ma che termini usi?"

"Che ignoranza!"

Alza gli occhi al cielo, mi fa passare. "Dovresti farle anche tu. Se vuoi ti taglio anche questi ciuffetti un po' disastrati".

"Tu non tocchi proprio niente, MADI!"

"Arrivo!"

Viene in soggiorno almeno in vesti normali, con una coda, una felpa nera e pantaloncini. Noto subito che qualcosa non quadra, sembra che non dorma da un po'. Almeno Stella si tiene in forma con queste schifezze sulla faccia.

Sidereus 2Where stories live. Discover now