Capitolo 68

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Sono finalmente tornato a casa, a Seoul.
Appena ho messo piede dentro, Jimin mi è corso incontro, urlando come un pazzo e abbracciandomi.

Purtroppo però, ho ricevuto anche una spiacevolissima sorpresa.
"Ciao Taehyung" mi saluta Ji-yong, alzando la testa e sorridendomi beffardamente.

Subito cerco la mano di Jungkook, una volta trovata la stringo forte.
Ji-yong ci guarda, schiocca la lingua contro il palato e ritorna con gli occhi su dei fogli.

"Cosa ci fa qui?" Chiedo a Jungkook, in un orecchio.
"Ormai lui e i suoi fanno quasi parte del clan, gli vedrai spesso qui" mi spiega, cautamente.
Teme una mia reazione negativa, lo so.

"Ma non vivranno qui, vero?"
Scuote la testa.
Rilascio un sospiro di sollievo.
"Andiamo in camera?" Mi domanda quindi, guardandomi maliziosamente.

"Devo prima bere qualcosa. Tu intanto vai" rispondo e mi alzo in punta di piedi, per lasciargli un bacio sulla guancia.
"Sei un vero nanetto" Commenta, ridendo.

Sbuffo, incrociando le braccia.
"No, tu sei troppo alto" protesto, facendo il broncio.
"Se se, adesso non ti giustificare".

Sbatto i piedi per terra e mi allontano borbottando.
Sento Jungkook continuare a ridere.

Entro in cucina e trovo già qualcuno.
Guardo meglio e capisco che si tratta di Taeyang.
"Ciao" saluto educatamente, andando poi verso il frigo.
Solleva gli occhi dal cellulare e mi guarda.
"Oh, ciao. Sei tornato vedo" Sorride e mi guarda in modo strano.
Simile a come Ji-yong guarda Jungkook.

"Ehm... s-si" balbetto, affrettandomi a prendere una bottiglietta d'acqua.
Non so perché, ma rimanere nella stessa stanza con Taeyang mi mette in soggezione.

"Senti Taehyung, ma ci stai ancora con Jungkook?" Domanda e io annuisco.
Subito perde il sorriso e posso leggere delusione nei suoi occhi.
"Peccato, altrimenti ti avrei invitato a uscire".

Si, aspetta che lo dica a Jungkook. Ti farà uscire lui, a calci in culo però.

"Eh già, mi dispiace" mi scuso falsamente e lui scrolla le spalle.
"Sarà per una prossima volta".
Certo, speraci.
Non so perché ma questo qui ha un non so che di antipatico, proprio come il suo amico.

Esco dalla cucina senza replicare.
"Tae, ma allora ci vieni sabato?" Mi assale Jimin, lungo il corridoio.

Annuisco. "Però ci sarà anche Jungkook, altrimenti scordarti che mi manda da solo".
Sbuffa roteando gli occhi.
"Si ma che esagerato".
Sospiro.
"Lo so, lo so. Ma purtroppo è fatto così".

Scrolla le spalle, rivolgendomi un sorrisetto tenero.
Sorrido e lo abbraccio.
"Mi sei mancato tanto, Jiminie"
Ricambia la stretta, stritolandomi.

"Anche tu TaeTae".
Si allontana poi, sorridendomi.
"Adesso vai da Jungkook, e fate tanti bambini. Ciao" urla, saltellando via.

Rido scuotendo la testa.
Dopodiché entro in camera di Jungkook.
La richiudo, a chiave. Non si sa mai.

Vedo Jungkook steso sul letto, con il telefono in mano e sorride.
Mi fiondo su di lui.
"Con chi messaggi?" Domando gridando.
Si lamenta per il dolore, visto che li sono praticamente caduto addosso.

"Con nessuno" mi risponde, spegnendo il cellulare e mettendolo sul comodino.
Mi sistemo meglio su di lui, appoggiando il mento sul suo petto.
"Faccio finta di crederci" dico, e lo guardo male.

"Come mai ci hai messo tanto solo per prendere un po' d'acqua?"
Mi mordo il labbro. Avrei preferito evitare questa domanda.
"Se te lo dico, prometti di non arrabbiarti?" Chiedo, nervosamente.

"Prima dimmi di cosa si tratta, poi deciderò se vale o meno la pena arrabbiarsi".
Sospiro.
"Ho incontrato Taeyang in cucina. Mi ha chiesto di uscire".

Assottiglia gli occhi.
"Ma ho subito rifiutato" mi affretto a comunicare, con la paura che possa pensare male.

"E ci mancherebbe altro. Quello lì ti ha messo gli occhi addosso dalla prima volta che ti ha visto" ringhia, stringendomi i fianchi fin troppo forte.
"Mi fai male, Kook" lo avviso, cercando di scostare le sue mani.
Lui allenta subito la presa.
"Scusami piccolo".
Si solleva leggermente per baciarmi.

Ricambio, accarezzandogli distrattamente una guancia.
"Ti amo".
Sorrido.

Sento immediatamente troppo caldo.
Mi metto a sedere e mi tolgo la felpa, rimanendo con una semplice maglietta bianca.
"Già ti spogli?" Chiede, alzando un sopracciglio e mi rivolge un'occhiata furba.

"Ho caldo, scemo. E poi adesso voglio le coccole".
Sospira e annuisce.
Mi ristendo nuovamente e appoggio la testa sulla sua spalla. 

Jungkook mi circonda la schiena con un braccio, con l'altro inizia ad accarezzarmi i capelli.
Io intanto lascio dei piccoli baci sul suo collo, giocando con i lacci della sua felpa.
Rabbrividisce stringendomi.

Sbadiglio e chiudo gli occhi.
"Sono stanco" bisbiglio, rannicchiandomi ancora di più su di lui.
"Dormi allora" dice, continuando ad accarezzarmi.

"Ti amo" sussurro, per ricambiare il suo di poco prima.
Mi addormento così tra le sue braccia.

~DANGEROUS LOVE~ KookVOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz