Your Loss Is The Beginning Of Your Prison

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Faccio un passo in avanti e cado rovinosamente a terra sull'erba pungente.
Maledizione mi viene anche da vomitare.
-STAMMI LONTANO!!!-
Apro la bocca e lascio che lo spasmo da vomito si completi...stai in silenzio Dorothy che non ti si avvicina più nessuno.
Alzo faticosamente la testa mentre ancora qualche fiotto acido raggiunge la mia gola..
Lei è già a metà collina e presumibilmente il segnale telefonico non tarderà ad arrivare, mentre io sono ancora ad un passo dalla baita.
Devo pensare,maledizione, devo pensare!!
Che diavolo posso inventarmi?
Le soluzioni fisiche sono da escludere, non potrei mai riuscire a fare qualsiasi cosa in questo stato.
Mi lascio scivolare a terra da un lato, non ho controllato nemmeno se era pulito dal vomito, ma tanto adesso non importa: il dolore alle costole riesce a coprire il senso di disgusto che avrei provato normalmente.
Ancora non riesco a capire come sia possibile che lei non si ricordi di me.
Sorrido.. magari perché è pazza visto e considerato tutte le sceneggiate che aveva fatto al nostro primo incontro.
Ma poi..ma poi aveva cominciato a dire qualcosa su quel bambino, che a quanto pare è una cosa che tiene per sé, e quindi non può stare su l'idea che lei non si ricordi della persona a cui stava per dire il suo segreto..
Rido mentre parte un'altro conato, l'altra volta non ero riuscito a sapere di più sulla faccenda a causa di Franz, che aveva preso il controllo e mi aveva fatto risvegliare in treno.
Una leggera brezza colpisce il mio viso ed in particolare le mie labbra umide: credo di aver capito come poter fare.
Cerco di rialzarsi a fatica, le mie mani sono ormai gocciolanti e cerco quindi di pulirmi strofinandole sull'erba nel mentre.
E ricomincio a ridere sottovoce perché ancora una volta ho bisogno dell' "aiuto" di Redvik, metto le mani nelle mie vesti per prendere il diario, perché infatti l'unico modo per non permettere che lei arrivi in cima a quella collina e chiami la polizia è quella di cambiare la mma storia.
E sono sicuro che Franz si vedrà costretto a cambiarla, visto che ha scatenato il mio stato di ricercato affinché io lo aiutassi dalla sua parte, ma a sua volta sa che se io venissi arrestato non potrei più collaborare con lui.
La polizia della mia parte non lascia che si usino diari o taccuini..
Cerco il diario nella tasca sinistra: comincio a provare una leggera ansia.
Però continuo a ridere, o forse è solo una risata isterica?
Ho appena ammesso di credere che Franz sia il creatore della mia storia in fondo..
No.
Io non credo che lui sia il creatore.
Lui è un coglione.
Metto la mano nella tasca destra.
È uno che si lamenta ogni secondo, e sono io che l'ho caratterizzato in quel modo.
Sono io che decido la sua storia, e la sua storia, in questo momento, è quella di modificare la mia.
Ma l'ansia ha già cominciato a sentirsi di più.
Tiro fuori dalla tasca destra la mia mano: è vuota.
Non ho più il mio diario.
Comincio a tremare, e ciò mi provoca dolore al petto.
-PRONTO!!!-
Mi si rizzano i peli, mi giro e vedo Dorothy in cima alla collina.
Non ho più il mio diario.
Lei ha già chiamato.
Non ho più il mio diario.
Rimango fermo per qualche istante a guardarla mentre grida qualcosa a quel maledetto telefono.
Sono assorto.
Mi cedono le ginocchia.
Non ho più il mio diario.
Sono assorto da lei, guardo meglio, non mi sto sbagliando.
Non ho più il mio diario.
Dalla una tasca dei suoi pantaloni fuoriesce una parte di diario, date le sue dimensioni delle tasca stessa, troppo piccola per quel diario.
Lei ha il mio diario.
Chiudo gli occhi, lancio un grido.

E sento delle voci.

Apro di nuovo gli occhi.
-Dove mi trovo?- mi guardo attorno, sono sdraiato su un letto dalle lenzuola bianche in una stanza non troppo grande.
-Caro..tranquillo.. era solo un incubo; ora stai tranquillo.-
No no no no no no che sta succedendo!??
Spalanco completamente gli occhi.
Di fronte a me ci sono Patricia e Mimi.
Mi trovo nel mio letto..
Questo vuol dire solo una cosa: Franz ha scritto qualcosa.
-Il diario!!!- comincio ad agitarmi.
-Che diario?- mi chiede Patricia.
Prego che non sia successo quello che sto pensando.
Maledico Redvik -Dov'è il mio diario!?- ma dal letto e ridotto così non posso muovermi per cercarlo.
Mimi sembra aver capito a cosa mi riferisco -Aaah.. Quel diario..-
Ti prego fa che non sia vero.
-È da un po' che non lo vedo in giro..-
Mi lascio cadere indietro.
E invece è vero...





Il mio diario è rimasto con lei.

You Aren't RealWhere stories live. Discover now