Capitolo 8

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"Taehyung, ti ho detto di no" lo afferro per un braccio, evitando che raggiunga la porta.
"Non puoi impedirmelo Jungkook. Come posso non fare niente, quando una persona innocente sta pagando al mio posto?" Urla, dimenandosi.

"Se ci vai, non risolverai niente. Molto probabilmente lui si terrà te e anche mia sorella".
Tento di farlo ragionare, ma ovviamente lui è testardo come un mulo e non mi vuole ascoltare.

Devo ammettere che appena l'ho visto entrare in casa, sono rimasto un po' interdetto davanti al suo cambiamento.
Non porta nemmeno più gli occhiali da qualche giorno a questa parte.
Insomma mi sembra impossibile che in poco più di una settimana sia cambiato così tanto.

Riesce a liberarsi e scappa verso la porta.
Fortunatamente proprio quando abbassa la maniglia, riesco a raggiungerlo.
"Taehyung ora basta a fare il bambino".
Gli blocco entrambi i polsi in una mano, ma lui continua a combattere.

Tento quindi un approccio diverso.
"Ascoltami, devi fidarti di me. Andare lì da solo non ci aiuterà a recuperare mia sorella, quindi lascia fare a noi. D'accordo?" Parlo lentamente, in maniera dolce. Insomma, non sono io.

Rimango a poca distanza dal suo viso, ci guardiamo per pochi istanti negli occhi e sento una strana sensazione allo stomaco.
Poi lui annuisce arrossendo e abbassa la testa.

Lo lascio andare, non volendo prolungare oltre il mio contatto con lui.
"Ora andiamo, abbiamo bisogno di armi".
Me lo trascino dietro, finché non arriviamo alla stanza dove si trovano tutti gli altri.

Afferro una pistola già carica e metto alcuni proiettili in più nella tasca.
Per sicurezza prendo anche un coltello a serramanico.

Mi guardo intorno e vedo che tutti sono ancora impegnati a rifornirsi.
Tutti tranne Taehyung, che è immobile al centro della stanza.

"Allora? Cos hai preso?" Gli domando, avvicinandomi a lui.
Si alza la maglia e intravedo una semplice pistola a sei colpi.
Scuoto la testa andando a prenderne un'altra.
"Tieni, metti anche questa" lui mi guarda senza capire, poi però afferra la pistola dalle mani.

"Perché a me due?" Chiede, sistemandosela dall'altro lato.
"Perché stiamo andando in territorio nemico, e tu non sei ancora abbastanza allenato".

Dopodiché lo lascio lì, con uno strano sorrisetto sulla faccia di cui non capisco il motivo.

•••

Arriviamo davanti al grande capannone, che JB ha usato come luogo per il nostro appuntamento.
È stato sul serio un ingenuo, quando gli ho detto di volergli consegnare Taehyung ha subito accettato di vedermi.

Scendo dalla macchina, con Taehyung alle costole.
Ora non mi da più così fastidio la sua presenza, mi sono semplicemente abituato e mi limito ad ignorarlo.

Entro nel capannone, seguito da tutti gli altri.
Mi guardo intorno, in cerca di qualche traccia di mia sorella.
Nulla, non che mi aspettassi di trovare qualcosa.

"Vedo che hai portato tutta l'allegra famigliola" una voce altamente sgradevole arriva dalla mia destra.
Mi volto e da dietro le grandi pedane esce JB.
"Dov'è mia sorella?" Grido avvicinandomi.

"Ma come corri, che fretta c'è?" Incrocia le braccia dietro la schiena e avanza verso di noi.
"Vorrei fare un po' di chiacchiere con te" dice, indicando Taehyung.
Mi volto e vedo la sua espressione impassibile ma noto comunque le sue mani tremare, seppur ha tentato di nasconderle.

"Non prima di avermi ridato mia sorella".
È ovvio che con Taehyung non ci parlerà neanche dopo, ma per il momento gli farò credere che sono intenzionato a fare lo scambio.

"Sai Jungkook, io non posso ridarti tua sorella. E sai perché? Perché lei non è qui". Piego la testa di lato e aggrotto le sopracciglia.
"In che senso non è qui?"
JB fa un ghigno.
"Nel senso che non è mai stata qui ed io non l'ho mai rapita. Era tutto un piano per attirati qui, ma tu sei troppo stupido per capirlo".

Nel momento stesso in cui le sue parole vengono pronunciate, sento alcuni passi provenire da dietro di noi.
Mi volto e vedo il resto della sua banda che ci blocca l'uscita.

Taehyung's pov

Okay, siamo fottuti.
Vedo Jungkook sussultare e la vena sul suo collo inizia a pulsare più velocemente.
Ma quando parla il tono di voce sembra sereno e fermo, "sul serio usi ancora questi stupidi giochetti. Quando imparerai a crescere?"

Vorrei urlargli contro di non insultarlo, visto che siamo in una situazione piuttosto precaria.

Ad un tratto uno del gruppo avanza, guardo meglio e riconosco Yugyeom.
Afferra Jin per un braccio, puntandogli poi la pistola alla tempia.

"Ecco qui, così ora non potete scappare" in tutto questo Jin sembra perfettamente calmo.
Al contrario Namjoon parte come una furia, pronto a scagliarsi su Yugyeom.

Jungkook lo acchiappa per il retro della maglietta.
"Così farai solo il loro gioco" lo sento bisbigliare.
"Non me ne frega un cazzo Jungkook, ha preso Jin" detto questo si libera dalla sua presa e tira fuori la pistola.

Prima che qualcuno di noi possa fermarlo, punta alla gamba di Yugyeom e spara.
Questo è stato il via libera per il resto degli altri e tutti partono all'attacco, tirando fuori le proprie armi.

Prima che anch'io riesca a farlo, una mano si posiziona sulla mia bocca.
Vengo trascinato lontano.

"Finalmente soli" sento dire e poi JB mi sbatte con violenza contro il muro.
Libera la mia bocca, bloccandomi però con il suo corpo.

Mi dimeno e scalcio, ma lui non ne vuole sapere di lasciarmi.
"Sta calmo, voglio solo parlare" ma dalla luce maliziosa che gli brilla negli occhi, dubito si voglia limitare a questo.

"Io invece no. Lasciami andare brutto stron-..." JB mi prende per i capelli e mi sbatte violentemente la testa sul muro.
Immediatamente una forte fitta di dolore mi colpisce, appannandomi la vista per qualche secondo.
"Ecco, ora va meglio" anche la sua voce mi arriva ovattata.

"Ancora non ci credo che adesso posso toccarti" mi stringe forte un fianco, premendo il bacino contro il mio.
Un senso di nausea mi colpisce e sento qualcosa di caldo scivolarmi lungo la tempia.

"Oh guarda, stai sanguinando".
JB porta un dito sul punto che più mi fa male e poi me lo mostra, macchiato dal mio sangue.
"Sei così eccitante in questo momento" mi alita ad un centimetro dalle mie labbra.

Giro la testa dall'altra parte, non volendo baciare un essere così schifoso.
Ad un certo punto JB viene sbalzato via da me.
Mi asciugo gli occhi dalle lacrime di dolore e vedo Jungkook seduto sopra JB, che lo tempesta di pugni.

"Ti-avevo-già-detto-di-non-toccarlo" ogni parole equivale ad un pugno.
Vedere Jungkook così mi spaventa, anche se so che mi sta difendendo, non posso fare a meno di provare un po' di timore nei suoi confronti.

"Allontanati da lui" mi volto verso quella voce e vedo Jackson con la pistola puntata su Jungkook.
Lui però non lo ha sentito e continua a picchiare JB.

"Jungkook!" Grido, ma è troppo tardi.

Succede tutto troppo in fretta: Jackson preme il grilletto, il rumore di uno sparo e Jungkook si accascia a terra.

~DANGEROUS LOVE~ KookVWhere stories live. Discover now