Capitolo 79

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Jungkook's pov

Sono steso ad ammirare il soffitto della camera, pensando a un miliardo di cose tutte insieme.

Non so perché ma in questo momento mi è venuta in mente mia madre.
Sarebbe stata sicuramente contenta per me.
E Taehyung sarebbe andato d'accordissimo con lei, visto che entrambi sono dei gran chiacchieroni.

"Jungkook, dormi?" Mi chiede Taehyung, facendomi risvegliare dai miei pensieri.
"No piccolo" rispondo, stringendolo più forte.

"Mi piace tanto quando mi chiami così"
Sorride, accoccolandosi ancora di più sul mio petto.
Sorrido anch'io, iniziando a giocare distrattamente con i suoi capelli.

"A cosa pensi?"
Sollevo di poco la testa, per incrociare i suoi occhi. Sono così colmi di preoccupazione.

"Stai pensando a qualcosa che ti rende triste, lo so".
Scuoto la testa, rivolgendogli un piccolo sorriso.
"Va tutto bene".

Annuisce, anche se ancora un po' preoccupato.
Si sposta leggermente più su, per darmi un bacio sulla guancia.

"Ti amo" mormora, nascondendo poi la testa sulla mia spalla.
Sorrido.
Il fatto che ancora si imbarazzi per le piccole cose è estremamente tenero.

"Sai, non lo avrei mai detto" Dico, mentre ripenso al nostro primo incontro.
"Cosa?" Chiede, sollevando la testa e appoggiando il mento sul mio petto.

"Che saremmo arrivati fin qui".
Sorride leggermente, passando un dito attorno al tatuaggio con il suo nome.
"Per forza, mi odiavi all'inizio".

"No, non è vero. Mi costringevo ad odiarti, perché sapevo che in te c'era qualcosa di diverso".
Alza gli occhi, puntandoli nei miei.

"Diverso in che senso?" 
Scrollo le spalle, cercando le parole giuste da usare.
"Sapevo solo che quel ragazzino con gli occhiali e dei capelli orribili mi avrebbe procurato parecchi problemi".

Mi guarda male, schiaffeggiandomi un braccio.
"Che avevate tutti contro i miei capelli?" Si imbroncia e cerca di allontanarsi.
Rido prendendolo per i polsi e facendolo ristendere su di me.

"Dai, devi ammettere che erano veramente orrendi".
Alza gli occhi al cielo, sbuffando.
"Okay, un po' brutti erano. Per fortuna che ci ha pensato Jimin".

Sospiro, indeciso se confessargli o no quello che sto pensando.
"Su forza, dimmi".
Lo guardo incredulo, chiedendomi come faccia ogni volta a indovinare a cosa stia pensando.

"È per Jimin, è grazie a lui se ho capito di provare qualcosa per te".
Mi guarda confuso, non capendo a cosa mi stia riferendo.

"Non te l'ha detto?" Domando.
Lui scuote la testa.

"È venuto da me una mattina, dicendo che tu avevi intenzione di mollare tutto e tornare a casa. Proprio per il modo in cui ti trattavo. In quel momento ho avuto paura. Il mio primo pensiero è stato quello di non volerti perdere. Perciò mi sono chiesto il motivo di questa mia paura, e sono arrivato alla conclusione che sotto doveva esserci qualcosa di più. Ed è per questo che sono corso da te in garage, quella volta. Ti ricordi?"

Taehyung annuisce.

"Nell'istante in cui ti ho stretto tra le braccia ho capito che non ne fregava più niente di tutto il resto. Non me ne fregava niente di Hoseok, di fare la figura dello stupido solo perché avevo deciso di innamorarmi o di mantenere ancora il mio inutile orgoglio. Volevo te, e l'ho capito solo in quel momento".

Sorride, arrossendo.
"Sono così fortunato ad averti" Mormora.
"È il contrario" Preciso, accarezzandogli una guancia.

"Non è vero. Io non ho fatto altro che farti soffrire, dandoti l'impressione di essere uno stupido ragazzino che non sa cosa vuole in realtà. Invece tu mi hai sempre confermato il tuo amore, e sei rimasto con me. Nonostante tutto".

Sentire questo mi fa male. Non voglio che si addossi tutta la colpa, per cose che magari abbiamo fatto in due.

"Forse è meglio se taci" gli raccomando, con tono severo.
"Potrò anche stare zitto, ma sai che è così".

Sospiro, afferrandolo per il mento e costringendolo a guardarmi.
"Tu non hai colpa, almeno non tutta. Ci siamo fatti del male è vero, ma ce lo siamo fatti a vicenda. Perciò non dire che non meriti il mio amore, perché non è vero. Tu ti meriti tutto questo, e molto altro".

Annuisce, mordendosi nervosamente il labbro.
So benissimo che vorrebbe replicare.
Per evitare che lo faccia, lo bacio.

Emette un verso di sorpresa per il mio gesto inaspettato.
Ma si riprende quasi subito, ricambiando appassionatamente il bacio.

"Devo andare in bagno" esclama poi.
Salta giù dal letto e corre in bagno.
Rido guardandolo.
Mi sembra quasi un bambino.

~DANGEROUS LOVE~ KookVWhere stories live. Discover now