Orders From Written Words

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Si mette a ridere.
Rodri si mette a ridere.
Ho la fronte che gronda di sudore e lui si mette a ridere.
-Scusi signor Redvik.. Ma.. -
Io mi tiro indietro di colpo - Ma cosa ispettore!? Sono stanco di tutto questo, perciò non prendiamoci in giro.. -
Smette di ridere, torna l'espressione seria.
-Allora.. Franz, da quel che sostiene, lei avrebbe ucciso sua moglie che era già morta..- si ferma un attimo e appoggia la mano su un piccolo taccuino nero appoggiato sul tavolino in metallo che ci separa.
-Quindi mi trovo a dover vagliare due possibilità: o lei sta facendo apposta e quindi cerca un appiglio nella condizione di "persona non in grado di intendere e di volere" oppure lei signor Redvik è una persona in cui la cognizione della realtà non esiste più, più semplicemente un pazzo.-
-Già il fatto che abbia ucciso mia moglie mi rende pazzo.. - brontolo io.
Lui sorride, un sorriso largo - E infatti lei è pazzo perché non ha ucciso sua moglie.. -
Stringo i denti, per quale motivo non mi dice cosa ho fatto e basta?
-Non si preoccupi, presto le faremo vedere tutto; in fondo l'accaduto è successo in diretta televisiva.. Ma ora devo chiederle una cosa.. - si alza in piedi.
-Lei ha detto di aver ucciso sua moglie.. perché mentre l'ha fatto gridava che lei non era reale? -
Io ho fatto quello?
Non l'ho solo pensato?
-Perché mi creda.. Se lei dice di aver ucciso una persona non reale che è già morta, scandendo pure il fatto che non sia reale, mi porta a pensare che lei sa chi ha ucciso, ma non accetta il fatto, addirittura nel momento stesso in cui lo faceva, di averlo fatto. -
Mi stanno sorgendo dei dubbi..
- Cosa intende? -
-Signor Franz, lei non è stato obbligato ad uccidere vero?-
Obbligato..
-Beh quello che le sto chiedendo e se lei è stato indotto da qualcuno ad uccidere.. -
Ma che cosa sta blaterando questo qui?
-Non credo proprio ispettore.. -
Rodri prende in mano il taccuino, mi accorgo solo ora che quel taccuino è il mio taccuino delle storie, e con faccia divertita ma con voce seria mi chiede

- Che mi dice del signor Jona Blend? -

Jona Blend? Ma è il personaggio del mio libro!!

Ma Rodri comincia a leggere.

"La polizia non arriva.
Sono qui che aspetto, pronto a consegnarmi e la polizia non arriva.
Intanto ho scritto qualche pagina in più sulla storia di Franz.
A me piace scrivere quando sono in ansia.
Il fatto di avere un cadavere ai miei piedi credo che aumenti la mia creatività.
Mi alzo un secondo per prendere la bottiglia di Cola.
Ho sete.
So che tanto la vomiterò tra poco, ma ho comunque sete.
Prendo la lattina e mentre cerco di aprirla penso: come ci si può sentire ad uccidere una persona e non sapere chi hai ucciso?
È quello che è successo a Franz nella mia storia.
Certo anche io ora ho ucciso una persona, ma almeno sono certo di chi sia.
Sto pensando al fatto di avere ucciso una persona con troppa superficialità credo.
Non riesco ad aprire la lattina diamine!
Vado in cucina, ci sarà qualcosa in grado di aprirla.
Non trovo niente.
Mi sa che dovrò usare il coltellino svizzero.
Lo tiro fuori dal taschino, sento odore di sangue.
È vero, come posso dimenticarlo, è con questo che l'ho accoltellata..
Inorridisco.
Mi tremano le gambe.
Guardo il coltellino.
È pulito.
Come ci si sente a credere di avere ucciso una persona che non hai ucciso?
Mi affiora alla mente questa domanda.
Cosa si prova a credere di avere ucciso, quando non lo si è fatto?
Sgrano gli occhi.
Guardo meglio la lama del coltellino.
È linda.
Butto a terra la lattina, mi precipito in soggiorno con in mano la lama.
Guardo a terra e non c'è niente.
Il corpo non c'è più!
Il corpo di quella donna non c'è.
È sparito.
Guardo il coltellino, guardo a terra.
Cado sulle ginocchia.
Piango.
Comincio a gridare.
Ma io l'ho chiamata la polizia? mi chiedo...
Il cellulare l'ho lasciato vicino al mio diario.
Lo prendo e vado a cercare le chiamate effettuate.
Non c'è.
Io non ho chiamato nessuno da l'altro ieri.
Non sto bene.
Per forza che non sto bene! Ho ucciso una persona e sembra che non l'abbia fatto!
Come diceva Franz?
O meglio cosa gli avevo fatto dire?
Ho scritto la storia di un ragazzo che ha smesso di credere alla realtà?
Appoggio il cellulare e prendo il diario.
Mi siedo sulla poltrona.
Io non so più qual è la realtà?
O non ho più il controllo della mia realtà? "

" Scaravento con rabbia il diario"

You Aren't RealWhere stories live. Discover now