Start The Unroll

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-Quando sarà il momento?-
Mi abbandono a guardare il panorama desolante passare di fianco a me.
-Momento per?-
Mi apoggio al finestrino, sento il fresco del vetro sulla mia pelle -Il momento per poter dirmi tutti quei motivi, quelli che hai creato.-
Sono passati alcuni minuti da quando mi ha risposto per l'ennesima volta dicendo cose che già conoscevo o mi erano già state dette.
"Li ho creati io i motivi".
Non sto nemmeno più a faticare a chiedere ancora quali siano, tanto è inutile.
-Io spero mai.-
Non mi volto verso di lui, sorrido -Troppo facile Blend, ti diverti, mi metti nei casini, fai morire mia moglie e non vuoi dirmi niente?- il mio tono è canzonatorio, anche se ciò che ho pronunciato corrisponde a realtà.
-Non hai pietà di me? O l'essere diventato uno che ammazza gente a caso o la rapisce ti ha fatto diventare insensi..-
-Sì mi ero divertito..-
Ho sentito la voce incrinata, mi volto.
Sta piangendo?
-..ma non parlare di pietà, non ne hai avuta neanche un briciolo.-
Di cosa sta parlando?
Mi sono perso qualche dettaglio prima?
-Di cosa sta..-
-Zitto..-
Preme sull'acceleratore, tanto la strada è libera.
-..e spera che non scrivano altri.-




-Certo che sei un pezzo di merda.-
-Piano con le parole Blend, o quelle belle mani inutilizzabili dovranno stare molto di più in questo posto.-
Cazzo me ne frega di stare o non stare qua.
La cosa importante è questo diario.
Diario che non posso usare.
-Blend..-
Funzionerebbe se scrivessi non usando le mani?
-..sei gay?-
Magari uso i piedi, o la bocca..
-Blend.-
-Cosa?-
In fondo se Dorothy ha usato il diario vuol dire che non è vincolante a singole paia di ma..
-Sei gay?-
-Scusa?- che domanda è?
-Blend sei omossessuale?-
-Ma che cazzo.-
-Blend ti piacciono gli uomi..-
-SO COSA VUOL DIRE, MA PERCHE' STA DOMANDA?-
Mi sta prendendo in giro?
La guardo: sembra seria.
-No, sono etero; ma mi spieghi perché mi hai fatto sta domanda?-
-Tutti se la farebbero..-
Fa sentire la cazzata.
-Stavi venendo a Maddeka praticamente in concomitanza ad una conferenza di mio marito, hai con te un diario dove il protagonista è lui, sei fissato con lui, sembri un fan che si è spinto un po' troppo più in là.-
Non lo sta pensando veramente.
-Non è che lo ami?-
Non ci credo.
Non l'ha detto.
Scoppio a ridere.
AHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
Mi guarda stranita.
-COME SCUSA?-
Io lo odio quell'uomo, la rovina dei miei giorni è diventata.
Manco so quanto tempo sia passato da quando è iniziata tutta la storia.
-Io detesto tuo marito, senza offesa eh.- nah con tutte le offese possibili invece, hai sposato uno schifo.
La vedo annotare qualcosa su dei pezzi di carta alla sua maniera.
-Detesti anche me?-
Perché sembra seria?
-Mi hai fatto uccidere nella prima pagina.-
Solo ora mi viene in mente.
L'ho fatta uccidere.
-Ho letto tutto Blend, ogni singola pagina.-
-Più che un diario sembra una raccolta di lettere per Franz, hai molta fantasia.-
Annota qualcosa.
-Eppure.. ci sono elementi che non dovresti sapere in questi scritti. Chi ti ha detto del mio litigio-
Litigio? -Quale litigio?-
Non mi risponde, annota qualcosa.
Ma guardo meglio, riconosco il colore di quei pezzi di carta.
Sento il mio cuore cominciare a battere più velocemente.
Ha strappato una pagina di diario.


Annota di nuovo.




-Altri?-
-Sì altri, ti ricordo che non possiedo io il diario nella mia parte.-
-E quindi?-
-E quindi esistono sempre le ellissi.-
Ha ragione, da un momento all'altro potrei ritrovarmi da un'altra parte lontano da Blend, il che non mi dispiacerebbe.
-Per questo terrò io il tuo diario.-
-Perché?-
-Così dovrai cercarmi per riaverlo..-
Sta usando la stessa tecnica che usai io per scoprire dell'ossessione nei confronti di Dara.
-..cosi' dovrai desiderarmi..-



-COSA CAZZO HAI SCRITTO?-
Vado contro le sbarre, le afferro, sbraito contro quella donna.
-COSA HAI SCRITTO SU QUEI PEZZI DI CARTA?-
Lei se li lascia scivolare dalle mani.
Li guardo volteggiare fino a quando non toccano terra, mi butto su di loro.
Leggo il primo biglietto.
Cosa cazzo vuole fare?
"Tre mesi dopo"



Stringo le mani intorno al suo collo.
Cerco di tenerla bloccata, la sento dimenarsi.
Sta soffocando, sento le lacrime scivolare sulle mie dita.
Nel buio non vedo i suoi occhi, saranno fuori dalle orbite.
Sento caldo sotto le mie ginocchia, le mie gambe.
Sento il cazzo toccare la sua pelle sui suoi liquidi.
Ma il suo profumo sovrasta l'odore dell'urina.
Quanto amo questo profumo.
Rilascio un attimo la presa per assaporare.
-AIUTO BASTA!-
Mi irrigidisco all'improvviso.
Mi accascio di lato.
L'abbraccio mentre è ancora tremante.






-Ti amo Laure.-

You Aren't RealWhere stories live. Discover now