Cabin In The Woods

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Dorothy mi guarda preoccupata.
-Perché piangi?- ripete con gli occhi assorti su di me.
In mano ha un panno bianco umidificato.
Me lo posa con delicatezza sulla fronte; la sensazione di fresco è gratificante e per qualche secondo mi distrae dal dolore.
-Dove.. Dove sono?-
Mi guardo attorno.
Mi trovo in una piccola stanza, è quasi del tutto spoglia, infatti posso solo vedere il letto su cui mi trovo, un matrimoniale, un piccolo armadio alla parete e un tavolino vicino ad un fornelletto a gas all'angolo.
Sentendo la mia domanda e vedendo che mi sono svegliato del tutto, Dorothy si alza improvvisamente, mette le mani dietro la schiena e comincia a spiegarmi - Non si preoccupi, in questo momento si trova nella mia baita.-
"Non si preoccupi"?
-Una baita?- le chiedo con fare perplesso.
-Oh sì sì.. - la vedo portare una mano ai capelli e le unghie smaltate muoversi tra di loro -..questa è la mia baita.. - rallenta un attimo, sembra dispiaciuta -..purtroppo non sono riuscita a chiamare aiuti e perciò sono stata costretta a portarvi qui..-
Godo nel suo dispiacere.
-Non sei riuscita a chiamare aiuti? -
-No. Sa.. Ci troviamo in un bosco e non c'è segnale qui in giro per poter effettuare chiamate.. -
Ma..
Ma..questo è perfetto!
Sentire le sue parole mi fa sentire sollevato, infatti non ho proprio voglia di essere beccato andando in un ospedale dopo che addirittura sono saltato da un treno in corsa.
Non posso farmi catturare dalla polizia così facilmente.
Ritorno ad ascoltare la mia salvatrice, sorrido leggermente pensando a come per caso l'abbia conosciuta, con due schiaffi potentissimi tra insulti e maledizioni, mentre ora per caso mi ha salvato e mi mette panni bagnati sulla fronte dandomi del lei.
Appunto.. Perché mi da del lei?
Cioè.. Ormai ci conosciamo, e l'altra volta non mi sembra che abbia mai usato parlarmi con toni rispettosi..
"Ti odio!"
"Dorothy, idiota!!"
Già.. Non mi sembrano rispettose queste frasi..
- Però ora che lei è sveglio..- interrompe i miei pensieri -..credo che io possa uscire e chiamare i soccorsi senza problemi..- ecco che poco alla volta l'ansia comincia a ritornare -.. quindi ora esco per qualche minuto per poter raggiungere l'area di segnale e da lì chiamare.-
No no no no, area di segnale? Chiamare? No non può farlo!!
Devo riuscire a trattenerla.
I rivoli di sudore hanno ormai riscaldato il panno sulla mia testa che è diventato quasi fastidioso.
-Area di segnale?- le chiedo mentre cerco a fatica di mettermi seduto a letto, mi fanno male le costole.
-Oh sì sì.. - comincia a spiegarmi mentre si dirige verso il tavolo al centro della stanza per poter prendere un grosso cellulare nero -..La chiamiamo così perché è un'area in collina proprio qui vicino in cui, abbiamo scoperto, si riesce a ricevere segnale telefonico.-
Impreco mentalmente, devo fermarla!!
Ma come!?
Sono riuscito a mettermi seduto, ma dovrei alzarmi e lei è già arrivata alla porta pronta ad uscire.
Il mal di testa è aumentato a dismisura dopo il sogno che ho fatto.
Ancora non riesco a spiegarmelo, però sembrava così reale, sembrava quasi che non fosse una cosa immaginaria..
-Ehy!!!-
Lei si ferma improvvisamente al mio grido, mi guarda con occhi meravigliati.
-Io.. Io..- e adesso che dico!? Mi sento un idiota. Però ho attirato la sua attenzione, devo trovare qualcosa per farla stare qui.
-Sì?- mi chiede lei con la mano appoggiata alla maniglia della porta in legno.
-Io.. -
-Io ho pianto veramente mentre dormivo?-
Che idiota.
Qualcosa di meglio non potevo inventarmi?
-Cioè.. Ho pianto tanto?-
-Ma..- mi guarda perplessa.
Ecco, lo sapevo, adesso mi neutralizza con un sì o un no e se ne va.
Mi maledico.
Ma invece, con mia sorpresa, vedo che lascia lentamente la maniglia e si dirige verso di me.
Si siede sul letto vicino a me.
-Lei.. Sì, lei ha pianto tanto. -
Sono meravigliato.
Sono riuscito farla tornare indietro con quella domanda del cavolo?
-Io ero preoccupata, molto preoccupata.- mette di nuovo una mano tra i capelli - e lei tremava molto mentre dormiva. -
Tremavo?
-Tremavo?-
-Oh sì sì. Lei tremava e piangeva, sembrava stesse soffrendo moltissimo.-
Davvero? Quel sogno mi aveva fatto comportare così? Sono quasi incredulo.
-Mi dica.. era un incubo?-
Mi fermo un attimo a pensare.
Un incubo?
Quello può essere stato un incubo?
-No, non era un incubo. Era un sogno strano. -
-Un sogno strano?-
Va bene, sembra che la cosa la interessi e quindi devo sfruttare la cosa.
-Sì, non so come definirlo..-
-Provi a raccontarlo, se non è troppo privato.. -
-No no, non è niente di che.-
Niente di che eh?
Non credo.
-Mi trovavo in mezzo ad una strada, sotto la pioggia, in ginocchio, abbracciato ad una donna che continuava a dirmi che le dispiaceva.-
Dorothy porta la mano dalla testa al mento - Curioso. -
-Sa perché la donna diceva così?-
-No.. Non lo so, non sono nemmeno riuscito a guardarla in faccia..-
-È davvero strano come sogno sa? Anche io faccio sogni strani di questo genere. -
Cerco di mettermi le scarpe che stanno a terra di fianco al letto.
-Riguardano il bambino forse?-
Cala il silenzio.
Io finalmente sono riuscito ad allacciare le stringhe.
Ma il silenzio rimane.
Finalmente riesco ad alzarmi.
Anche Dorothy si è alzata.
Ha il viso rosso.
-Chi te l'ha detto?-
Cosa? È ritornata a darmi del tu..
-Chi te l'ha detto!!?-
-Chi mi ha detto cosa?- sono preoccupato, Dorothy si sta lentamente muovendo a ritroso: si sta allontanando da me.
-Chi ti ha detto del bambino???-
Come chi mi ha detto del bambino?
Era stata lei che la prima volta che l'avevo vista aveva fatto tutta la scenata per quello.
Aspetta.
Io non so ancora perché l'aveva fatta. - Io non ho mai detto a nessuno del bambino...-
Come no?
Sì allontana ancora di più da me.
I suoi occhi sono pieni di paura.
-Come a nessuno Dorothy? Mi avev...-
-COME FAI A SAPERE IL MIO NOME!??? -
Che sta succedendo!?
Non sto capendo più nulla.
-Ma.. Me l'hai detto tu.-
Lei è ormai arrivata alla porta.
Sta per uscire, sta per scappare.
Chiamerà la polizia.
-No no, io non te l'ho mai detto. Io non ti conosco.-
Che cosa sta succedendo!?
Come non mi conosce???
Abbassa la maniglia, esce fuori.
-Stammi lontano!!! -
Maledizione!!!
Le vado dietro a fatica.
Esco pure io dalla baita.
La vedo correre su per una collina.

-TI HO DETTO DI STARMI LONTANO!!! -

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