Capitolo 61

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Non so nemmeno io come sono tornato a casa.
So solo che sto su questo divano da ore, ad aspettare l'arrivo di Jungkook.

Alla fine dovrà tornare, visto che le sue cose sono ancora qui.
Fuori ormai è diventato buio, ed io non ci spero più.
Tento di chiamarlo, ma scatta subito la segreteria.

Lancio il telefono lontano, e mi rifugio sotto la coperta.
Sono stato un vero e proprio stupido.

Come mi è saltato in mente di dirgli che mi piace ancora il mio ex? 
Mi sento uno stronzo.
Lui che ha fatto tanto per me, adesso lo ringrazio così...

Ripenso alla differenza tra me e lui, e quasi mi metto a piangere.
Jungkook mi ha sempre dimostrato il suo amore, e non ricordo una volta in cui mi ha mancato di rispetto.
Anche mentre litigavamo, se ne andava di casa piuttosto che dire qualcosa che avrebbe potuto ferirmi.

E chiunque mi darebbe del pazzo.
Come posso buttare via qualcuno di così importante, per un ex che ormai rimarrà tale? 

Starnutisco per la milionesima volta. Credo proprio di essermi beccato un raffreddore.
Sbuffo, alzandomi dal divano.
Vado in cucina, cercando un medicinale adatto.
Ma proprio mentre sto per riempire d'acqua un bicchiere, sento la porta aprirsi e poi richiudersi con un forte tonfo.

Mio padre di sicuro non può essere, è ancora al lavoro, perciò è per forza Jungkook.
Corro in salone. Eccolo qui infatti.
Si accorge della mia presenza, e rimane fermo nell'ingresso.

"Jungkook" bisbiglio.
Mi guarda, senza dire nulla.
"Sono tornato solo per prendere le mie cose, ho il treno di ritorno tra due ore".

Un colpo al cuore.

"Cosa? Ma tu non puoi andartene".
Mi avvicino, cercando un qualsiasi tipo di contatto, ma lui prontamente si allontana.
"Te lo avevo detto, tra di noi è finita. Me ne torno a Seoul".

Sentendo ciò, le prime lacrime iniziano già ad uscire fuori.
"Pensavo lo avessi detto per rabbia. È vero, abbiamo litigato, ma dopo si fa sempre pace. T-ti prego Jungkook, n-non andartene".

Lo supplico con lo sguardo, sperando che ceda.
Lui abbassa la testa, mordendosi nervosamente il labbro.
"Non possiamo fare pace, non dopo quello che ci siamo detti".

Parla senza guardami, come se avesse paura a farlo.
"Tu mi hai esplicitamente dichiarato che pensi ancora al tuo ex, quindi non vedo come io possa continuare a stare insieme a te. Perciò, adesso vado di sopra e prendo tutto quello che ho. Dopodiché torno a casa. Ti chiedo di non seguirmi, o provare a tornare, perché credimi quanto ti dico che non ci sarà più nessuna possibilità di poter rientrare nel clan".

Fa per superarmi, ma io lo afferro per un braccio.
"Jungkook, dimmi che non è vero quello che stai dicendo. So che adesso sei ferito e deluso, ma pensaci. Come posso adesso dimenticarmi tutto e continuare con la mia vita?"

Scrolla le spalle, guardando ancora il pavimento.
"Puoi, lo so che puoi. Alla fine non siamo stati insieme chissà quanto, riuscirai a dimenticarmi. Così potrai stare di nuovo con il tuo caro Baekhyun".

Sento quanto gli stia costando mantenere un tono freddo e distaccato.
"Q-quindi non m-mi vuoi più?" Domando, avendo paura della risposta.
Scuote la testa.
"Io ti voglio invece, più di quanto sia disposto ad ammettere".

"Perché cazzo non mi guardi allora?" Urlo, avvicinandomi a lui.
Alza di scatto la testa, piantando gli occhi nei miei.
"Perché so, che se lo faccio ti perdonerei in due secondi. Sono consapevole di risultare patetico, ma non posso farci nulla se ti amo. Questa volta però non posso scusarti. Nutro ancora un po' di rispetto per me stesso, perciò non posso perdonarti".

La sue parole sono peggio di un pugno allo stomaco.
Capisco solo in questo momento che lo sto perdendo sul serio, per sempre stavolta.
E non posso fare nulla per evitarlo.

"Lo sai vero che non mi arrendo? Tu potrai tornare a Seoul, ma io ti seguirò anche lì. Mi rifiuto di lasciare andare la nostra storia così, specialmente quando ancora ci amiamo".
Sospira, scuotendo la testa.

"Una parte di me non vuole che tu ti arrenda, ed è felice che continuerai ad insistere. E sono uno stupido, lo so.
Ma adesso ti chiedo di lasciarmi in pace, ho bisogno di rimanere solo e pensare. So già che ti perdonerò prima o poi, perché non riesco a stare nemmeno un'ora senza di te, figuriamoci una vita intera. Per il momento però, voglio solo essere lasciato in pace".

Detto questo, sale le scale. Sicuramente sta raccogliendo le sue cose.
Mi siedo sul divano, perché sento le gambe cedere.
Mi appoggio allo schienale, chiudendo gli occhi.

Non riesco a credere che tutto questo stia succedendo a me.
A noi.
Ci eravamo ripromessi di non lasciarci mai. E allora perché Jungkook se ne sta andando?
So benissimo che è tutta colpa mia.
Perciò non posso dargli torto.

Lo sento scendere, ed apro nuovamente gli occhi.
Lo vedo con il suo borsone sulla spalla. Mi sta guardando con occhi lucidi e tristi.
Mi si avvicina piano piano.
"Non volevo che finisse così" mormora.
Poi mi da un bacio sulla fronte, indugiando più del solito.

Dopodiché va verso la porta, uscendo di casa.
Quando si richiude con un tonfo, realizzo sul serio cosa sia successo.

Corro fuori, ma dando un'occhiata in giro non lo vedo da nessuna parte.
Crollo così sulla soglia di casa.

Mi manca già.

~DANGEROUS LOVE~ KookVWhere stories live. Discover now