To You In Four Years

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Poso la fotografia per poterla rimettere nell'album.
Ma ancora la guardo con nostalgia.
Era stata scattata al nostro matrimonio, poco dopo aver pronunciato la promessa.
Ci stavamo abbracciando, Dara con gli occhi chiusi mi stringeva come non mai.
Era felice, finalmente si era sposata.
Aveva sempre voluto sposarsi con me che, prima di quel giorno, stupido le dicevo che forse era meglio aspettare.
Ma dopo tanta attesa ero riuscito a cambiare idea e lei a farsi desiderare sempre di più.
Quindi...quindi decisi che forse avrei potuto fare quella promessa che lei tanto sognava.
E ci sposammo.
Al matrimonio erano presenti una miriade di persone, ma tra le foto riesco a riconoscerne alcune.
Ecco Dorothy, sorridente intenta a minacciarmi di cose orribili se avessi fatto del male a sua sorella.
Non si sarebbe mai sognata che Dara sarebbe morta per via di un incidente d'auto scontrandosi contro di lei.
Sospiro...
Sono passati anni dal processo, ma ancora ricordo il volto di Dorothy dopo che aveva raccontato la sua verità.
Era contenta.
Contenta di essersi tolta un peso dalle spalle, di aver fatto chiarezza.
O per lo meno di aver raccontato la sua verità distorta e di aver salvato in qualche modo mia moglie.
Ma Dara era morta... Ed è morta anche per colpa della mia reazione in seguito ai messaggi di Laure.
Non riuscivo a credere che Dara avesse distrutto quella promessa in quel modo.
Non era possibile che proprio lei che aveva avuto paura che io le nascondessi qualcosa mi avesse fatto quello.
Ed infatti lei non mi tradì.
Come mi dissero successivamente, le foto che Laure mandò erano dei falsi.
Presumibilmente tutta la storia che aveva raccontato era una finzione.
A quanto pare Laure era indagata in Centrale per aver occultato il cadavere di un ex Presidente della Città: Romley.
Laure conosceva mia moglie ed era la sua psicologa e fu lì che venne a conoscenza di un personaggio da me inventato: Jona Blend.
Sorrido amaramente poggiando l'intero album, Dara non riusciva mai a tenere totalmente segreti i nostri progetti e quindi aveva raccontato qualcosa anche alla sua psicologa, Blend sarebbe stato un bel cognome da dare al protagonista.
Un cognome molto comodo...
Forse è il momento di uscire, mi dirigo verso le scarpe.
E pensare che quella fu la salvezza di Laure per un po' di anni.
Lei affermava di aver eseguito gli ordini che le erano stati imposti da un'altra persona e tale persona era Jona.
Questo portò la Corte a non poterla condannare in direttissima per via di un cavillo giudiziario.
Un uomo non può essere condannato se non sono state negate tutte le sue difese.
Ma come si poteva negare una difesa come quella di Laure?
Jona Blend non esisteva e nessuno avrebbe potuto trovarlo.
Ma assumendo che fosse esistito si sarebbe potuta analizzare la sua storia, i suoi movimenti.
Jona chi aveva frequentato a Maddeka?
La prima risposta ovvia è: Dorothy.
La quale però non poteva essere considerata come una fonte di informazioni attendibile visto le condizioni mentali che aveva cominciato a soffrire dopo l'incidente.
Dorothy si considerava colpevole della morte di sua sorella ed aveva trovato un modo per esserne stata la causa.
Dopo lo shock Dorothy creò, anche con l'aiuto di Laure, un bambino che avrebbe portato ad ingelosire mia moglie.
Ma appunto fu aiutata da Laure a creare quell'illusione tra una seduta psicologa e l'altra.
Jona Blend avrebbe poi conosciuto a Maddeka anche Dara, ma come poteva lei poter testimoniare?
Laure raccontava che la sua paziente sarebbe morta nell'incidente perché Dara stava correndo da lei per poterla affrontare.
La Corte però non si spiegava del perché allora Dara avesse percorso un tragitto così lungo per arrivare da lei.
Il suo lungo percorso era stato registrato da varie telecamere ai semafori per via dell'eccesso di velocità e per la destinazione a cui doveva arrivare non aveva il minimo senso.
Si ipotizza che in realtà Dara si stesse sfogando, stava sfogando la rabbia nei miei confronti.
Perché le avevo scaricato tutto addosso, addirittura il mio quasi suicidio.
Ancora una volta l'avevo delusa e quella volta in maniera clamorosa.
Forse anche lei aveva pensato di farla finita una volta che il suo sogno era stato distrutto: il suo matrimonio.
E l'ultima persona ad aver incontrato Jona a Maddeka fui io.
L'uomo che perse la memoria in seguito ad un eccessiva perdita di sangue e una caduta sul palco.
Laure era in una botte di ferro.
Un morto che non poteva dire la verità.
Uno che non ricordava niente e poteva essere condizionato.
Una persona che già era stata condizionata e che appoggiava la sua versione.
E naturalmente i complici: Lereira, De Janette e le povere madri.
Rodri stanco della situazione avrebbe voluto raccontare la verità o al peggio fare fuori colei che lo costringeva in quella farsa infinita.
In fondo aveva capito che lui rischiava poco alla Corte, almeno non come Laure.
Rodri era a conoscenza della verità ma non aveva partecipato attivamente all'omicidio della Romley.
La pena nei suoi confronti sarebbe stata infinitamente inferiore.
Ma la sua collaborazione fu interrotta da De Janette, uno dei grandi pezzi mancanti del puzzle.
De Janette: l'uomo che improvvisamente era comparso per aiutare il sottoscritto ad uscire da un ammasso di sacchi di iuta.
Una cosa possibile?
Certo che no.
De Janette era entrato in gioco prima in realtà.
Era l'uomo di Laure in Centrale, l'uomo che era riuscito ad entrare nell'edificio ed ad uccidere Rodri.
Come era stato capace di fare ciò?
Era entrato dalla porta di ingresso.
Era stato colui che fece sparire dalla Centrale le informazioni relative alla custodia di Jona da parte di Dara e fu l'uomo che venne a salvarmi in ambulanza.
Non ci fu nessun Jona a rapirmi.
Colui che mi rapì fu De Janette in uno dei suoi travestimenti.
Non mi trovò sotto i sacchi di iuta.
Lui mi ci mise sotto quei sacchi.
E lo Jona del processo?
Una trovata di George.
Il capo della Centrale non aveva la minima voglia di continuare all'infinito con la diatriba, così giocò la carta del sospetto trovato.
Perché?
Perché in tale modo Laure sarebbe stata costretta a presenziare davanti all'alta Corte.
De Janette non era riuscito a scappare il giorno che uccise Rodri.
Lo presero.
E lui fece vedere loro chi doveva essere Jona Blend.
Dorothy come sapeva dove sarebbe dovuta andare per trovare il finto Blend?
Si era affidata ad una frase scritta da lei nel passato?
Certo che no.
La sua mente era malleabile, George poté raccontarle una storia interessante a cui credere.
Laure era stata incastrata, non poteva sottrarsi alla corte e la botte di ferro che l'aveva protetto fino a quel momento le si sarebbe ritorta contro.
Dorothy avrebbe sicuramente mostrato il suo lato fantasioso.
Qualsiasi storia che avrebbe dovuto supportare la versione raccontata da Laure alla corte non sarebbe stata considerata corretta.
Ed io?
George fece bene i conti anche nei miei confronti.
Non mi disse che quello Jona che vidi sulla collina e al processo era un attore.
Dovevo cercare di capirlo io.
E come risultato ciò che si manifestava all'esterno era un altro pazzo la cui parola non poteva essere considerata affidabile.
Laure era rimasta sola.
Le madri non avrebbero più potuto reggere il gioco.
Nonostante tutto loro avevano solo sempre difeso la figlia.
Laure avrebbe ceduto all'entrata in scena di Jona.
E così fece.
Laure che aveva cercato di fregare tutti con ciò che non esisteva se lo era trovato davanti.
"È colpa mia.", sì... Le sarebbe veramente piaciuto che lei fosse veramente la causa della morte di Dara.
Una morte minore causata per uno sbaglio per coprire la morte più importante.
Salgo in auto, metto nel sedile di fianco un diario.
Per tutto quel tempo Laure aveva scavato nella mia mente, cercando di instillarmi nella mente la pazzia.
Lei me lo aveva detto fin dal principio.
E avrebbe fatto di tutto per tenermi nel mondo irreale che mi stavo creando.
Una lotta tra scrittore e protagonista della storia?
Sorrido.
Sono passati anni e ancora non riesco a capire come io sia stato così vicino al credere che esistesse uno scontro di quella natura.
Forse l'unico Jona Blend della realtà con cui mi sarei dovuto scontrare sarebbe stata lei, Laure Blend.
Con l'altro invece...
Metto in moto.

You Aren't RealWhere stories live. Discover now