Capitolo 117

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Torno a casa, con un Taehyung tutto eccitato sulle spalle.
"Guarda quanta neve. È un'ingiustizia che non possa giocarci" borbotta, con il suo solito broncio.

"Già" ansimo, con il fiato corto.
Insomma, trascinarlo sulle spalle dall'ospedale fin qui non è stata una passeggiata.
Rimpiango la mia macchina, parcheggiata sul retro.

Poggio Taehyung delicatamente con i piedi per terra.
"Tutto okay?" Chiedo, vedendo la sua espressione di dolore.
"Si, non preoccuparti" si riprendere subito, salendo le scale.

"Voglio giocare con la neve, Kook" lo sento urlare, prima di scomparire lungo la rampa.
Rido, scuotendo la testa.
Se ha in mente una cosa, non riuscirò a distoglierlo dal suo intento.

Il mio telefono squilla. Lo prendo e leggo un messaggio di Yoongi.
Hanno dimesso anche Jimin, stanno tornando a casa.

Ripenso alla loro reazione, quando hanno rivisto Taehyung.
Scoppio a ridere, ricordando l'espressione da pesce lesso di Jin.
Per poco Hoseok non è caduto lungo disteso per terra.

"Cosa c'è di tanto divertente?" Domanda Taehyung, scendendo le scale.
È tutto infagottato nel suo capotto, e il solito cappello con i pompon gli copre quasi del tutto gli occhi.

Scrollo le spalle, aggiustandoglielo.
"Possiamo andare fuori, ora?"
Sospiro annuendo.
"Ma promettimi che non correrai, o farai qualsiasi altro gesto compromettente per la tua ferita".

"Te lo prometto. Adesso però andiamo, su".
Mi prende una mano, trascinandomi fuori casa.
Si ferma solo quando siamo al limitare degli alberi.

Questo posto mi riporta alla mente immagini orribili. È qui che ho ritrovato Taehyung.
Lui si gira verso di me, preoccupato.
Dev'essersi reso conto solo adesso che questa non è stata una scelta appropriata del luogo.

"Vuoi andare da un'altra parte?" Domanda, avvicinandosi.
Scuoto la testa, tentando un sorriso.
"Non importa".

"Adesso sto bene, ricordatelo" mormora, circondandomi il collo con le braccia.
"Lo so" rispondo, sorridendo sul serio questa volta.

"Bene allora. Smettila di preoccuparti e aiutami" mi lascia un veloce bacio sulle labbra, prima di ritornare a dedicare tutta la sua attenzione alla neve.

Sembra sul serio un bimbo.
Non ho mai visto nessuno così contento di giocare con la neve.
Per me è semplicemente una stupida poltiglia bianca, che causa solo disagio.

Ma se sono ancora qui, è per far contento Taehyung. Ormai ogni cosa che faccio è pensata per la sua felicità.
Non mi ricordo quand'è stata l'ultima volta che ho fatto qualcosa per me stesso.

Sentiamo qualcuno urlare il nome di Taehyung. Ci voltiamo e vediamo Jimin correre verso di noi.
Yoongi invece cammina lentamente, dietro di lui.

"Taehyung!" urla Jimin. Lui non ha ancora visto Taehyung. Gli è stato semplicemente raccontando ciò che è accaduto.

Taehyung si affretta a pulirsi la neve dalle ginocchia, e a scrollarsela dai guanti.
"Jiminie!" Urla a sua volta.

Poi i due si abbracciano.
"Ci hai fatto prendere un bello spavento. Non farlo mai più. Guardami, sono anche finito in ospedale per colpa tua" lo accusa, ironicamente.

Taehyung ride, abbracciandolo nuovamente.
Nel frattempo anche Yoongi ci ha raggiunti.
La sua espressione è impassibile come sempre, ma si vede che anche lui è contento di rivedere Taehyung.

"Oggi e l'ultimo dell'anno" ricorda poi Jimin.
"Dobbiamo assolutamente festeggiare" ribatte Taehyung.
"Ma dove vuoi andare così conciato?" Lo prendo in giro, indicandolo.

Lui incrocia le braccia al petto, mettendo il broncio.
"Non sono messo così male".
Jimin scuote la testa.
"Penseremo dopo a come festeggiare. Adesso dobbiamo assolutamente tornare nello chalet. Mi sposo tra venticinque giorni e ancora non abbiamo organizzato nulla. Su su, non perdiamo tempo".

Afferra me e Taehyung sottobraccio, forzandoci a camminare.
"Scusami Jimin - lo richiama Yoongi - ma ci sono anch'io".

Jimin ci molla subito, andando da Yoongi.
"Oh certo piccolo mio, scusami" fa una vocina da bambino, strizzandogli le guance.

"Aish Jimin, smettila" protesta Yoongi, ma Jimin continua a tastargli le guance.
"Jimin, smettila o giuro che ritiro la mia offerta di regalarti il gattino che tanto vuoi".

Jimin stacca immediatamente le mani dal viso di Yoongi.

Rimango in silenzio per qualche minuto.
Finché un'improvvisa consapevolezza mi colpisce.
"Ciò vuol dire che avrò un gatto per casa?" Urlo.
Jimin si gira verso di me, tentando un sorrisino.

"Ehm... Si?"
Scuoto la testa, deciso.
"Non se ne parla. Odio i gatti, sono dispettosi e cattivi".
Jimin si porta una mano al cuore, come se avessi appena detto che Babbo Natale non esiste.
"Come osi parare così delle mie piccole palle di pelo?"

Io però continuo a insistere, sul fatto che nessun gatto metterà mai piedi nello stesso luogo dove abito io.
"Dai Kookie. I gatti sono carini. Ne ho sempre voluto uno anch'io. Ti prego".
Taehyung fa il labbruccio, aggiungendo anche gli occhi dolci.

Okay, sono spacciato.

"Tae, ma loro sporcano. Poi chi pulir-..."
"Io e Jimin. Ci penseremo noi, non ti accorgerai nemmeno di avere un animale per casa. Per favore".
Insiste, congiungendo le mani.

Sospiro.
È una battaglia persa già in partenza.

"D'accordo" acconsento alla fine.
Jimin urla, saltellando da tutte le parti.
Taehyung lo imita.

Non posso mai dire di no a questa piccola peste.

~DANGEROUS LOVE~ KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora