Capitolo 152

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Taehyung's pov

Mi fa arrabbiare così tanto.
Sono solo preoccupato per lui, e stavo cercando di capire cosa non andasse, e mi ripaga così.

Rimanere arrabbiato mi aiuta a non pensare alla strana sensazione che mi perseguita da un po' di giorni ormai.
C'è qualcosa che non va, e dev'essere qualcosa di grosso se Jungkook si ostina a tenermela nascosta.

Devo assolutamente scoprire di cosa si tratta.
E per riuscirci devo riappacificarmi con Jungkook.
Mi tocca mettere da parte l'orgoglio e andare da lui, come sempre d'altronde.

Sospiro rumorosamente, salendo le scale.
Mi faccio coraggio, abbassando la maniglia della porta.
Devo prepararmi per un'altra eventuale lite.

Ma entrando in stanza mi ricredo.
Jungkook dorme, ancora vestito, abbracciato al suo cuscino.
È un immagine talmente tenera, che quasi dimentico di essere arrabbiato con lui.

Faremo pace domani.

Mi sistemo anch'io sul letto, stendendomi accanto a Jungkook.
Mi sostituisco al cuscino.
Si muove leggermente, portandomi più vicino.

Gli lascio un bacio sulla guancia. Sono stupito nel constatare che è bagnata. Deve aver pianto.
Povero piccolo, se avessi saputo che stava piangendo sarei salito prima per consolarlo.

"Ti amo tanto Jungkook" gli bisbiglio in un orecchio, prima di stendermi e addormentarmi del tutto.

•••

La mattina dopo alzandomi non trovo Jungkook accanto a me.
Al suo posto c'è un biglietto.

Se stai leggendo questo, sicuramente non sono accanto a te.
Mi dispiace tanto, avrei dovuto dirtelo.
Ma ormai è troppo tardi, ricordarti solo che sto facendo tutto questo per te.
Ti amo.
Spero di potertelo dire guardandoti di nuovo negli occhi, un giorno.

Sono totalmente confuso.
Cosa starebbe facendo per me?
E poi spera di potermi rivedere un giorno?

Non riesco a capire... Cosa avrebbe dovuto dir-.

"Oh no" mormoro, coprendomi la bocca con la mano.
No, no, no.
Per favore, fa che non sia quello che penso.

Mi fiondo giù dal letto, con la vista offuscata dalle lacrime.
Giro come un pazzo per la stanza, alla ricerca del mio cellulare.

Per favore Jungkook non farmi questo.
Non lasciarmi.

Finalmente trovo il telefono, nascosto sotto la pila di cuscini sul pavimento.
Compongo il numero di Jungkook con mani tremanti.

Mentre mi porto il cellulare all'orecchio, spero solo che risponda.
Ma niente.
Scatta la segreteria.

"Cazzo no" urlo, lanciando il telefono contro la porta.

Non so cosa stia succedendo, non ne ho la minima idea.
So solo che quello stupido sta andando a farsi ammazzare.

Questa improvvisa consapevolezza mi colpisce come un pugno in piena faccia. Anzi no, un pugno farebbe meno male.
Me ne prenderei cento, pur di avere la certezza che Jungkook non stia per fare qualcosa di stupido.

Uno squillo mi riscuote.
Corro verso il cellulare, incredibilmente ancora intatto.
Leggo sullo schermo il nome di Jimin.
Rispondo senza esitare.

"Taehyung, devi correre. Jungkook sta tornando a Seoul, vuole consegnarsi a non so chi, per non so cosa. Lo vogliono uccidere. Per favore, fa presto".
Chiude così la chiamata, senza nemmeno lasciarmi il tempo di replicare.

Tempo... Adesso è proprio questo che mi servirebbe.
Se sta tornando a Seoul, sarà sicuramente in stazione.

Devo correre da lui.
Non posso permettergli di fare cazzate come queste.
Deve mettere da parte per una volta il suo fare da eroe, e starsene buono.

Non può abbandonarmi.
Non abbiamo nemmeno chiarito.
Ieri sera pensavo che lo avremmo fatto oggi, ma a quanto pare non ci sarà un futuro per noi se non arrivo in tempo.

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~DANGEROUS LOVE~ KookVWhere stories live. Discover now