Capitolo 27

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Quel giorno, Percy si svegliò abbastanza tardi. Era sdraiato sotto le coperte, nudo, accanto a Piper, che dormiva tranquilla tra le sue braccia. La notte prima avevano fatto l'amore, perciò era nuda anche lei.

Percy non poté fare a meno di sorridere quando la vide. Era così bella. Un paio di settimane prima un ragazzo l'aveva strattonata e le aveva fatto male al polso, per quanto aveva stretto forte.

Da allora Percy aveva promesso a sé stesso che non avrebbe mai permesso che qualcuno le facesse del male. La ragazza si mugugnò e si accoccolò di più a lui, distogliendolo dai propri pensieri.

- É ora di alzarsi? - gli chiese con la voce impastata dal sonno e gli occhi socchiusi. Percy allungò il collo per vedere la sveglia, che segnava le sette e mezza.

Il ragazzo sospirò, dando un bacio sulle labbra alla sua principessa, che ricambiò sorridendo sulle sue labbra. - Purtroppo sì. - rispose. - Sono le sette e mezza.

Piper annuì. - Okay. - disse, poi baciò il suo ragazzo e gli allacciò le braccia al collo. Lo baciò con passione, seppellendo le dita nei suoi capelli. Lo portò sopra di sé e gli fece spazio tra le sue gambe.

Percy capì subito che voleva fare l'amore ancora. Ricambiò il bacio con la stessa passione. Volle accontentarla, perciò le accarezzò le cosce attirandola a sé, mentre lei gli mordeva il labbro, cosa che sapeva lo faceva eccitare.

Il ragazzo sentì quella sensazione là sotto, perciò non se lo fece ripetere due volte. Le diede qualche bacio sul collo, lei gemette inarcandosi verso di lui. Poi la prese per le cosce e la fece sua con una spinta decisa.

Piper gemette forte, musica per le orecchie del ragazzo. Le stampò un altro bacio sul collo e iniziò a spingere in lei, prima piano poi sempre più forte. Lei gemeva ad ogni spinta, cosa che faceva eccitare sempre di più il ragazzo.

Era calda e accogliente e al ragazzo veniva voglia di arrivare sempre più a fondo. Lei gemette qualche volta il suo nome. Il ragazzo sentiva il suo respiro sul collo e il profumo della sua pelle.

Per Piper averlo dentro di sé era fantastico. La sera prima era arrivata anche al secondo orgasmo. - Percy... - gemette, la testa priva di pensieri. Se la sentiva pesante e il piacere la stava mandando fuori di testa.

Percy diventava più bravo a letto ogni minuto che passava. - Ti amo... - questo per il ragazzo era il colpo di grazia. Stava già impazzendo. Era così bella. Era tutta rossa e aveva i capelli tutti scompigliati, gli occhi chiusi per il piacere.

Adorava sentirla gemere sotto di lui in generale, poi se gemeva il suo nome o gli diceva che lo amava... Be', per lui era il paradiso. La ragazza arrivò all'orgasmo. Il piacere esplose nel suo basso ventre e lei gridò il nome del ragazzo.

Anche Percy stava per venire, ma si costrinse a rimandare. Voleva spingerla al secondo orgasmo. Così continuò a spingere, stavolta più forte e in poco tempo lei raggiunse finalmente il secondo orgasmo.

Percy finalmente si permise di venire in lei, che gridò di nuovo per il secondo orgasmo. Percy si lasciò cadere accanto a lei, il cuore che batteva a mille e il fiatone.

La ragazza ansimò, ancora tutta rossa. Il suo petto si alzava e si abbassava velocemente, aveva ancora gli occhi chiusi e fu Percy a coprirla, perché leo era ancora concentrata a riprendersi dal piacere di poco prima.

- Wow - ansimò la ragazza, girandosi verso il suo Percy, che la guardava sorridendo. - É stato fantastico, ma ora dobbiamo alzarci. Siamo in ritardo per la colazione.

Percy concordò. Piper andò a vestirsi in bagno, mentre lui invece si alzò e raccolse i suoi vestiti sparsi per la stanza, poi si vestì. Si stava allacciando la camicia, quando la porta del bagno si aprì e Piper uscì tutta vestita dal bagno.

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