Capitolo 23

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Arrivò il trentuno dicembre come se niente fosse. Durante i giorni tra Natale e San Silvestro i ragazzi, soprattutto Piper, Connor e Leo si conobbero meglio. Il rapporto tra Percy e la madre migliorò e Percy si sentì il cuore più leggero.

Quella mattina fu Percy il primo a svegliarsi, tra i ragazzi. Ovviamente, sua madre doveva lavorare anche quel giorno. Piper dormiva tranquilla tra le sue braccia, indossando il suo pigiama adorabile con i panda, che la faceva sembrare una bambina troppo cresciuta.

Il ragazzo non poté fare a meno di sorridere e lasciarle un bacio sulla testa. Il giorno dopo Natale, le era arrivato il ciclo, quindi aveva dovuto patire i classici dolori. Percy ormai era abituato con sua madre, ma le due donne di casa si erano aiutate a vicenda.

Percy non poteva che esserne felice. La ragazza si accorse che si era svegliato. Si mosse tra le sue braccia, alzando la testa dal suo petto, gli occhi socchiusi a causa del sonno. - Buongiorno - lo salutò, la voce ancora impastata dal sonno.

Percy le sorrise. - Buongiorno, piccola - ricambiò il ragazzo. Lei sorrise e posò di nuovo la testa sul suo petto, come se volesse ascoltare ancora il battito del suo cuore. Che dolce, pensò il ragazzo. - Stai meglio?

Lei sorrise appena e annuì. - É già ora di alzarsi? - gli domandò. Il ragazzo si strinse nelle spalle, mentre la ragazza si stropicciava gli occhi. - Non ho ancora guardato. Ma se vuoi dormire ancora non c'è nessun problema.

Lei scosse la testa, accarezzandogli una guancia. - Sai ormai che quando ti svegli tu poi non riesco più a riaddormentarmi - rispose, giocando con la sua mano.

Percy sorrise. Era così carina. Portava al collo la collana che le aveva regalato, anche con il pigiama. Aveva la sensazione che non l'avrebbe mai tolta e questo non poté che fargli piacere.

La ragazza allungò la mano per prendere il ciondolo che Percy teneva al collo da quando sua madre gliel'aveva regalato. - É davvero bella - gli disse, sorridendogli leggermente.

Percy sorrise, stringendosi nelle spalle. - É il regalo più bello che qualcuno mi abbia mai fatto - concordò il ragazzo. - Non riesco a credere che mio padre sia riuscito a farmi un regalo anche da morto.

Piper gli stampò un dolce bacio sulle labbra. - Sono sicura che ti amasse più di ogni altra cosa. - gli disse, accarezzandosi con le dita la collana che le aveva regalato per Natale. - E la collana che mi hai regalato é il regalo più bello che mi abbiano mai fatto.

Il ragazzo la baciò sulle labbra dolcemente. - Ti amo, piccola - le disse il ragazzo. Lei sorrise e arrossì, accoccolandosi al ragazzo. - Sei sicura di volerti alzare, mi sembri ancora assonnata.

Lei scosse la testa e ridacchiò. - Sei tu che mi metti sonno - ribatté, accoccolandosi a lui, che le accarezzò i capelli. - Sei così caldo e mi sento così al sicuro tra le tue braccia. Vorrei rimanerci per sempre.

Ma Percy vedeva che le si chiudevano gli occhi. La baciò dolcemente e lei sorrise timida tra le sue braccia, stringendosi più al suo ragazzo. - Dormi ancora un po', piccola - le consigliò, mentre lei si rannicchiava tra le sue braccia. - Sei esausta. Ma hai dormito, stanotte?

Lei scosse la testa. - Non riuscivo a dormire, ieri - spiegò, gli occhi rossi e stanchi. Percy le stampò un bacio e la strinse tra le braccia, rilassandola col suo calore. La ragazza si riaddormentò in pochi secondi.

Il ragazzo rimase qualche minuto con lei nel letto, ma poi fu costretto ad alzarsi perché aveva fame. Si alzò il più piano possibile e si lavò la faccia, poi si diresse in cucina, dove i suoi amici erano già a tavola.

Percy li raggiunse con Blackjack e Blanche al seguito, che probabilmente avevano fame. - Ehi, ragazzi - li salutò il ragazzo, controllando l'ora sull'orologio sul muro. Per poco non gli venne un colpo: erano già le dieci. - Quando vi siete svegliati?

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