Capitolo 97

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Hoseok's pov

Purtroppo, è ora di tornare a casa. Perciò sono costretto a salutare Seungri.
"Potremmo rivederci" propone, imbarazzato.

"Mi farebbe piacere" concordo, sorridendo.
Ci scambiamo quindi i numeri, e lui promette di scrivermi non appena torna a casa.
Dopodiché ci salutiamo.

"Ma come cresce il nostro piccolo raggio di sole" mi prende in giro Jimin, strizzandomi una guancia.
Sorrido, senza dire o fare nulla per farlo smettere.
Sono troppo felice.

"Vieni in macchina con noi?" Domanda Taehyung. Io annuisco.
Non mi va di stare con Jin e Namjoon. Dato la loro accesa discussione di poco prima, sono sicuro che avranno molto da dirsi.

Salgo sui sedili posteriori e subito Taehyung si sporge per guardarmi con il sorrisetto di chi la sa lunga.

E pensare che all'inizio lo odiavo. Ho scoperto con il tempo che il mio non era amore per Jungkook, ma semplice desiderio di conquista.
Sono stato più che felice, una volta capito questo, di farmi da parte e lasciare Jungkook a Taehyung. Anche perché, non c'era molta scelta visto che sembravano innamorati persi.

"Allora, cosa vi siete detti?" Mi chiede, aggrappato al suo sedile.
Scrollo le spalle, sorridendo al ricordo della serata.
"Niente di che, abbiamo parlato del più e del meno. Cose comuni insomma. Però ci siamo scambiati i numeri".

Taehyung urla, battendo le mani.
Jungkook lo rimprovera, raccomandandogli di sedersi composto.
Mi sembrano sul serio padre e figlio in questo momento.

"E avete in programma di rivedervi?"
Mi mordo il labbro, nervoso.
"Beh credo che comunque ci vedremo spesso, visto l'alleanza del suo clan con il nostro. Ma se intendi per un appuntamento, allora non so".

Annuisce.
"A me non convince tanto come ragazzo" interviene Jungkook.
"Perché?" Domandiamo io e Taehyung in contemporanea.

"Ma non lo so, non mi ispira molta fiducia" spiega, scrollando le spalle.
"A te niente ispira fiducia" risponde Taehyung.

"Per me è un tipo a posto" ribatto io, sentendo subito il bisogno di difenderlo.
"Come vuoi" conclude Jungkook.

Rimango per il resto del tragitto verso casa, in totale silenzio.
Ho iniziato ad andare nella paranoia più totale.
E se magari non interesso sul serio a Seungri? E se non ha salvato il mio numero nella maniera giusta?
E se tutto a un tratto decide che non gli piaccio più?

Un milione di "e se" mi tempesta.
Mi auto convinco che tutto andrà bene, e che le mie sono sono paranoie inutili.

Il telefono emette un trillo.
Mi fiondo per recuperarlo dalla tasca.
Sorrido, vedendo il nome di Seungri sullo schermo.

L'ho salvato con un cuoricino accanto.
Mi ha scritto un semplice "Ciao", ma il mio cuore è già a mille.

Sorrido come un ebete, digitando una veloce risposta.
Poi spengo il telefono, appoggiando la testa al finestrino.

Continuo a sorridere.
Spero solo di non prendermi una cotta assurda per Seungri, non voglio essere ferito ancora.

Jin's pov

Parcheggio in garage. Senza nemmeno aspettare Namjoon, scendo dalla macchina e risalgo in casa.

Sbatto le chiavi dell'auto sulla scrivania, togliendomi bruscamente le scarpe.
"Piccolo" sento dire da Namjoon, entrato anche lui in camera.

"Non chiamarmi piccolo" sputo, togliendomi la camicia e infilandomi la felpa.
"Ho sbagliato ne sono consapevole, ma se solo mi lasciassi spiega-..."

"Ma cosa cazzo devi spiegare?" Urlo, fulminandolo con lo sguardo.
"Non voglio sentire nessuna scusa".
Namjoon abbassa la testa, iniziandosi a cambiare in silenzio.

Vado verso il letto, infilandomi sotto le coperte e rannicchiandomi nel mio lato.
Spengo la luce, non pensando a Namjoon.

Ripenso però alla serata, e una nuova ondata di rabbia mi assale.
È ridicolo il fatto che debba usare la droga come mezzo di divertimento.

Non ho nulla da ridire sul fatto che qualche volta si fumi delle canne, visto che lo faccio anch'io. Ma le altre sostanze sono del tutto fuori discussione.

A maggior ragione se poi non sa reggerle, e inizia a parlare in modo totalmente sbagliato o ad avere comportamenti del tutto infantili.

Sento il materasso abbassarsi dall'altra parte, segno che anche Namjoon si sta mettendo a letto.
Chiudo gli occhi, nel tentativo di addormentarmi.

Ma il nervosismo è troppo, perciò non faccio altro che rigirarmi nel letto.
Anche Namjoon è sveglio, dato che come me non smette di muoversi.

"Jin?" Mi chiama.
Rimango in silenzio, indeciso se rispondere o meno.
Alla fine cedo.
"Cosa vuoi?" Sputo, secco.

"Posso almeno abbracciarti? Non riesco a dormire senza di te".
Le sue parole mi arrivano dritte al cuore, facendomi quasi spuntare un sorriso sulle labbra.

Ma poi mi ricordo di essere arrabbiato con lui.
"Per favore" aggiunge, in tono supplicante.
Mi mordicchio il labbro, indeciso sul da farsi.
Poi però sento la sua mano che cerca la mia, e mi decido.

Non parlo. Mi avvicino semplicemente, circondandogli il fianco con un braccio.
Appoggio la testa sul suo petto.
Sento che rilascia un sospiro di sollievo, stringendomi anche lui.

"Questo non significa che ti abbia perdonato" preciso, con ancora una punta di acidità nella voce.
"Lo so. Mi accontento anche di tenerti stretto così".

Ecco, sono queste le parole che non mi rendono facile rimanere arrabbiato con lui.
E forse lo sa, perciò le usa a suo vantaggio.

"Sai, ho fatto un incubo prima. Quando mi sono addormentato sui divanetti, intendo" parla, tutto a un tratto.
"Cosa hai sognato?" Domando, disegnando con il dito delle linee immaginare sul suo braccio.

"Te, che mi abbandonavi". Sospiro, stringendomi ancora di più contro di lui.
"Sai benissimo cosa penso su questo argomento" rispondo, senza aggiungere altro.
Non c'è né bisogno.

"Non lo facevi intenzionalmente. Stavi praticamente morendo, tra le mie braccia. C'era sangue ovunque... È-è stato orribile".
La sua voce si incrina appena.

"Era soltanto un sogno Nam" lo rassicuro, spostandomi più su e sfiorandogli il naso con il mio.
"E questa è la realtà, sono qui adesso. Questo è quello che conta". Annuisce, chiudendomi ancora di più tra le sue braccia.

"Già, solo un sogno..."

~DANGEROUS LOVE~ KookVWhere stories live. Discover now