Capitolo 86

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Namjoon si sta praticamente addormentando, e io devo finire di ripulire il salotto.

Cerco di spostare il suo braccio, ma emette un verso di protesta e mi stringe ancora più forte.
"Stai qua con me" mormora con gli occhi chiusi.

È troppo adorabile in questo momento.
Sorrido, avvicinandomi ancora di più al suo viso fino a fare toccare i nostri nasi.

"Perché mi fissi?" Chiede, con voce assonnata.
Scrollo le spalle, mettendo una mano dietro il suo collo.
"Perché sei bello".
Apre gli occhi, sorridendo.

"Non sono io il più bello qui" dice, iniziando a giocare con i miei capelli.
"Già, in effetti il primo posto spetta a me".
Concordo ridendo.

Anche lui ride, facendosi ancora più vicino per quanto possibile.
"Mi dispiace di averti ignorato in questi giorni" Ritorniamo improvvisamente seri.

"Non sai quanto ci stavo male. La notte dormirti affianco, ma senza poterti toccare è stata una tortura. Ma ho dovuto farlo".
Sospiro, ricordando i giorni precedenti.

Non parlo, aspetto che sia lui a darmi tutte le spiegazioni.
"È stato per colpa della mia famiglia. Mia madre mi ha chiamato, più o meno due settimane fa, e mi ha detto che fosse quasi certa del fatto che noi due stessimo insieme. Al che ho provato a negare, ma non mi ha creduto. Per questo lei e mio padre verrano qui, tra poche ore. Non so come l'abbia scoperto"

Lo guardo preoccupato pensando a cosa possa succedere quando arriveranno i suoi genitori.

"Così ho iniziato a ignorarti, facendoti credere anche che ti tradivo. Pensavo che se magari avessi iniziato ad odiarmi, sarebbe stato più semplice fingere davanti ai miei. Ma a quanto pare la cosa non ha funzionato. Siamo troppo dipendenti l'uno dall'altra".

Annuisco, sorridendo leggermente.
"Anche perché non penso che si possano nascondere facilmente sette anni di relazione" ribatto.
Lui però non ride, lo sguardo si incupisce e abbassa la testa.

"Ehi - metto due dita sotto il suo mento, per fargli sollevare la testa - che ti prende, adesso?"
Sospira, prendendomi la mano e intrecciando le sue dita alle mie.

"È che non sarà facile. Io dovrò fingere di odiarti, saremo costretti a dirci cose che realmente non pensiamo. Non voglio ritornare a quel periodo. E se magari poi ci scoprono? Mi obbligherebbero a tornare a casa, e sai benissimo anche tu che farebbero qualsiasi cosa pur di allontanarmi da te".

Mi mordo nervosamente il labbro, immaginandomi l'orribile scena appena descritta.

"Non succederà, fidati di me. Saremo così bravi a recitare, che i tuoi ci cascheranno sicuramente. Tu combinane una delle tue, e vedrai che per me odiarti risulterà semplicissimo" Scherzo, sorridendo.

Il mio tentativo di alleggerire l'atmosfera funziona, visto che anche lui si lascia andare in un ampio sorriso.

"Promettimi che non ci separeremo mai".
Annuisce, accarezzandomi delicatamente una guancia.
"Te lo prometto, farò qualsiasi cosa pur di stare sempre con te".

Dopodiché mi lascia un tenero bacio sulle labbra, che termina ancora prima che possa ricambiare.

Vorrei approfondire di più il contatto, ma vedo che si è già addormentato.
Sorrido, guardandolo come sembri così sereno quando dorme.

•••

La mattina dopo, Namjoon non è accanto a me.
Ma non mi preoccupo, sono abituato a non trovarlo quando mi sveglio.

Sbadiglio, mettendomi a sedere e stiracchiandomi.
Do un'occhiata alla sveglia sul comodino, e sono fin troppo felice di vedere che è ancora presto per l'arrivo dei genitori di Namjoon.

Mi alzo lentamente dal letto, indossando la felpa di Namjoon. È grande e comoda, perciò mi terrà caldo.

Andando in cucina, passo per il salotto.
È tornato come nuovo, quindi ci ha pensato qualcun altro a sistemare.

Trovo già tutti attorno al tavolo, che fanno colazione.
Tutti tranne Namjoon.
"Ma buongiorno piccolo raggio di sole" Mi saluta Jimin, sorridendomi.

Alzo una mano a mo di saluto, prendendo posto anch'io al tavolo.

"Namjoon?" Domando, non vedendolo.
"È ad allenarsi, si è svegliato presto stamattina" annuisco alle parole di Jungkook.

"E così avete fatto pace?" Chiede Taehyung, mentre mangia i cereali dalla tazza di Jungkook.
"Ei ma quelli sono miei" tenta di protestare lui, ma con uno schiaffo sulla mano da parte di Taehyung, rinuncia.

"Come fai a saperlo?"
Taehyung scrolla le spalle, masticando rumorosamente.
"Stamattina canticchiava la sigla di Doraemon, quindi ho pensato che fosse di buonumore".

Rido, immaginandomi Namjoon cantare la canzone del cartone animato.
"Già e poi non è che siete stati proprio silenziosi stanotte" aggiunge Jimin, facendomi arrossire fino alla punta dei capelli.

"Ma dai Jimin, non mi sembrano cose da dire" lo rimprovera Yoongi. Lui scrolla le spalle, continuando a inzuppare il biscotto nel latte (🌚🌚).

"Ehm... i-io magari vado eh... Ci vediamo dopo" balbetto, uscendo di corsa dalla cucina.

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