Capitolo 10

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Piper lo aspettava al portone della scuola. A quanto pareva era lì già da un po' e Percy si sentì un po' in colpa per averla lasciata lì ad aspettare al freddo più a lungo del dovuto.

- Mi dispiace - si scusò, un po' con il fiatone perché aveva corso. Piper si voltò verso di lui sorridendogli, come se non gli desse fastidio. - Ho fatto un po' di ritardo.

Piper fece un'alzata di spalle e si alzò sulle punte per dargli un leggero bacio sulla guancia in segno di saluto. - Non importa - rispose, aggrappandosi al suo braccio. - Andiamo? Mi é venuta proprio voglia di un té caldo.

Percy le sorrise, circondandole le spalle con un braccio. Si era cambiata anche lei: aveva i capelli sciolti sulle spalle, tirati un po' indietro dal vento. Come al solito non era truccata, ma quel giorno portava degli orecchini di perlina bianca che saltavano all'occhio.

Aveva la labbra un po' rosse, forse si era messa un po' di cacao a causa del freddo. Indossava un cappello verde bottiglia che le copriva un po' le orecchie, poi una sciarpa di corvonero. Indossava anche una camicia bianca sotto un cardigan dello stesso colore del capello.

Portava una gonna nera che le arrivava un po' sopra del ginocchio sopra delle calze nere, ma in po' trasparenti. Era bellissima, ma il ragazzo si chiese come facesse a non sentire freddo con le gambe coperte solo dal sottile tessuto delle calze.

- Anche io ho proprio voglia di un té caldo - concordò il ragazzo, sorridendole. Lei ricambiò, poi posò la testa sulla sua spalla. - Andiamo. - disse poi.

Rimasero in silenzio per un po', la neve cadeva leggera su le loro teste. Il vento freddo era debole, perciò non troppo fastidioso. Piper guardava avanti e Percy guardava lei. Non riusciva a staccarle gli occhi di dosso.

- Percy? - chiese all'improvviso Piper, dopo un lungi periodo di silenzio. Si voltò verso di lui, guardandolo con i suoi occhioni castani. Percy li trovava adorabili, quegli occhioni.

- Sì? - le rispose il ragazzo, attirandola più vicina a sé. Lei tremava, probabilmente aveva freddo. La ragazza gli sorrise timida, poi abbassò lo sguardo, poi lo rialzò puntandolo negli occhi di Percy.

- Perché non mi baci mai? - domandò, con la voce un po' timida. Percy rimase sorpreso da questa domanda, ma aveva ragione: era sempre stata lei a prendere l'iniziativa.

Ci pensò un attimo, la ragazza aspetto la sua risposta con lo sguardo basso, come se avesse paura di cosa avrebbe detto. Percy non trovò una ragione precisa, perciò si strinse nelle spalle.

- Non lo so - ammise, guadagnandosi un'occhiata un po' delusa dalla ragazza. - Questa é la mia prima volta con un ragazza, non so come comportarmi, forse ho paura di fare qualcosa di sbagliato e rovinare tutto...

- Ma ti piaccio? - chiese Piper, un po' titubante. Lo guardava con i suoi occhioni castani e sembrava stesse per scoppiare a piangere da un momento all'altro. Percy sentì una fitta al cuore.

- Certo che mi piaci - rispose, stringendola tra le braccia. Lei sospirò come se si fosse tolta un grosso peso dalla coscienza, ma lo guardò comunque con gli occhi lucidi come se aspettasse un'altra conferma.

Percy, col cuore che batteva a mille, le posò una mano sulla guancia e la baciò sulle labbra, chiudendo gli occhi. Lei rimase sorpresa per un secondo, poi chiuse gli occhi anche lei e ricambiò il bacio del ragazzo.

Lei gli allacciò le braccia al collo, alzandosi sulle punte per arrivarci meglio. Lui la strinse tra le braccia, attirandola più vicina, quasi la sollevò da terra. Il bacio durò forse dieci secondo, ma a Percy sembrò un'eternità.

La neve che cadeva aveva cominciato a girar loro intorno, come se fossero all'interno di una specie di vortice di neve molto piccolo e calmo, tanto che nessuno dei due se ne accorse.

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