Capitolo 63

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Il giorno dopo, Percy era a lezione. Non era facile seguire perché i suoi compagni chiacchieravano e il prof non li riprendeva. - Che ha detto? - domandò a Piper, seduta accanto a lui.

- Se stessero un po' zitti, forse - si lamentò lei infastidita. Scosse la testa e si poro una ciocca di capelli dietro l'orecchio. - Neanche io sono riuscita a capire, mi dispiace. - disse poi addolcendo il tono di voce.

Lui le rivolse un sorriso. - Tranquilla, principessa - le rispose, per poi stamparle un bacio sulla guancia e concentrarsi di nuovo sulla lezione. Erano le ultime lezioni prima degli esami di fine anno, perciò Percy doveva mettersi sotto a studiare.

Era ogni giorno più difficile, ma con l'aiuto di Piper ce la stava facendo. Percy non aveva idea di come facesse lei a studiare e aiutarlo contemporaneamente, ma lei gli assicurava sempre che per lei non era un disturbo. Anzi, le faceva piacere.

Dopo un'ora davvero impegnativa a cercare di stare dietro al prof, la testa di Percy scoppiava. Grazie al cielo le lezioni erano finite. Era l'ultima ora. - Amore, stai bene? - gli domandò Piper notando la smorfia che aveva sul viso. - Sembra che tu abbia ingoiato un topo.

Percy sospirò. - Solo il solito mal di testa - si lamentò con una smorfia. Piper si morse il labbro e gli accarezzò una guancia. - oh, mi dispiace, tesoro - sussurrò allargando le braccia, in cui Percy si tuffò subito. Lei rise mentre lui la stringeva forte a sé.

- Che amore che sei - ridacchiò scompigliandogli i capelli. Percy sorrise e la sollevò da terra, tanto che lei si aggrappò a lui e si allontanò per guardarlo in viso. Allacciò le gambe alla vita del suo ragazzo, che la baciò con passione.

Lei sorrise sulle sue labbra e ricambiò con piacere. Gli prese la testa tra le mani e schiuse le labbra per dargli l'accesso alla sua bocca. Erano appena fuori dalla classe, ma a nessuno dei due importava. Percy intrufolò la lingua tra le labbra della ragazza, che si aggrappò a mo' de koala a lui.

- Percy... - ansimò la ragazza a un certo punto. Percy non si era accorto di averla messa al muro. Quando aprì gli occhi, si ritrovò dentro i suoi bellissimi occhi castani, pieni di brama. Percy sentiva che lo desiderava, lo capiva dal modo in cui fremeva al suo tocco e dal suo sguardo famelico.

- Piccola... - le disse lui, allontanandosi abbastanza da metterla a terra. Lei aveva il fiatone e lo guardava con i suoi occhioni dal basso verso l'alto. Il ragazzo sapeva che non avrebbe potuto resisterle a lungo. - Non qui, va bene?

Lei annuì anche se un po' delusa. Percy le stampò un bacio sulle labbra e la prese per mano. - Andiamo in camera mia, okay? - propose con un sorriso. Lei ricambiò e gli prese tutto il braccio come faceva di solito, appoggiando la testa sulla sua spalla.

Percy le circondò le spalle con un braccio mentre si incamminavano verso la camera del ragazzo. La sentiva camminare un po' pesantemente, come se si appoggiasse a lui. - Sei stanca, principessa?

Lei lo guardò e gli sorrise, anche se sembrava davvero esausta. - Un po' - confermò con voce stanca. Gli prese le mani e si strinse a lui. Era così bella, pensò Percy. - Non vedo l'ora di sdraiarmi tra le tue braccia, lo sai?

Lui le sorrise e le prese il mento tra le dita per baciarla. Lei si sentì sciogliere e mille farfalle nello stomaco. Percy le accarezzò il viso con le dita, assaporando delicatamente le sue labbra morbide. La sentiva così fragile ma forte tra le sue braccia, che non poté non stringerla a sé.

Qualche minuto più tardi, erano in camera di Percy, sdraiati sul letto. Piper si accoccolò tra le braccia di Percy e chiuse gli occhi contro il suo petto, la testa pesante. Il battito del suo cuore era così rilassante, l'alzarsi e l'abbassarsi del suo petto la fece scivolare lentamente nel sonno.

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