Capitolo 4. La Rivoluzione a tre stelle

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Conoscerai un grande dolore e nel dolore sarai felice.

Eccoti il mio insegnamento: nel dolore cerca la felicità.

Fëdor Dostoevskij

SIMON

Nessuno ha dormito stanotte, tranne per Stella che con una leggera bava alla bocca si è accoccolata sulla mia spalla.

È un tesoro quando dorme, l'unica cosa che mi dona sollievo in questi giorni bui.

In un mese è accaduto davvero di tutto, ormai è quasi febbraio.

Madison parla tramite la sua famiglia tramite intelligenza artificiale, questo significa che lei sul serio non li sente più. Dice di essere occupata, di avere delle priorità.

Questo la nostra vera Madison l'avrebbe mai detto? No, e sono preoccupato.

Infatti, non ho idea di cosa le succederà a fine di tutto questo. Dopotutto, lei prima o poi dovrà tornare, vero? Quanto tempo occuperà tutta questa faccenda? Ne usciremo vivi? È consapevole che la sua faccia non andrà solo su Time Square ma la vedrà il mondo, dunque, anche la sua famiglia?

Anche se non è l'unica ad essere cambiata, sul campo di battaglia siamo decisamente tutti più aggressivi. Anzi, quelle che abbiamo svolto fino ad ora erano solo piccole rivolte sedate.

Quello che ci aspetta... non credo di avere il coraggio di immaginarlo.

Per quanto riguarda me sono il medico della rivoluzione, chiunque ritorni ferito alla base si rivolge a me. Spero non ci sia nessuno da medicare durante questo passaggio decisamente rischioso che stiamo attuando, perché se dovessero scoprirci non abbiamo idea di come difenderci.

Il New Jersey non è affatto lontano dalla città di New York e siccome le nostre famiglie sono lì il tutto sarà ancora più rischioso. Ma non abbiamo scelta, sopravvivere sta diventando un rischio. Mentre ci prepariamo a salire sugli elicotteri con insegne di pubblicità per camuffarci Madison ha deciso di lasciare alcune trappole esplosive in giro nel nostro piccolo rifugio in caso qualcuno dovesse trovarlo. Anche perché prima o poi qualcuno ci avrebbe trovato per forza.

Lei ha lasciato per gli ospiti champagne ed esplosivi.

Sarà che mi ricorda lui, o forse è lei che si comporta come lui per mantenere vivo il suo ricordo.

A me manca da morire, terribilmente.

Alex non scherza come un tempo, Stella non sorride, Liam è decisamente cupo, io mi sento disorientato. Madison... non so neanche se chiamarla più in questo modo.

Il tutto è decisamente angosciante, quando la famiglia di Madison quando e se la rivedrà non so quale reazione potrebbe mai avere.

Ho quasi paura di quello che potrebbe fare Madison stessa perché è più agguerrita che mai.

'Una bestia' l'ha definita Alex. Nel senso che è forte, coraggiosa, determinata ma... soprattutto apatica. Lei era l'opposto. Non ha davvero paura di niente ormai.

Spara alle persone ma non le uccide, questo dice decisamente tanto. Il suo colpo sarà per chi le ha portato via Jack.

Dunque, nei quindici elicotteri davanti al rifugio ci siamo noi, i nostri averi e guardie.

Madison guida l'elicottero.

Quando ha imparato? Magari gli altri lo sanno, io non ne ho idea.

Dunque, il mezzo inizia a volare, iniziamo a vedere grattacieli sotto ai nostri piedi e a monitorare l'area tramite monitor in caso di ulteriori presenze nel cielo.

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