Capitolo 22

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Quando scesero le scale mano nella mano e arrivarono in salone, Connor e Leo stavano ancora giocando tra di loro. - Vinco io! - stava urlando Leo, in una posizione strana con il joystick in mano.
- No, vinco io! - insisteva Connor, spinto verso lo schermo del televisore e un'espressione concentrata troppo divertente. Percy scosse la testa, comparendo da dietro il divano.

- E se invece vincessi io? - domandò facendo prendere un colpo agli amici. Entrambi sobbalzarono e uno di loro mise in pausa il gioco. Si voltarono verso di lui con gli occhi spalancati.

Percy non poté fare a meno di ridere della loro espressione. Loro misero il broncio ma alla fine si fecero una risata anche loro. Piper guardava Percy in silenzio, la mano ancora nella sua. Era così bello quando rideva.

- Dai, fatemi giocare - li incalzò, sedendosi sul divano accanto a loro. Connor e Leo gli fecero spazio, mentre Leo gli passava il joystick. - Miei dei, sono tre mesi che non tocco un joystick!

- Vedrete, vi straccero! - esclamò il ragazzo facendo cominciare la partita. Piper si sedette sul divano accanto a Percy e Blackjack arrivò subito a prendersi le coccole. Questo non sfuggì all'occhio attento di Leo.

- Amico, il tuo gatto ti sta rubando la ragazza - lo informò, facendo sorridere la ragazza, che grattò Blackjack dietro le orecchie. Il gatto fece le fusa sopra le sue gambe. A Piper ricordò Percy: a volte quel ragazzo era così coccolone che sembrava un bambino.

Non che la cosa le dispiacesse. Percy si strinse nelle spalle. - A Blackie piace fare il ruffiano - si limitò a dire il ragazzo, concentrato sul gioco. - Come se cercasse di fregarmi la ragazza. É un gatto! E comunque per lui c'è Blanche, la gatta di Piper.

- Uh, due coppie! - esclamò Connor, che stava giocando contro di lui. Percy sparò a un tipo e Connor venne ucciso. Percy lo ignorò, in compenso si morse il labbro e fece un sorrisetto compiaciuto.

- Tieni gli occhi aperti, amico, ti sto stracciando - lo avvertì, mentre una granata esplodeva nel gioco. Mentre loro giocavano, facendo qualche imprecazione di tanto in tanto, Leo si sedette accanto a Piper sul divano.

La ragazza stava accarezzano le orecchie a Blackjack, accoccolato a lei. Chissà dov'era finita Blanche, si chiese la ragazza. Leo la guardò per qualche secondo, poi si decise a dire qualcosa. La ragazza alzò lo sguardo su di lui.

- A Percy piaci tanto - decretò, guardando il suo migliore amico giocare alla Play con Connor. Anche Piper lo guardò, sorridendo tra sé e sé. - Ti guarda con gli occhi che brillano.

Piper sorrise, stringendosi nelle spalle. - É davvero un ragazzo fantastico, Leo - replicò, pensando al loro primo bacio, quello sotto la neve. Era stato così romantico e dolce, si era sciolta tra le sue braccia. - E io lo amo davvero tanto. Io sono sempre stata molto sola, lui é la mia luce.

Leo sorrise. - Be', avevamo undici anni quando ci siamo conosciuti - cominciò a raccontare, lo sguardo puntato fuori dalla finestra. - Usciva da un periodo davvero difficile, non é stato semplice farlo aprire con noi. Era davvero molto introverso, anche se non era la classica vittima dei bulli. Si faceva abbastanza rispettare, ma lo prendevano comunque di mira.

Sospirò. - É molto emotivo. - aggiunse. - É bravo a nascondere le emozioni, ma quando qualcuno lo ferisce non lo da' a vedere ma ci sta molto male. Perciò non farlo soffrire, okay? Non voglio che stia più male di quanto non sia già stato in passato.

Piper annuì e rimase in silenzio per qualche minuto, poi decise di porgere a Leo una domanda a cui probabilmente Percy non avrebbe voluto rispondere. - Perché Percy non ha mai avuto una ragazza, prima di me? - domandò, un po' titubante. - Insomma, bello com'è non avrebbe avuto problemi...

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