Prison: Beginning Of The Search

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Il mio diario è rimasto con lei.
-Jona non agitarti..ti porto io la sedia.- mi dice Patricia
E praticamente ora sono nelle mani di Redvik maledizione.
-Sedia?- a cosa mi serve una sedia?
Mimi mi guarda leggermente divertita -Ma la sedia Jona! Come pensi di muoverti conciato così?-
Mi guardo: ho esattamente le stesse ferite di quando ero in quella baita.
Ma di che sedia stanno parlando?
Pochi secondi dopo Patricia ritorna in camera spingendo una normalissima sedia in legno che però, come posso osservare, è stata modificata e quindi sembra aver assunto la funzione di sedia a rotelle.
Infatti alle gambe posteriori della sedia sono state fissate rudimentalmente due ruote da bicicletta mentre a quelle anteriori due rotelle più piccole.
-Ancora non capisco perché tu non voglia comprarne una..oppure perché tu non voglia andare in ospedale.- dice lei.
Io non voglio comprare una sedia a rotelle?
Rifletto un attimo.
Ma certo che non voglio comprare una sedia a rotelle!
Non sono così stupido da registrarmi in una banca dati di vendite per poi essere preso dalla polizia che potrebbe sicuramente rintracciare la segnalazione del mio acquisto.
Mimi si avvicina a me e con fatica cerca di aiutarmi ad alzarmi, fanno male ancora le costole.
Però.. però non sono stupido a non voler andare a comprare quella sedia ma sono stupido a rimanere in questa casa.
Il primo posto in cui verrebbero a cercarmi.
Ma questo non l'ho deciso io: è Redvik che mi ha trascinato in questo posto.
Sono finalmente seduto sulla sedia e mi do una prima spinta.
Devo ammettere che nonostante i dubbi che avevo è abbastanza fluida nel movimento.
-La colazione è già in tavola.- mi informa poi Patricia.
-Ok, grazie.- mi muovo verso il soggiorno.
L'ultima volta che l'ho visto odora va di sangue.
Mentre ora aleggia il profumo di latte e cereali, probabilmente di crusca come sempre.
Ma ancora non capisco.
Cosa ci faccio qui?
Perché Franz mi ha portato a casa?
Anche se in questo momento poco importa: se deve mandarmi un qualsiasi tipo di messaggio, se deve comunicare con me..lui è capacissimo di farlo.
Solo sono curioso di come farà ora che ha fatto suicidare il suo fantoccio.
Con un cucchiaino mescolo il latte nella ciotola, fortunatamente le ruote della sedia non sono talmente grandi da non permettermi di stendere le gambe sotto il tavolo.
Potrebbe benissimo far comparire un foglio di carta con su scritto "Ciao Jona.. sono Franz."
Sorrido leggermente e mangio una buona porzione di cereali; no, non è da lui fare storie paranormali.
Ma chissà, ora che non ho più un diario con cui controbatterlo potrei iniziare a farlo.
Stringo i denti e indurisco la mascella: devo trovare Dorothy.
-Senti qui cosa ho letto Jona!- mi chiama Mimi dal divano con un giornale in mano.
La guardo e vedendo l'intestazione del quotidiano sbuffo: è il "Maddeka Dayly News"; non capisco perché continuino a comprare quel giornale che parla solo di notizie di città e che non riguarda minimamente noi che abitiamo qui..
Abbasso lo sguardo sulla mia ciotola.
-La Romley ha rifiutato la proposta di fidanzamento di Timmer!!!-
Ah sì.. c'è del gossip in quel giornale..
-Ma ti rendi conto Jona!? È pazzesco!!-
La guardo di nuovo cercando di fare una faccia divertita -Sicuro mamma.-
Ma appena mi soffermo meglio sulla prima pagina del giornale che sta leggendo mi viene quasi un mancamento.
Chiudo gli occhi.
Li riapro.
No.. non sto vedendo male, ha i capelli biondo-castano che le arrivano fino alle spalle..
-Dove hai messo i vecchi giornali?- chiedo assorto a Mimi sapendo che li colleziona.
Si! Ha gli stessi occhi verdi!!
Non sto impazzendo.
Non posso vederla a caso in ogni posto.
No.
Strizzo di nuovo gli occhi, guardo meglio.
Non mi sto sbagliando..
La foto in prima pagina è quella di Dorothy.
-Nell'armadietto in latrina..Perché?-
Leggo il titolo dell'articolo "L'Astrez colpisce ancora!"
-Perché Jona?-
Ma io non la sto ascoltando e sottovoce penso tra me e me:



-..ti ho trovata Dorothy Astrez..-

You Aren't RealWhere stories live. Discover now