I Hate You I Fear You

49 11 0
                                    

-Sveglia!!-
Rodri mi tira via il passamontagna di dosso e mi slega.
-Ma vaffanculo!!- gli sputo ai piedi.
Maledetti..
Sono sudato tutto in faccia, mi fanno male le orecchie perché per tutto il viaggio ho dovuto sopportare una maledetta radio che continuava a ronzare al posto di guida e ho male a tutto il corpo dato che mi hanno legato mani e piedi nel retro del loro furgoncino.
-Qualcuno si è svegliato male Laure. - ride leggermente.
-Lascialo perdere.. - gli dice lei con il suo solito tono -..l'importante è che siamo arrivati. -
Io mi sgranchisco le gambe e scendo fuori dal veicolo.
-Diavolo potevate almeno non legarmi!!-
-Zitto F.. Quella, quella è la casa di B.- e con la mano mi indica dove guardare.
Beh..non era necessario che me la indicasse: qui è l'unica casa che si possa vedere a vista d'occhio.
Fa caldo e la sensazione di calura è aumentata dalla presenza di campi di mais tutt'attorno.
È identica.
Sono sbalordito..
Non.. Non riesco a credere ai miei occhi, non può esistere qualcosa che ho descritto, immaginato e creato io!!
Mi devo rassegnare.. Ho veramente dimenticato troppo: forse ero già venuto in questo posto in passato.
-Ma non l'avete già ispezionata la casa?- chiedo mentre ci avviciniamo alla porta d'ingresso.
-Certo che lo abbiamo fatto signor Redvik! - tuona Rodri mentre procede di fronte a me.
-E allora perché siete dovuti ritornare qui!?- sono nervoso.
-Per rinfrescarti la memoria.. F; per farti ricordare.-
Per ricordarmi perché è colpa tua Laure?
Rimango in silenzio.
-Ok adesso apro. - Rodri ci fa entrare.
Mentre entro nella casa ancora mi meraviglio.
È tutto come lo avevo immaginato.
È tutto come avevo scritto nel mio diario.
La casa è piccola: una piccola cucina poco vicino l'ingresso, il soggiorno un po' più avanti con un tavolino rotondo in legno e un divano.
Non c'è televisione, non c'è il bagno, che è fuori come latrina.
Io questo posto lo conosco a memoria, cosa potrei trovarci di nuovo?
-Bene F.. Ora trova quello che devi trovare.-
Ma che vuol dire!?
-Trovare cosa???-
Rodri si accomoda sul divano - Qualche indizio per farti capire meglio.-
Bene.
Non capisco.
- E va bene F.. Meglio se ricapitoliamo.. -
-Mi sembra la cosa giusta da fare.-
Laure comincia a muoversi avanti e indietro - B riceveva lettere di istigazione da parte tua... Tu devi capire perché invece di cercare aiuto ha preferito scappare.. Bene, abbiamo ricapitolato. -
-Ma cosa???- io non ho mandato lettere a Blend!! Lui non... No..potrebbe esistere o essere esistita la sua controparte come è esistita la mia controparte cicciona..
-Non mi interessa se non ti ricordi delle lettere, siamo appunto qui per farti ricordare qualcosa.-
Ma cosa dovrei cercare se il posto lo conosco!?
Non c'è nulla di diverso da come l'ho immaginato io!!
Vabbè.. Tanto vale che io giri per il posto senza una meta particolare: mi dirigo verso la cucina.
Laure si ferma nel soggiorno, non sento più il rumore dei suoi passi - Trova ciò che non sai di lui.. - il suo tono è quello di una persona stanca, stufa.
Ciò che non so di lui eh? Bah.. Forse è vero io non conosco proprio tutta la casa.
Apro il piccolo frigorifero e all'interno trovo delle lattine di Cola.
Sorrido perché mi porta ricordo del coltellino svizzero che Blend teneva sempre con sé e quello che gli avevo fatto fare con esso.
Ne prendo una: ho sete.
Ma subito capisco che non posso berla, è calda, hanno tolto la corrente. Mai una gioia.. Vabbè.. Stavo pensando che non conosco l'intera casa e questo è vero: io non ho mai immaginato, descritto, menzionato la camera di Blend nel mio taccuino.
Sono curioso di vedere almeno quella.
Esco dalla cucina e passo per il soggiorno.
-Trovato qualcosa di interessante? - mi chiede Rodri.
-Non ancora, ma vorrei vedere la camera; dov'è?-
-Da quella parte.- e alzando il braccio mi indica la direzione.
Mi muovo.
- Avete spostato qualcosa nelle ispezioni?- chiedo ad alta voce mentre mi avvicino alla porta della camera e metto la mano sulla maniglia.
- No F, abbiamo lasciato tutto com'era, anche per facilitarti le cose. - Beh.. Grazie tante Laure.
Apro la porta..
Apro la porta e rimango sbalordito.
Non credo ai miei occhi: è una normale piccola camera con una scrivania appoggiata ad una parete, un armadio sull'altra, una finestra.
Ma il letto.. Il letto..
"TI ODIO TI ODIO TI ODIO HO PAURA TI ODIO HO PAURA.. "
-Le sue madri hanno detto che queste sono le lenzuola del giorno in cui è scomparso: non le hanno cambiate.- mi spiega Laure da dietro.
Il letto, le lenzuola.. Sembrano appartenute ad un pazzo.
Su tutto il bianco delle lenzuola vi è scritto in nero,forse in pennarello, a dimensioni diverse:
".. HO PAURA PAURA ODIO TI ODIO HO ODIO TI HO PAURA ODIO HO PAURA.. "
Blend era ossessionato...
Brividi mi percorrono la schiena.
-Hanno detto poi che erano costrette a cambiare le lenzuola quasi ogni giorno a causa dell'indelebile.-
Aspetta..ogni giorno?
-Ce ne sono altre!?-
Laure annuisce - Le ammucchiavano nella latrina.-
Mi precipito fuori dalla stanza.
Blend è ossessionato da qualcuno, chi è che può odiare? Di chi ha paura?
Sto correndo per la casa, devo uscire, devo andare alla latrina.
E pensare che la latrina era il luogo che odiava e temeva di più di tutta la casa..
Sto sudando troppo anche per il sole che sta in alto in cielo senza che nessuna nuvola lo copri.
Quasi spacco la porta in legno della latrina.
Perché sono così impaziente di vedere altre lenzuola?
Perché??
È così strano.
Ma appena entro all'interno cado quasi in ginocchio oltre per la puzza per la meraviglia.
Meraviglia che presto si tramuta in ansia, paura, timore.
Non per aver trovato altri panni scritti.
Per aver visto le pareti della latrina.
Rimango bloccato.
Sono tutte riempite..
"..HO PAURA HO PAURA TI ODIO ODIO TI ODIO HO PAURA.."
Su ogni centimetro delle pareti sono incollate foto da giornali..
".. TI ODIO HO PAURA TI ODIO HO PAURA.."


...foto di mia moglie.

You Aren't RealWo Geschichten leben. Entdecke jetzt