Capitolo 51. Amici di famiglia

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Troviamo di tutto nella nostra memoria:

è una specie di farmacia, di laboratorio chimico

dove si mettono le mani a caso, ora su un calmante,

ora su un veleno pericoloso.

Marcel Proust

MADISON

La guardo, con l'impulso di ucciderla e il rimorso di non averlo fatto quando potevo.

Parla a bassa voce per non farsi sentire dai miei genitori, che mi guardano sorridendo e con innocenza credendo di avermi portato una nuova amica.

Ma non sanno che ci conosciamo molto bene io e lei.

"Lei si chiama Clara e ci ha salvati dall'incendio. Se non fosse stato per lei non saprei dirti se fossimo ancora qui". Dice mia mamma.

"Grazie per aver salvato la mia famiglia" le stringo la mano, bisbiglio. "Hai appiccato tu l'incendio, vero?"

Non risponde, sorride.

Le stringo la mano in maniera decisamente forte.

Sgrana gli occhi e soffoca un gemito di dolore. "Come ti chiami?" Fingo un sorriso mentre le incrino la mano.

"Clara" dice con un soffio. "I tuoi genitori sono fantastici, ho avuto modo di conoscerli".

"Davvero?"

Mia mamma mi guarda sospetta, separo le nostre mani e la sua è rossa. "Mamma, papà, aspettatemi in cucina, credo che io e Clara ci siamo già viste, ma so che è timida, quindi vi raggiungiamo".

I miei genitori esitano un secondo. "Uhm, certo. Spero di non perdermi qui dentro". Con lo sguardo rivolto verso l'alto iniziano ad ammirare la casa.

Non smetto di fissare Clara, chiedendomi se sia imprudente o meno ucciderla subito.

"Potevi ammazzarli" sibilo.

"Ma li ho salvati prima che le fiamme li divorassero, ora sono pazzi di me. Credo che passeremo queste vacanze insieme, cara Madison. Ne è passato di tempo".

"Veditela con me, non mettere in mezzo loro".

Clara passa la lingua sul labbro inferiore con rossetto rosso. "Ascoltami bene. Toccami e i tuoi genitori saltano in aria, parla a loro di me e faranno la stessa fine. Confessa a Jacob e ai tuoi amici che sono qui e ti assicuro che prima li torturo, poi li faccio esplodere. Nessuno deve sapere del mio ritorno, solo tu ed io. Prova a fare un passo falso e mi basta premere un minuscolo pulsante per far volatilizzare i tuoi carissimi genitori. Sappi solo questo, Madison. Mi basta una parola e non avrò pietà" si avvicina a me. "Mi hai tolto tutto, non ho nulla da perdere. Posso fare lo stesso che hai fatto a me, ti separerò da tutti coloro che hai più vicino, da adesso in poi conoscerai la vera solitudine e sconfitta".

I miei genitori tornano da noi.

Sorride maleficamente. "I giorni di gloria sono finiti". Si posa sulle labbra un dito, simbolo di fare silenzio.

"La casa è strabiliante, Madison. Allora? Non vuoi dirci chi abita qui?"

"Già, Madison..." dice l'assassina. "Forse dovremmo parlarne in privato, prima che qualcuno torni a casa e mi veda..."

Jack sta tornando a casa.

Confessa Jacob e ai tuoi amici che sono qui e ti assicuro che prima li torturo, poi li faccio esplodere.

"Mamma!" Dico di scatto. "Fatemi vedere la villetta che avete affittato, parleremo lì. Forza..."

"Ma credevo di fare un tour di questa meravigliosa reggia!"

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