Capitolo 105

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Jungkook's pov

Dopo estenuanti ore passate nel piccolo centro commerciale del paese, possiamo finalmente ritornare.

La cosa che più mi spaventa è tornare a casa a piedi. Non si può usare la macchina qui, visto la grande quantità di neve.

Sbuffo, procedendo lentamente lungo la strada.
Taehyung saltella, con la frontiera a forma di renna.
Ha insistito così tanto per averla, e come al solito non ho resistito alla sua espressione supplichevole.

Namjoon cammina, continuando a cantare quella stupida canzone di Natale. 
Jin indossa il suo cappello a forma di elfo, accompagnandolo nella canzone.

Sembrano tutti di buonumore, tutti tranne me.
"Kookie, è vero che facciamo l'albero non appena arriviamo?" Mi chiede Taehyung, rivolgendomi il suo adorabile sorriso quadrato.

Vorrei dirgli di si, ma ho seriamente bisogno di dormire. Sono talmente stanco che quasi non mi reggo in piedi.
"Potrete farlo senza di me".

Lui assume un'espressione triste. "Ma io volevo farlo con me" mormora.
Sospiro.
Infondo un'ora in più sveglio non mi ucciderà.
Perciò acconsento a fare l'albero con Taehyung.

"Seojun, vieni qui". 
Mi immobilizzo, sentendo quel nome.

Mi sfreccia davanti un bambino, diretto verso la sua probabile madre, dall'altro lato della stanza.
Seojun. Erano anni che non sentivo questo nome.

E non volevo sentirlo mai più. Non volevo risentire il nome del mio fratellino.
"Ehi Jungkook, che hai?" Mi domanda Taehyung, mettendomi una mano sulla spalla.

Vedo gli altri girarsi verso di me. Mi guardano preoccupati. Loro sanno.
"Jungkook" mi richiama Taehyung, con più apprensione nella voce.

"Forse è meglio che lo lasci stare" suggerisce Namjoon, cautamente.
"M-ma non capisco" sussurra Tae, abbassando la testa.

Mi ritorna in mente il suo modo di chiamarmi, ogni volta che tornavo a casa.
Quel "Jung" urlato, che rimbombava per tutta la casa.
Il suo venirmi incontro, con le manine protese.
Il giorno in cui mio padre me lo ha portato via.
Il sorriso di quel bastardo quando ha detto che ci eravamo sbarazzati per sempre di quel "piagnucolone fastidioso".

"D-devo andare" sussurro, prima di correre via lasciandomi tutti alle spalle.

Taehyung's pov

"Ma che gli è preso?" Domando, guardando Jungkook allontanarsi.
"Non siamo le persone più adatte per spiegati la situazione" dice Namjoon.

"Dovresti seguirlo. In momenti come questi non deve rimanere solo" suggerisce Jimin.
Annuisco, correndo per raggiungere Jungkook.

Quando rientro nello chalet, trovo Hoseok e Seungri addormentati abbracciati sul divano.
Ma non ho tempo per guardarli, devo correre da Jungkook.

Salgo velocemente le scale, saltando tre gradini alla volta. Entro in camera senza nemmeno bussare.
Trovo Jungkook seduto sul letto, con la schiena appoggiata contro la testata.
Ha lo sguardo perso e gli occhi rossi e lucidi.

"Va via Taehyung. Voglio stare solo" bisbiglia con voce roca. Ha sicuramente pianto.
Annuisco, un po' deluso.
Mi volto per uscire dalla stanza.

"Aspetta". Mi fermo, aspettando che dica qualcosa.
"Non è vero, rimani. Ho bisogno di te".
Non me lo faccio ripetere due volte.

Chiudo la porta e mi affretto a raggiungerlo sul letto.
"Vieni qui" mormora, prendendomi per un polso e trascinandomi accanto a lui.

Mi abbraccia.
"Ho bisogno di te" ripete, appoggiando la testa sulla mia spalla.
Gli accarezzo una guancia e sento le lacrime bagnarmi la mano.

"Sono qui Jungkook" lo rassicuro, stringendolo più forte. In questo momento ha bisogno di tutto l'amore che sono disposto a dargli.
So benissimo come si sente durante questi suoi crolli.

Deve aver passato delle cose davvero brutte, cose che sicuramente non mi ha detto. E sono sicuro che sia tutto merito del padre se adesso è segnato per sempre.
Ma io ho intenzione di stargli vicino, di cacciare via qualsiasi pensiero negativo abbia.

Continuo a sussurrargli quanto lo ami. Lui sembra calmarsi un po', almeno non piange più.
"Va meglio?" Domando.
Lui annuisce, circondandomi il collo con un braccio.
"Si, adesso che ci sei tu" sorrido.

"Ti va di dirmi cosa è successo?" Domando.
Lui scuote la testa.
"Te lo dirò un giorno, ma non oggi. Cerca di capirmi".

Annuisco, lasciandogli un bacio sulla guancia.
"Ti capisco Jungkook. Prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno".
Sorride, sollevando la testa per guardarmi.

"Grazie" mormora, lasciandomi poi un delicato bacio sulle labbra.
Si allontana quasi subito, ritornando con la testa sulla spalla.
Vorrei di più, ma mi sembra chiaro che non è dell'umore giusto".

Rimaniamo abbracciati per così tanto tempo, che nel frattempo fuori diventa buio.
Mi accorgo che Jungkook si è addormentato, solo quando cerco di allontanarmi.

Mi scosto delicatamente, facendolo stendere con la testa sul cuscino.
Mormora qualcosa e si gira dall'altra parte.
Aveva sul serio bisogno di dormire.

Scendo dal letto in punta di piedi.
Sto per uscire, ma la voce di Jungkook mi blocca per la seconda volta nel giro di poche ore.

"Non andartene" mi supplica. Mi giro a guardarlo e vedo la sua espressione spaventata.
Avvicinandomi scopro che sta tremando.
Deve sicuramente aver fatto un brutto sogno.

"Torna a dormire, ci sono io". Mi tolgo le scarpe e la felpa, stendendomi accanto a lui.
Si affretta ad avvicinarsi, appoggiando la testa sul mio petto.

"Non lasciarmi mai, Tae. Ho bisogno di te, avrò sempre bisogno di te".
Dopodiché si riaddormenta, stringendomi.
Ma io non dormo.
Sono troppo occupato a cercare una spiegazione.

~DANGEROUS LOVE~ KookVWhere stories live. Discover now