Capitolo 104

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Yoongi's pov

"Voglio le palline blu" protesta Jimin, lanciando una decorazione in testa a Jin.
Quest'ultimo lo guarda malissimo, ricambiando il lancio della pallina.

Per evitare un'imminente guerra, mi trascino Jimin vicino.
Afferro tre palline blu dallo scaffale e le metto in busta.

"Ecco qui" esclamo. Lui mi sorride, dandomi poi un bacio sulla guancia.
Sento la pelle bruciare nel punto in cui lui mi ha baciato, e non faccio altro che accarezzarmi la guancia.

Sembro un ragazzino alla sua prima cotta, e non un uomo con alle spalle sei anni di relazione.
Mi chiedo come possa Jimin farmi sempre lo stesso effetto, nonostante il tempo che passa.

"Ma la stella da mettere in cima?" Domanda Taehyung, con gli occhi praticamente nascosti dal cappello.
Jungnkook sorride, sollevandogli il cappello.

Taehyung gli rivolge un piccolo sorriso di ringraziamento prima di correre a prendere la decorazione finale per l'albero.

Nel frattempo Namjoon sta cantando a squarciagola canzoni di Natale, con una cappello da elfo in testa.
È inutile dire che tutti i clienti, compresi i commessi, lo stanno squadrando forse per controllare se sia pazzo o meno.

"Jingle bells, jingle bells. Jingle all the way..." la sua voce si perde man mano che si allontana verso le altre corsie.
Jin lo guarda esterrefatto, con una decorazione a mezz'aria.

Rimango fermo, al centro del reparto natalizio a guardare Jimin che sceglie i vari alberi.
"Questo è troppo piccolo" sussurra, prendendo un albero si e no alto trenta centimetri.

"Ma anche questo non va bene" sfila davanti ai vari alberi, con un'espressione tutta concentrata.

Mi avvicino di soppiatto, abbracciandolo poi da dietro. Appoggio la busta che tenevo in mano, per terra.
"Oh andiamo Jimin, uno vale l'altro. Scegli, così posso tornare a casa e dormire".
Sbadiglio, appoggiando il mento sulla sua spalla.

"Sono così tanti, non riesco a decidermi" piagnucola.
"Che ne dici se scelgo io per te?" Propongo.
Lui annuisce, entusiasta dell'idea.

Do un'occhiata ai vari alberi in esposizione.
Lo sguardo mi cade su un albero alto si e no un metro.
Lo indico e Jimin lo afferra.

"Questo?" Chiede conferma.
Io annuisco.
"È piccolo, proprio come te. E basso" continuo, ridendo.
Sbuffa, incrociando le braccia.

"Non è che tu sia proprio un gigante. Ci separa un solo centimetro" protesta, mettendo il broncio.
"Si, ma quel centimetro mi rende comunque più alto di te" mi pavoneggio, sorridendo.

Sbuffa, incenerendomi con lo sguardo.
"Oh dai amore. Sto scherzando" lo rassicuro, avvicinandomi a lui.

Lo prendo nuovamente per i fianchi, stringendolo più forte questa volta.
"Sei della misura giusta per me, è questo l'importante".
Annuisce, sorridendo.

Dopodiché si sporge verso il mio viso, unendo le nostre labbra.
Ci limitiamo a un semplice e casto bacio.

Jimin mi mette una mano tra i capelli, tirandoli forte. Lascia così cadere l'albero. Per fortuna che è di plastica.
Approfondisco, inserendo la lingua nella sua bocca.

Lo spingo poi all'indietro, incastrandolo tra me e lo scaffale.
"Y-yoongi, potrebbe vederci q-qualcuno" ansima, mentre sposto le labbra sul suo collo.

"Sai che cazzo me ne frega" sputo, prendendo tra i denti la pelle sensibile.
Lui geme sonoramente al mio morso, coprendosi solo in seguito la bocca.

Nel frattempo sposto le mie mani sul suo sedere, palpandoglielo con foga.
Lui si spinge in avanti con i fianchi.
Urta così i miei, facendomi provare una scarica di eccitazione che parte dal basso ventre.

"Dio Jimin, dovremmo sul serio smetterla" lo interrompo.
Lui si allontana da me, seppure riluttante.

Mi lancia un'occhiata carica di lussuria. Devo davvero fare ricorso a tutto il mio auto controllo per lasciarlo andare.
La cosa peggiore è che non potremmo nemmeno continuare a casa, visto che non avremo un attimo di privacy con sei persone attorno a noi.

Jungkook ha ragione, questa vacanza sta diventando sul serio odiosa. E pensare che non è nemmeno iniziata.

~DANGEROUS LOVE~ KookVWhere stories live. Discover now