Capitolo 36

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Come promesso, Piper informò i ragazzi sulle condizioni Percy e poi andò a lezione. Quando le lezioni finirono, Piper stava andando da Percy in infermeria per vedere come stava, ma la sua amica Hazel la bloccò.

- Possiamo studiare insieme? - le chiese, tirandosi i capelli indietro. Era minuta e un po' più bassa di Piper. A Percy arrivava al cuore. - Ho bisogno di aiuto con Storia della Magia, proprio non riesco a ficcarmi in testa tutti quei nomi.

- Mi dispiace, Hazel, ma avevo promesso a Percy che sarei andata da lui dopo le lezioni - fu costretta a dire Piper, pensando già a lui. Chissà come stava. Era davvero preoccupata per lui. Ma l'espressione della sua amica la fece sentire in colpa.

Da quando la madre di Percy era morta, Piper aveva tagliato fuori le sue amiche per occuparsi di lui. Non l'aveva fatto apposta, ma aveva dedicato tutto il suo tempo a lui.

Sospirò. - Va bene - cedette alla fine. - Portati i libri, studieremo in infermeria, che ne dici? - propose e Hazel si dichiarò d'accordo. Così andarono a trovare Percy insieme.

Piper si aspettava di vederlo dormire, ma era seduto sul letto. Aveva gli auricolari alle orecchie e muoveva la testa a ritmo di musica, mentre pescava dei biscotti al cioccolato da una ciotola sulle sue gambe.

Piper provò un'ondata di sollievo a vederlo sveglio. Sperava che si riprendesse presto, non vedeva l'ora di tornare come prima di lasciarlo. É vero, lui piangeva molto, ma erano insieme, innamorati. E lei, lasciandolo, gli aveva spezzato il cuore in mille pezzo, ma aveva anche rovinato il loro rapporto.

Non era ingenua, sapeva bene che Percy non si sarebbe più fidato di lei allo stesso modo. - Percy! - lo chiamò, correndo da lui. Il ragazzo si voltò verso di lei e le sorrise. - Amore, come ti senti?

Lui si strinse nelle spalle, mentre lei lo stringeva a sé e gli stampava un bacio sulla fronte. - Ho ancora la febbre alta - rispose il ragazzo, aveva la voce roca e gli occhi stanchi. - Madama Chips mi ha detto di fare merenda.

Lei gli sorrise e si sedette accanto a lui, facendogli mettere la testa sul suo seno. Lui chiuse gli occhi e sospirò. Si sentiva la testa pesante e il viso caldo, nonostante tremasse. - Tesoro, hai dormito?

Lui annuì, accoccolandosi a lei. - Mi sono svegliato poco fa per mangiare. - rispose. Piper gli sorrise e gli passò una mano nei capelli, sotto lo sguardo alquanto imbarazzato di Hazel. - Amore, possiamo studiare qui? Non voglio lasciarti qui da solo.

Percy annuì. - Va bene, ma posso rimanere qui tra le tue braccia? - Piper non poté fare a meno di intenerirsi al tono da bambino del suo ragazzo, che aveva affondato il viso nel seno della ragazza.

- Certo, amore - così lui, chiuse gli occhi e ascoltò il battito del suo cuore, mentre Hazel e Piper studiavano. Hazel lanciò qualche occhiata a Percy, che si era addormentato tra le braccia di Piper.

Lei teneva il libro con un braccio, mentre con una mano continuava ad accarezzare il suo ragazzo, probabilmente senza neanche rendersene conto. - Lo ami tanto, vero?

Piper alzò lo sguardo dal libro su cui stava studiando. La guardò per qualche secondo smarrita, poi sorrise e stampò un bacio sulla testa del suo amore. - Sì, tantissimo - confermò, accarezzando delicatamente la guancia del ragazzo.

Piper sentiva il fiato bollente del ragazzo sul petto e la sua fronte era bollente, ma era così contenta di averlo di nuovo lì tra le braccia. Non sapeva perché ma appena lo strinse a sé le vennero le lacrime agli occhi.

Dopo quello che era successo era diventata così protettiva nei suoi confronti che non avrebbe sopportato che qualcuno lo ferisse o lo prendesse in giro. Non avrebbe neanche sopportato di perderlo ancora.

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