Capitolo 48

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- Percy? - lo chiamò di nuovo Piper, preoccupata. Percy sentiva di star impazzendo: sperava ancora che fosse solo un sogno e che si sarebbe svegliato. Si prese la testa tra le mani. Sembrava che stesse per scoppiare.

- Amore mio, puoi dirmi che é successo? - Piper lo risvegliò dai suoi pensieri. Lo guardava preoccupatissima e confusa. Allora il ragazzo prese un bel respiro e scosse la testa per scacciare i brutti pensieri.

Si guardò intorno. Vide Miller attraversare la biblioteca verso l'uscita. - Credo che sia meglio parlare in un altro posto - rispose finalmente Percy. Aveva deciso che era meglio non fare congetture fino a che non avrebbe trovato qualcosa di sicuro.

Forse Miller parlava di un'altra Sally. Percy aveva visto negli annuari che c'era anche una Sally Pattinson nell'annuario, forse era di lei che stava parlando. Poi Miller si chiamava Jack, non James. Percy sapeva per certo che suo padre si chiamava James.

- Vuoi che andiamo in camera mia? - gli chiese lei gentile. Sembrava molto preoccupata ma Percy sapeva che cercava di rimanere calma per lui. - o vuoi andare in un altro posto?

Percy scosse la testa. Guardò di nuovo verso lo scaffale dove stava Miller. - Prima devo controllare una cosa - rispose, poi si alzò in piedi e raggiunse il tavolo dove stava Miller. Piper lo seguì.

Non c'era nulla sul tavolo, così il ragazzo rivolse lo sguardo ai libri nello scaffale di fronte. Si avvicinò e esaminò attentamente gli spazi tra i libri in cerca di uno più piccolo nascosto tra gli altri.

- Percy? - gli chiese di nuovo Piper, dietro di lui. Percy non le rispose: voleva vedere se aveva capito bene. Voleva controllare se anche Jack Miller era presente negli annuari. - Cosa stai cercando?

Finalmente Percy scorse quello che stava cercando. Era ben nascosto tra due grossi tomi impolverati e perciò difficile da scorgere. Ebbe un po' di difficoltà a tirarlo fuori, ma dopo un bel po' di polvere in faccia e una quasi caduta ci riuscì.

Lo posò sul tavolo e lo aprì. Cercò. subito la pagina delle foto con i nomi di tutti gli studenti. Se Sally Jackson non esisteva un quell'annuario - in nessun annuario - forse era un nome falso. Percy aveva visto abbastanza film polizieschi per sapere il fatto suo.
Probabilmente quando sua madre era scappata dopo l'incendio aveva cambiato nome in modo che i mangiamorte non li trovassero. Controllò tutti i nomi. Come pensava: nessuna Sally Jackson.

Tirò fuori la foto che aveva trovato lì in biblioteca, quella che Piper era sicura essere dei suoi genitori. Confrontò la foto con quella nell'annuario. Ecco una foto: il nome scritto sotto era Sally Evans.

- Eccola! - esclamò Percy indicando la foto. Piper, che non capiva ancora cosa stesse facendo, si avvicinò curiosa e sbircio oltre la sua spalla. - Questa é mia madre. - le spiegò. - Guarda. É identica alla foto.

- Evans - lesse Piper. Spalancò gli occhi e si coprì la bocca con una mano. Conosceva quel cognome, ma in quel momento pensò che fosse meglio non dirlo a Percy. Lo vedeva già abbastanza sconvolto. - Percy, vuoi dirmi che é successo?

Allora Percy le raccontò quello che aveva sentito da Miller. Piper ascoltò in silenzio e all'inizio non disse nulla, ma poi sospirò e gli fece mettere la testa sulla sua spalla. - Quindi pensi che sia tuo padre?

Percy si strinse nelle spalle. - Non lo so, Pip - mormorò il ragazzo rassegnato. Piper gli accarezzò i capelli in silenzio. - Ormai non so più neanche cosa pensare. Be', forse questo spiegherebbe perché mi abbia preso così a cuore. Secondo te potrebbe essere?

Piper esitò prima di rispondere. Aveva pensato sin da subito che quei due erano tremendamente simili. Avrebbe anche pensato che quell'uomo fosse suo padre se non avesse saputo che il padre di Percy era morto. Alla fine si voltò verso di lui e gli sorrise cominciando a passargli le dita nei capelli.

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