Capitolo 129

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Jimin's pov

Ci siamo. È arrivato il momento.

Ho il cuore che batte a mille. Il battito che mi rimbomba nelle orecchie, assordandomi.

"Tutto okay?" Mi chiede Taehyung, accanto a me.
Annuisco, incapace di parlare.

Deglutisco a vuoto.
La gambe mi tremano, peggio di quella volta che Yoongi mi ha costretto a salire sulle montagne russe. Per ben due volte di fila!

"Fai un bel respiro".
Guardo Jin, che cerca di sorridermi.
Ma si vede che anche lui è nervoso, forse più di me.

Decido di seguire comunque il suo consiglio.
Prendo un bel respiro profondo.
Sento un po' di quell'opprimente peso sul petto svanire.

"Vai allora" dicono in coro i due, posizionati ai miei lati.
Dopodiché corrono in chiesa, andando certamente a prendere posto.

Al solo pensiero di tutte le persone che ci sono dentro, mi sento svenire.
Per non parlare di mia madre, che è letteralmente uscita fuori di testa per il mio abito.
Papà ancora non accetta del tutto Yoongi, ma lo tollera. Per la mia felicità.

E non posso fare a meno di sorridere, ricordandomi del mio fratellino.
Quindici anni, con una grande cotta per il mio ragazzo, nonché futuro marito.

Non c'è niente da dire, è davvero mio fratello.

"Vai su" Kyung-Mi compare alle mie spalle. È la sorella di Yoongi, ha la stessa età di mio fratello Jihyun.

"E s-se inciampo? E se Y-uoongi decide all'ultimo d-di n-non volermi più s-sposare, e mi l-lascia sull'altare?" Balbetto, ricadendo nel panico più totale.

Kyung-Mi sospira, roteando gli occhi. Assomiglia tanto a Yoongi in questo momento.
"Non succederà niente di tutto questo. Ora però entra, stai facendo tardi".
Detto questo, scappa anche lei all'interno.

Ormai non ho più scuse.
Devo varcare quelle maledette porte.

Respiro di nuovo profondamente, mettendo il piede davanti a me. Compio il primo passo, poi il secondo.

Con un terzo faccio il mio ingresso in chiesa.
Il mormorio cessa all'improvviso.
Mi guardo intorno. La chiesa è gremita di gente.
Alcune sono in piedi, per la mancanza di posti.

Tutti gli occhi sono su di me. Però i miei non si trovano su di loro. Sono troppo occupati a osservare infondo alla navata, dove si trova Yoongi.

Mi guarda sorridendo, sembra calmo a primo impatto.
Ma forse io sono l'unico che si è accorto del tremore delle sue mani.
Dei suoi occhi pieni d'ansia, che si vedono anche da qui.

Gli rivolgo un sorriso, incominciando ad avanzare rapidamente.
Ai miei lati tante persone mi osservano sorridendo.
Ne conosco a malapena la metà, sono tutti invitati di Yoongi.

La mia famiglia e i nostri amici sono nelle prime file.
Jihyun mi fa l'occhiolino, prima di indicare Yoongi.

Scuoto la testa. È sempre il solito.
Kyung-Mi gli è appicciata, nella speranza di ricevere qualsiasi forma di attenzione.
Al momento non sembra avere fortuna.

La mamma già piange. Anche lei è un caso irrecuperabile.
Decido di non guardare più nessuno. Mi rende solo più nervoso.

Ora devo concentrarmi solo sulla persona più importante per me oggi.

Mi trovo ormai al suo fianco.
"Sei bellissimo" mormora, sorridendo.
Arrossisco, scrutandolo dalla testa ai piedi.
Anche lui non scherza.
Più tardi potrei anche farci un pensierino.

Mi viene da ridere, nel pensare queste cose proprio in un momento come questo.
Yoongi se ne accorge e mi guarda confuso.
Meglio che non sappia cosa mi passi per la testa.

Il sacerdote prende posto dietro il leggio, schiarendosi la voce.
La funzione inizia.

Più passano i minuti e meno riesco a realizzare il tutto.
Guardo Yoongi al mio fianco, mi sorride e mi prende la mano.
Ancora non ci credo.

Arriva il momento di scambiarsi le promesse.
Mi trema la voce e non sono sicuro di riuscire a parlare.

Yoongi mi stringe la mano, per farmi forza.
"È tutto okay" bisbiglia, sorridendomi.
Annuisco, respirando profondamente.

"Io Park Jimin, prendo te, Min Yoongi, come mio legittimo sposo. Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia, in ricchezza e povertà, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita, finché morte non ci separi".

Gli occhi di Yoongi si fanno lucidi, e tenta di nasconderli abbassando la testa.

Vedendo la sua esitazione, il sacerdote lo esorta a procedere.
Yoongi sospira, guardandomi con occhi luccicanti.

"Io Min Yoongi, prendo te, Park Jimin, come mio legittimo sposo. Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia, in ricchezza e povertà, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita, finché morte non ci separi".

Ora capisco la sua emozione nel sentire la mia promessa. Il cuore mi sta scoppiando dalla gioia.
È incredibile. Adesso è mio, a tutti gli effetti.

Ci scambiamo gli anelli.
Non distogliamo un attimo lo sguardo l'uno dall'altro.

"Ciò che Dio ha unito, l'uomo non separi".

Termina così la funzione, tra mille applausi e un nostro bacio.
Mi volto poi per guardare gli altri.

Jin singhiozza rumorosamente, con la testa appoggiata sulla spalla di Namjoon.
Anche Taehyung è commosso, ma in modo più moderato mostra le sue lacrime.
Hoseok è abbracciato a Seungri, che sorride ampiamente, proprio come Jungkook.

E infine guardo lui. Quello che ormai posso chiamare marito.
Non ha smetto un secondo di sorridere.
Anche se ha gli occhi lucidi, l'espressione è di pura gioia.

"Min Jimin" dice, ridendo.
Rido anch'io.
Già, adesso ho il suo cognome.

~DANGEROUS LOVE~ KookVWhere stories live. Discover now