Making A Proposal

3 2 0
                                    

-L'avete trovato?- chiedo impazientemente a George appena entra in camera mia.
Mi alzo velocemente, la notte non sono riuscito a dormire per nulla.
Non riuscivo a togliermi dalle testa la testa spaccata di Rodri.
Che schifo.
George scuote il capo -È letteralmente svanito, ho mandato agenti per tutta la città. Nessuno riesce a trovarlo.-
Batte un pugno sulla parete - E si è preso pure gioco di noi.-
Già: si era cambiato le vesti sotto gli occhi di tutti, aveva mostrato il suo volto senza provare minimamente a nascondere la sua identità, si era messo a camminare per far perdere le sue tracce.
Nemmeno lo sforzo di correre.
Aveva fatto addirittura l'inchino teatrale prima di dileguarsi.
Come magicamente era comparso e aveva massacrato Rodri altrettanto magicamente se n'è andato.
-Laure come sta?-
-Sotto shock, abbiamo cambiato la sua stanza, non poteva rimanere lì. L'ha praticamente minacciata.-
"Dì a Laure di ringraziarmi."
Di cosa? Di non essere morta pure lei?
Di essere stata risparmiata?
Sarebbe ritornato?
A quanto pare George non vuole che si rischi un'altra brutta sorpresa a ragion veduta - Quindi non potrò nemmeno incontrarla di nuovo?-
-Non finché non troviamo De Janette, ti ricordo che sei stato tu a portarlo qui.-
Vero, De Janette nemmeno sapeva dove si trovasse Rodri.
-Perché l'ha ucciso?- mi chiede George sapendo che avevo avuto a che fare con l'uomo.
-Da quanto mi aveva detto si voleva vendicare per il tempo passato in galera.-
-Spaccandogli il cranio fin le cervella?-
L'immagine corre al cervello.
-Che modi per vendicarsi...-
Saliva che scivola per l'esofago.
-Ma cosa c'entra Laure?-
Non ne ho idea
Da quanto mi era sembrato De Janette era infuriato solamente con Rodri.
Non sembrava gli interessasse minimamente Laure, sarebbe potuto entrare con me altrimenti invece di...
Mentre mi stavo mettendo le mie vesti, tiro fuori dai pantaloni quel piccolo cellulare che mi aveva affidato prima di farmi entrare in Centrale.
-E questo cos'è?-
Lo passo a George che lo guarda attentamente mentre io metto la gamba sinistra nei pantaloni.
E basta questo momento di concentrazione sulle mie gambe a far si che George butti a terra l'apparecchio, carichi la sua pistola e: bum.
-Ma che cazzo!- salto di lato, guardo la sua pistola fumante.
Poi guardo a terra il cellulare completamente a pezzi.
-Era una ricetrasmittente Franz.-
Si rimette la pistola nel fodero - Solo che era sempre attiva, De  Janette deve aver sentito tutti i nostri discorsi.-
Merda sono stato usato in modo così palese.
-È un bene che tu me l'abbia mostrato, chissà quante altre cose avrebbe potuto sentire.-
-Già le mie domande a Rodri che mai potrò fare.-
-Esattamente, comunque dobbiamo andare all'appuntamento con Dorothy.-
La mia attenzione passa improvvisamente dal cranio a pezzi del cellulare a George.
-Ha accettato la proposta di vedermi? -
George smorfia - Meh, non proprio, ha detto che deve valutare la vera proposta che le farai.-
Ma Dorothy che cazzo vuole?
Ha uno scopo in tutto questo?
Dovrei essere io a pretendere tutto ed avere tutto ciò che pretendo, non dovrei essere io a fare proposte.
-Dove si va?-
-Ad una gelateria, alla DeGus.-
-Dovrò pagarle io il dolce?- chiedo scherzosamente mentre usciamo dalla mia stanza.
Ci dirigiamo al parcheggio sotterraneo.
-Invece di scherzare dovresti pensare a qualcosa da proporle, se quella si mette in testa che non ti vuole parlare beh...-
-Sì, sì, lo so.-
Ci mettiamo in auto, George mette in moto.
Ma è normale che il capo dell'intera Centrale mi porti in giro?
Il mio caso è diventato così rilevante?
-Beh quindi, hai poco tempo per pensare, non siamo distanti dal posto.-
Bene George, grazie per mettermi ansia.
Ho poco tempo.
Cosa può convincere Dorothy ad aiutarmi?
Lei ha paura di Jona.
Colui che io invece ambisco a trovare.
Lei ha informazioni su di lui?
Sicuramente, ha avuto a che fare con Blend per quanto ne sappia.
George compie una manovra che mi sballotta un attimo, guida veloce l'uomo.
Ma poco mi interessa, cosa potrebbe piacere a Dorothy?
Non vedere più Jona.
Semplice.
La cosa più naturale che mi viene in mente è questa.
Ma è pure la cosa completamente opposta a ciò che voglio ottenere io: vedere Jona.
Come unire le due cose?
-Guarda che stiamo per arrivare.-
Come stiamo per arrivare, non è passato nemmeno un minuto.
Maledizione.
Come unire due cose opposte?
E se poi vedendomi mi accusa di essere Jona?
È quasi pazza hanno detto.
-Siamo arrivati.-
Mi stai prendendo in giro George.
Mi stai prendendo in giro vero?
E invece no, George ferma la macchina e la parcheggia lungo la strada soleggiata.
Scendiamo dall'auto.
Cosa potrei offrirle maledizione, devo pensare a qualcosa di interessante.
-Guarda deve stare a quei tavoli là.- con il dito indica un piccolo bar più avanti, con posti coperti lungo i marciapiedi.
Riesco ad intravedere alcuni uomini molto ben messi per quanto riguarda la massa muscolare.
La famosa scorta?
No devo pensare alla proposta.
Per essere soddisfatta Dorothy dovrebbe non vedere più Jona.
Ma se lo vedesse per un ultima volta sarebbe un problema?
Anzi, non sarebbe forse la cosa migliore?
I tavoli si avvicinano alla mia vista, stiamo per arrivare.
George cazzo rallenta il passo.
Ma non mi ascolta, anzi accelera.
Vedere per l'ultima volta Jona prima di non vederlo mai più.
Questa è la proposta più logica che posso farle.
Chiederle che mi aiuti a trovarlo per poterlo sbattere dietro le sbarre.
Non sarebbe contenta sapendo ciò?
Dovrà essere contenta.
Le offro la possibilità di poter "eliminare" una volta per tutte le sue paure.
E con questa offerta io riuscirei a trovare quell'uomo e il mio diario.
Basterebbe unire le sue conoscenze alle mie.
È ciò che spero che basti.
Ma ormai sono al tavolo.
Ormai è davanti a me.
Abbasso lo sguardo su di lei.
Eccola Dorothy.
Subito mi viene alla mente Dara, si somigliavano così tanto.
Mi siedo, odo in sottofondo George dire qualcosa.
Dorothy è intenta guardare il suo gelato alla fragola ricoperto al cioccolato nel bicchiere che ha di fronte.
Finché quando sembra accorgersi di me.
Mi guarda, mi squadra.
Mi sorride.




















-Ti stavo aspettando Franz.-

You Aren't RealDove le storie prendono vita. Scoprilo ora