Allawyered

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Credo finalmente di aver capito cosa possa provare Franz ogni volta che chiede delle spiegazioni, ed ogni volta ottiene delle risposte generiche, banali o senza senso.
Franz si arrabbia, si irrita, diventa triste.
Ed io sinceramente mi irrito.
-Che cazzo di risposta è?-
Gli occhi della cerbiatta si muovono verso la mie labbra, so che mi sta guardando le labbra.
-Come scusa?- fa lei.
-Odi tua sorella? E cosa cazzo me ne frega? Perchè far stare me qui così tanto, tre fottuti mesi, quando te vuoi solamente fare qualcosa alla tua cara sorella allora?-
Giocherella con la matita.
-Perchè non far la cosa in poco tempo? Tanto non ci sono prove a quanto pare..-
-Signor Blend.-
La matita cade.
-Qui sono io l’unica persona che può presumere quanto tempo ci vorrà per un processo come il suo.-
-Ma..-
-Stia in silenzio ed ascolti.- ma è bipolare?
-Non si parla di un furto di caramelle o di una bicicletta, lei è l’unico sospettato della morte violenta di un uomo che viaggiava su un treno diretto a questa città, non una cosa che si risolve in due minuti.-
-Lo so ma..-
-Inoltre bisogna capire..- ma porca puttana che cazzo le è preso all’improvviso, ma fammi parlare -..perchè lei abbia scelto esclusivamente me come avvocato difensore, nonostante io sia assolutamente al di fuori della sua portata.- prende un foglietto su cui aveva scritto -Non riuscirebbe a pagarmi interamente nemmeno tra dieci anni nelle sue condizioni, un ragazzino che ancora non possiede nemmeno un lavoro e che ancora vive con le accuditrici, che tra l’altro non hanno più doveri da render merito a lei.-
Prende un altro foglietto, ma sta rileggendo cose che ha segnato?
-Quindi si deve presumere che il suo affidarsi a me sia qualcosa di studiato e calcolato. Sì, in fondo a denunciarla è stata anche mia sorella, ma a quanto ho potuto capire poco fa dalla sua reazione iniziale, Lei non sapeva nemmeno che Dorothy avesse una sorella, mi ha infatti scambiata per lei all’inizio.
Regge ancora il qualcosa di studiato e calcolato? Non credo proprio, non regge affatto.-
-Mi viene quindi da pensare subitamente ad una cosa abbastanza ovvia, lei ha cercato di contattare l’avvocato Astrez con la convinzione di chiedere le prestazioni di mia sorella e che quindi di conseguenza lei è qui perchè vuole qualcosa da Dorothy.-
Raccoglie la matita.
-Cosa vuole da mia sorella tanto da farla rischiare di andare in prigione?-
Rimango a fissarla per qualche secondo, a fissare quella matita tra le sue dita.
Sono rimasto senza parole.
-Io..-
-Ed una volta che le ho offerto praticamente di poter avere mia sorella qui nella stessa struttura per almeno tre mesi lei ha mostrato insofferenza e dispiacere, non sembra quindi che lei voglia aspettare piu’ di tanto per ottenere ciò che vuole da mia sorella.-
-Ma fai l’avvocato o il detective?- sono veramente impressionato, la mia iniziale irritazione è stata praticamente sommersa da quel fiume di deduzioni.
Per una volta dopo tanto tempo sto sentendo delle cose ipotizzate e pensate in modo sensato, sembra quasi il discorso di una persona normale quello di Dara, se solo non fosse praticamente bipolare e moglie defunta di Franz Redvik.
-Sto parlando con lei in qualità di avvocato e così mi ritengo, ora risponda alla mia domanda.-
-Cosa vuole da mia sorella?-
Porca puttana, dovrei valutare le possibili conseguenze che accadrebbero se dicessi a lei del diario.
Non avrei mai pensato di dover dire a qualcun altro dell’esistenza di quest’ultimo.
Cosa posso dire?
-Signor Blend, risponda alla mia domanda.-
Si ma cosa posso dire?
-Si..- -E’ una storia un po’ lunga.- comincio a dire.
Forse l’unico modo di dirle che ciò che cerco è quel diario sia quello di raccontarle cosa sia successo.
-Ho tutto il tempo che vuoi Jona.- e di nuovo occhi da cerbiatto.. perchè ha queste trasformazioni di carattere così repentino?
-Allora..- devo trovare un momento da cui cominciara a raccontare -..sa che mi sono buttato dal treno no?-
Lei fa un cenno di assenso con la testa.
-Bene, dopo essermi praticamente spezzato il corpo dopo la caduta sono riuscito a raggiungere il bosco, l’unica via sicura per sfuggire a voi poliziotti..-
-Quindi prima cercavi di scappare..-
-Sì, non volevo essere preso in quel momento; così ho errato un po’ per la boscaglia alla ricerca di acqua per potermi almeno dissetare, ed è lì in riva ad un torrente che sono svenuto praticamente davanti a Dorothy, non so cosa ci facesse li’.-
-Così mi sono poi svegliato in una specie di baita nel bosco, Dorothy mi ave..-
-Una baita nel bosco?- Dara si massaggia la fronte che aveva appena corrugato.
-Sì una baita nel bosco credo, perchè?-
-Perchè quella baita sono mia e di Franz, non capisco cosa ci facesse lei lì, c’era solo lei?- la vedo prendere un cellulare e guardare velocemente lo schermo, lo rimette via.
-Quando mi sono svegliato c’era solo lei, mi aveva curato e mentre ero inconsciente ha preso il mio diario..- -Un diario?-
-Si..-
Occhi da cerbiatto sorpreso -Ti sei fatto arrestare per rivoler indietro un diario?- sembra che voglia scoppiare a ridere.
-Non mi sono fatto arrestare..- -Sì, siì sappiamo sappiamo, vai avanti, son curiosa di sapere perchè ti abbia denunciato, cosa tu abbia fatto materialmente.-
-Io nulla, sembrava non riconoscermi più..-
-No aspetta, vi conoscevate già da prima?-
Annuisco -E poi appena ho nomitato quel bambino..-
-Bambino?- chiede lei ancora una volta velocemente ed improvvisamente.
-Si, un bambino che diceva di avere, ma che però..-
-Vaffanculo quel cazzo di bambino.-
Cosa?
Che ha mo il bambino?
-Quel fottuto bambino.- all’improvviso Dara sembra veramente arrabbiata, ma anche imbarazzata, si è arrossata in volto e gli occhi da cerbiatto puntano verso il basso.
-Cos’ha quel bambino di così speciale?- provo ad azzardare.-
La vedo pensare un po’, riflettere, sta vagliando delle ipotesi sicuramente.
Forse non vuole dirmi tutte le cose, forse vuole darmi un contentino.
-Jona.- mi richiama dopo pochi secondi.
-Jona, ti farò riavere il diario, ma ad una sola condizione.-
Cosa?
-Il mio diario? Che condizione?-
Riprende il cellulare e controlla qualcosa.
Qualcosa la turba.
Sarà anche lei come sua sorella che controllava il cellulare per i finti avvoca..-
Lei è un avvocato.
Mi accorgo solo ora di questa stranezza.
La vedo tremare
E se nelle finte chiamate..
Riprende di nuovo il cellulare.
Nelle finte chiamate Dorothy alludesse a lei?
Cade di nuovo la matita.
Mi guarda con occhi tremanti e parla.


-Che tu stia qui per quei tre mesi.-

You Aren't RealWhere stories live. Discover now