Peasant Defense

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Quando ormai i miei occhi stanno per chiudersi ed io sto per perdere conoscenza Jona allenta la presa.
Vaffanculo, ossigeno.
Mi lascio a terra, non riesco a parlare, devo aspettare che il mio corpo si rimetta in sesto.
Ma la mia pace momentanea viene subito interrotta da Blend, che mi trascina e mi poggia ad una delle macchine, non posso opporre resistenza.
-Sta qui fermo. - mi dice sottovoce.
Lo vedo muoversi verso l'altra auto, per fortuna non sono più presenti fuochi su tutte e due le vetture.
Immagino che sia arrivata la polizia.
Vorrei sorridere, una mia vittoria finalmente.
Ora non mi resta che aspettare che arrivino a prenderci, non credo proprio che Jona vorrà fare a botte con degli agenti.
Ma qualcosa subito va storto.
-Ehi dove vi siete cacciati?- sento una voce grassa e lenta, questa voce non mi piace.
-Vi ho visti mentre stavo arrivando qui, ne sono sicuro.- ma questa non può essere la voce di un poliziotto.
Che cazzo mi sto spaventando.
Mi faccio scivolare a faccia a terra, per poter vedere dal di sotto dell'auto l'altra parte in direzione della voce.
Vedo un uomo robusto e con dei grossi baffi color cappuccino, mi state prendendo in giro vero?
Questo non può essere un agente di Madde..ka..
Vaffanculo Jona, ha una fortuna incredibile.
Capisco il mio errore di valutazione: non ci troviamo a Maddeka, siamo fuori dalla sua giurisdizione.
Qui non ci mandano gli agenti della centrale.
Questo è il regno di Blend, il fottuto ragazzo di campagna.
Non pensavo che fossero messe veramente così le autorità qui.
Lo guardo grattarsi il capo e osservare con interesse la macchina dietro la quale mi nascondo io.
Forse mi ha intravisto.
Ma questo sembra uno che non ha mai visto delle macchine rotte, è spaesato.
Io ho seriamente aspettato questo individuo?
Jona ti odio, odio la tua fortuna.
E giustamente è arrivata solo una volante e un solo uomo.
Hanno denunciato un furto d'auto, mi maledico, avrei dovuto fare qualcosa di più clamoroso per attirare di più l'attenzione.
con la coda dell'occhio vedo la figura di Jona muoversi, che vorrà fare ora?
Guardo di nuovo da sotto la macchina: ma quest'uomo non sa fare il suo mestiere?
Si è solo mosso verso la mia auto, ora vedo solo le sue gambe.
Ma svegliati, fai qualcosa!
Vorrei gridarglielo ma non riesco.
Ormai ho capito che non può aiutarmi, non sarà quest'uomo che potrà bloccare Jona e portarci via.
E improvvisamente vedo altre gambe dietro quelle del poliziotto.
Si avvicinano silenziosamente, quello deve essere per forza Blend.
Guardo di nuovo verso la sua postazione precedente.
Ed infatti non si trova lì.
E l'uomo non si muove.
Come fa a non percepire la presenza di qualcuno dietro di lui.
Devo fare in modo che si svegli.
Picchio con la gamba, il ginocchio, l'auto.
Si ode un suono metallico.
E lo vedo reagire.
Lo sento reagire.
Ma vedo anche le gambe di Blend.
-Ehi chi è la?-
Troppo lento, è un uomo troppo lento, Jona è ormai dietro di lui.
E' praticamente spacciato.
Fa troppe domande, poche azioni, non sta attento.
Un altro passo, apre bocca.
-HEY CH..-
Noto che non aveva nemmeno un'arma in mano.
Volevo farmi salvare da incompetenti.
E ora guardo mestamente un abitante della campagna buttare a terra la guardia del campo di mais.
Provo quasi malinconia nei suoi confronti, vedo la sua testa diventare rossa, lo vedo scalpitare.
Jona si trova sopra di lui a cavalcioni, le sue mani sono protese sul suo collo.
Ho le braccia rigide e ferme.
Sicure.
Quasi non lo riconosco, sembra diverso dal mio vecchio Jona.
Insicuro con quel coltellino svizzero mentre accoltellava la finta madre.
Forse veramente lui è solamente Jona in se' e non una bambola.
L'uomo cerca di raggiungere con le sue braccia molli il collo di Jona.
Ma si agita inutilmente.
-Aiu..-
Sta veramente cercando di chiamare aiuto?
Risparmia fiato coglione.
Non c'è nessuno qui nel regno contadino.
Ci sono solo distese intere di prati e mais, prati e mais.
Nessuno ti guarderà o anche solo noterà.
Anche le strade sono praticamente deserte, si sente solo il rumore delle sue scarpe che vanno a colpire l'erba bagnata.
Ci sono solo io qui che sta a guardarti.
E non posso fare nulla.
Non mi è nemmeno utile fare qualcosa.
Jona ha già praticamente vinto qui: mi ha messo a terra e ha messo a terra pure lui.
Per un istante lo sguardo dell'uomo si incrocia con il mio.
Mi ha visto.
Allunga la mano verso di me, cerca di girare la testa.
Mi chiede aiuto.
Lo guardo negli occhi mentre lui fa la stessa cosa con i miei.
Ma i miei sono calmi, mi sono praticamente arreso alla situazione.
I suoi sono rossi, iniettati di sangue.
Mi sta praticamente implorando con lo sguardo.
Vuole il mio aiuto.
Peccato che io avrei voluto il suo di aiuto.
E non ho ricevuto nulla, sono punto e a capo.
Sono costretto a stare con Jona forzatamente ed aiutarlo.
Questa scena è veramente troppo banale, Jona avrebbe introdotto più pathos e qualcosa di più teatrale.
E questo mi fa pensare al fatto di Dorothy.
Dorothy, la sorella di mia moglie avrebbe il diario?
Io non ho mai scritto di lei nella storia di Blend.
Come mai si trova nella sua parte?
Perché le parti si stanno intrecciando così tanto tra di noi?
Non doveva essere solo una parte quella reale e l'altra no?
Perché si sta tutto mescolando?
E perché non ho ancora nessuna risposta?
Se Jona non ha il diario probabilmente vorrà che io lo aiuti a riprenderselo.
Decido che non lo aiuterò senza avere avuto informazioni.
Voglio sapere come fa a conoscere Dorothy, voglio sapere cosa è successo con quella donna.
Non ricordo molto di lei, ma ricordo che c'erano stati dei problemi con Dara.
L'uomo è più rosso che mai, i suoi occhi sono fuori dalle orbite.
E io lo guardo mentre le sue energie cessano di dargli la forza di resistere.
Smette di muoversi.
Le braccia di Jona si muovono, le mani non stringono più il collo di lui.
Sembra un killer.
Un killer che si sdraia a terra e si mette davanti a me dall'altra parte dell'auto.
Non vedo più il volto di quell'uomo, ma vedo quello di Blend.
Mi sorride.











-Ora possiamo andare.-

You Aren't RealWhere stories live. Discover now