Capitolo 138

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Ritorniamo di sotto, chiamati dal suono del campanello.
Quando entriamo in salone, troviamo già Jisung.

È cresciuto moltissimo dall'ultima volta che l'ho visto, ovvero un anno fa.
Ha un grande zaino sulle spalle, quasi il doppio di lui.

"Taeee!" Urla il piccolo, venendomi incontro a braccia aperte mentre lancia lo zaino dietro di sé.
Io mi abbasso, abbracciandolo.
"Piccolino" lo saluto, accarezzandogli i capelli.

"Sai che starò con te per taaaanti giorni?".
Sorrido.
È così carino.
"Certo che lo so, sei contento?"
Annuisce freneticamente, e il piccolo berretto che indossa cade.

Jungkook glielo raccoglie.
"E lui chi è?" Chiede Jisung, osservando curioso Jungkook.
"Lui è Jungkook".

Jungkook gli rivolge un piccolo sorriso, piuttosto nervoso.
È facilmente comprensibile, lui non ha molta familiarità con i bambini.

"È il tuo fidanzato?" Domanda, con un sorrisetto.

Spalanco la bocca, piuttosto stupito.
Come può un bambino così piccolo capire già certe cose?

Rispondo di sì, ancora leggermente sorpreso.
Jisung batte le sue piccole manine, tutto felice.
"Mi piace".
Jungkook ridacchia, osservandolo.

"E a me piaci tu, piccoletto".
Jugkook si abbassa alla sua altezza, prendendo la mano che Jisung gli sta porgendo.

"Io dovrei andare al lavoro. Se volete rimanere siete liberi di farlo" alziamo lo sguardo su mio padre.
Guardo Jungkook, che scuote la testa.

"Preferiamo andarcene. Abbiamo ancora molto da fare".
Io annuisco alle sue parole.

"Va bene".
Mi rialzo, andando ad abbracciare mio padre.
"Mi mancherai" bisbiglia, stringendomi più forte.
"Prometto che verrò a trovarti più spesso".

Ci allontaniamo e papà va ad abbracciare anche Jungkook.
Sorrido guardandoli.
Non avrei mai pensato che sarebbero andati d'accordo fino a questo punto.
Ma non mi dispiace.

"Qui si abbracciano tutti. Voglio essere abbracciato anch'io".
Sento la vocina triste di Jisung.

"Vieni qui" lo prendo in braccio, tenendomelo stretto.

Ho sempre voluto bene al mio cuginetto. Ma adesso che ha bisogno di più amore possibile, sento un maggiore senso di protezione verso di lui.

"Kookie, puoi prendere il suo zaino?" Chiedo a Jungkook, indicando lo zaino abbandonato per terra.
"Kookie come i biscotti?" 

Scoppio in una rumorosa risata, sentendo Jisung.
Anche Jungkook sorride, raccogliendo lo zaino.

"È pesantissimo. Cosa ci hai messo dentro?".
Jungkook sbuffa, tentando di tirarlo su.

"Ci sono tuuuutti i miei giochi preferiti. Poi ci sono i miei libri da colorare, i miei colori, il mio pigiama, il mio pupazzo con cui dormo..."
Alza le dita, contando le cose che sta nominando.

"Okay, okay. C'è davvero tanta roba".
Jisung annuisce.

"Dai, adesso andiamo. Altrimenti perdiamo il treno, e non ci tengo a rimanere qui".

Ci dirigiamo all'ingresso, io con ancora Jisung in braccio.
Proprio per questo Jungkook prende anche la mia di giacca, dall'attaccapanni accanto alla porta.

Dato che Jisung non vuole stare per terra, lo passo a Jungkook mentre infilo il giubbotto.
Sorrido vedendo l'imbarazzo di Jungkook nel tenerlo in braccio.

Jisung al contrario, mi sembra a suo agio.
Faccio per riprenderlo, ma lui scuote la testa.
"Voglio stare con Jungkook".

Lancio un'occhiata a Jungkook, per capire se per lui va bene.
Annuisce, anche se con un po' di esitazione.

Usciamo quindi di casa.
Siamo entrambi consapevoli che da ora in poi le cose cambieranno, e non so se in meglio.

~DANGEROUS LOVE~ KookVWhere stories live. Discover now